[Gamescom 2017] Raiders of the Broken Planet – Hands On

Roberto "Okami" Pisani
Di Roberto "Okami" Pisani Impressioni Lettura da 4 minuti

Ebbene sì, durante la famigerata fiera tedesca, abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima la (quasi) versione definitiva dello sparatutto targato Mercury Steam: Raiders of the Broken Planet. Per chi non lo sapesse questa software house spagnola è nota per aver sviluppato un capolavoro dal nome di Castlevania: Lords of Shadow. Iniziamo dal principio: il titolo è uno sparatutto in terza persona ambientato in un futuro non ancora ben precisato dove la nostra risorsa più importante è l’Aleph, una sorta di fluido proveniente dal pianeta che viene utilizzato sia come potente fonte di energia, sia come attivatore di capacità fisiche e mentali molto speciali. Il pianeta, definito “Broken”, sarà lo scenario di battaglia principale nel quale affronteremo le differenti campagne che ci offrirà il gioco, tutte dedicate ad una specifica fazione: banditi, alieni, cyborg e tante altre creature dell’universo. Le campagne, sbloccabili man mano col tempo, sono formate da svariate missioni che dovremo portare a termine, cooperando in quattro, per portare a casa la meritata vittoria.Raiders of the Broken Planet Una delle novità inserite in questo titolo è proprio la caratteristica principale di questo gameplay asimmetrico: il nostro nemico non sarà controllato semplicemente dall’intelligenza artificiale, ma sarà impersonato direttamente da un’antagonista il quale obbiettivo sarà impedire il completamento della missione ai giocatori. Questa modalità, nonostante usata già da altri titoli, risulta comunque coinvolgente e divertente, specialmente per l’antagonista, che avrà a disposizione una serie di soldati NPC con cui disturbare la squadra avversaria. Nella cosiddetta “Stagione 2017“, avremo ben quattro pubblicazioni, ma non si tratterà di un qualcosa di episodico, né di alcun tipo di accesso anticipato. Dopo il rilascio, Mercury Steam programmerà quattro campagne complete, ognuna delle quali racconterà la storia di un gruppo di protagonisti e di antagonisti diversi. Stando a quanto detto in Raiders of the Broken Planet sarà presente un Season Pass e per ogni campagna sarà pubblicata anche una versione stand alone. Inoltre ognuna di queste oltre al contenuto principale, composto da tantissime missioni storia (20-30 minuti per round, 4-6 missioni, 6-8 ore di gioco per ciascuna di essa), conterrà un prologo gratuito.Raiders of the Broken PlanetAbbiamo provato il titolo sulla nuova Xbox One X e vi possiamo assicurare che i comparti sonori e grafici rendono più di quanto possiate immaginare: Raiders of the Broken Planet girava in 4K nativo e a 30fps al secondo e noi abbiamo notato davvero pochissimi cali di frame-rate. L’altro fiore all’occhiello di quest’opera multimediale è certamente la musica: sì, preparatevi ad essere trasportati completamente dalla colonna sonora di questo titolo. Una delle cose che abbiamo apprezzato di più guardando questo gioco, è sicuramente l’impegno e la passione che gli sviluppatori stanno mettendo nel progetto. Credetemi… sta venendo fuori qualcosa di davvero straordinario!

Tirando le somme, Raiders of the Broken Planet ha un’ottima possibilità di trovare il giusto spazio nell’affollata categoria degli shooter. Con un sistema di progressione ben riuscito, meccaniche ben salde e un’offerta di gameplay così vasta, il nostro giudizio non può che essere positivo!

Vi ricordiamo che il titolo sarà disponibile a partire dal 22 settembre 2017 su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Cosa pensate a riguardo? Avete già partecipato alla closed beta?

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Il caro Okami è il (finto) gigante buono di Game Legends, divenuto da poco membro della nostra grande famiglia. Originario della bella Puglia, attualmente vive a Monaco di Baviera, ma non vuole che si sappia perchè la città tedesca gli ricorda troppo Bari (sono città identiche). La sua carriera videoludica ha visto alti e bassi, passando saltuariamente tra console Nintendo e Sony manco fosse Super Mario. Fan accanito della saga, il suo più grande desiderio è giocare prima o poi a Kingdom Hearts III (che come sapete è solo una leggenda metropolitana) e rimarrà puntualmente deluso. Si destreggia molto con titoli open world ed Action RPG, ma nessuna delle sfide impossibili che affronterà in game sarà mai più difficile della nemesi che lo attende alla porta: il matrimonio.