C’è un tempo e un luogo per ogni cosa, e forse far uscire dettagli poco piacevoli su Twitter verso FromSoftware a ridosso dei The Game Awards potrebbe sembrare una coincidenza fortuita (soprattutto se questi giravano già da tempo ma solo ora sono tornati un auge). Ad esclusione dei pareri personali, comunque dopo questi tweet GamesIndustry.biz ha approfondito la vicenda parlando con alcuni dipendenti ed ex di FromSoftware, per capire se davvero tutto questo fosse reale.
Mentre la software house ancora non ha risposto ai colleghi, sembra che alcune fonti abbiano confermato e altre smentito: si passa da orari regolari per il Giappone, con molte vacanze in mezzo e un tetto massimo fino alle 22.00 di sera, a straordinari posizionati in periodi critici. Sembra purtroppo però che questi straordinari venissero inseriti nel contratto, e quindi nella busta paga, e le ore extra dopo la mezzanotte pagate a metà prezzo.
Ciò che però fa un po’ storcere il naso riguarda gli stipendi: da alcune fonti è stato definito come non adeguato, risultando inferiore al valore basso del range definito da Salary Explorer. Rimangono però interessanti le altre testimonianze, che arrivano a definire il lavorare in FromSoftware difficile come un soulslike della casa:
Il clima è un po’ teso, in un certo senso. C’è molta fatica a fare le cose per bene, ma se si riesce a superare l’ostacolo è molto soddisfacente. È come aver sconfitto un boss in Dark Souls.
Non mancano infine testimonianze di esperienze positive, sia soprattutto visto che si lavora su giochi AAA, sia per la passione che popola chi crea videogiochi.