[Gamescom 2018] Dying Light 2 – Anteprima, Gli zombie invadono Colonia

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Impressioni Lettura da 6 minuti

Moltissimi degli appassionati avranno ben chiare le immagini di Dying Light, ovvero il primo capitolo uscito ormai parecchi anni fa. Il gioco ottenne un discreto successo, andando poi ad aumentare nel tempo grazie a offerte e introduzioni tramite contenuti aggiuntivi. Tutta via l’annuncio di Dying Light 2 è stato totalmente inaspettato, soprattutto se pensiamo che questo secondo episodio, sebbene condivida il medesimo universo, sarà totalmente scollegato dalle avventure de primo. A Colonia durante la Gamescom non abbiamo avuto modo di giocarlo, ma gli sviluppatori ci hanno mostrato un’oretta abbondante di gameplay, spiegandoci le varie scene pezzo dopo pezzo. L’idea che ci siamo fatti è quella di un titolo che cerca di reinventarsi, lasciando ben intendere che quanto visto in precedenza servisse unicamente per gettare delle basi solide per un prodotto che come scopo è quello di farsi ricordare per un lungo periodo. Sicuramente il nome di Chris Avellone non fa altro che aumentare le aspettative sul titolo, che vi diciamo subito da parte nostra sono già altissime.

Cambio di rotta

Dopo una breve introduzione in cui c’è stato modo di riscoprire le meccaniche di base del gioco, abbiamo potuto scoprire il nuovo level design delle mappe, ora strutturate fin da subito in modo da privilegiare un approccio sia verticale sia orizzontale. Le atmosfere sono rimaste invariate, con distruzione e desolazione che fanno da sfondo alle scorribande del giocatore, che tra un salto e un’arrampicata dovrà preoccuparsi di rimanere vigile al fine di evitare di morire per mano di qualche zombie vagante. Durante la presentazione siamo stati interrotti da un filmato di Chris Avellone, dove ha spiegato come gli eventi narrativi possono essere soggetti a modifiche a seconda delle azioni del giocatore. Potrete infatti scegliere se appoggiare 3 diverse fazioni, la scelta comunque non sarà lineare, ma sarà la conseguenza di alcune scelte imposte dal mondo di gioco. In base alla vostra decisione la città potrebbe subire dei cambiamenti non solamente estetici, ma anche meccaniche di gioco che muteranno drasticamente la vostra storia.

Nella demo vista, il protagonista faceva parte di una fazione fortemente militarizzata, il cui scopo è la salvaguardia dell’umanità. Purtroppo la zona era sotto il controllo di un’unità di banditi, il cui l’unico desiderio è quello di arricchirsi velocemente. Tutta la sequenza del gameplay mostrata si occupava nel raggiungere una torre idrica, la cui vetta era la dimora dei due capi di questa malvagia organizzazione di criminali. Una volta arrivati nel luogo d’interesse abbiamo assistito a un dialogo che rappresentava una sorta di contrattazione, che per ovvi motivi è degenerata subito in una rissa senza esclusione di colpi, e soprattutto molto scenica. Da quel momento c’è un salto temporale di circa due settimane: tutta la mappa è cambiata, introducendo nuove strutture e, soprattutto, la scomparsa degli infetti a causa della milizia. Gli esseri umani ora hanno le fonti d’acqua totalmente accessibili, ma hanno pagato questa libertà con un regime dittatoriale che punisce con la vita una qualunque trasgressione. Non pensate minimamente che gli infetti cacciati spariscano dal gioco, tutto il contrario. Infatti gli zombie andranno a radunarsi nei nidi, nascosti tra le ombre e palazzi abbandonati.

C’è sempre un’alternativa

Prendete quanto detto e sostituitelo con il contrario. Techland infatti ci fa anche vedere cosa sarebbe successo se avessimo agito in modo totalmente opposto. Il gioco corre svelto all’indietro, fino a portarci in un universo in cui siamo “ostaggi” di una scelta mai effettuata. Le strutture sono totalmente cambiate, così come il comportamento della popolazione e le strade. I banditi hanno vinto, e noi siamo i loro più cari alleati. Questa falange si è occupata della ricostruzione del ponte, favorendo così gli scambi commerciali tra organizzazioni criminali, il fulcro è il mercato nero di La Puerta, una location completamente inedita e inaccessibile se aveste scelto un’altra fazione. Una parte importante delle entrate però è nostra di diritto, in più come ulteriore ricompensa il personaggio ha l’accesso illimitato su alcuni veicoli. Ovviamente è stato pensato anche il comparto multiplayer, dando così la possibilità ai giocatori di vedere mondi inaccessibili a causa delle loro decisioni.

La scelta di implementare queste meccaniche anche alla conseguenze del gameplay non fa altro che alimentare notevolmente la componente ludica del’opera multimediale, un salto in avanti senza precedenti rispetto al passato capitolo dove queste feature non erano neanche accennate. In conclusione possiamo dire che Dying Light 2 è pronto a farsi vedere in tutto il suo splendore, mostrando al mondo le potenzialità che la casa di sviluppo ha da offrire. Anche l’ingaggio di Chris Avellone fa capire fin da subito che Techland fa sul serio, pronti a stupire i giocatori con un’esperienza sicuramente non ordinaria.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.