Rivelata nel corso della notte rispetto al nostro fuso orario, la nuova Ford Mustang (nome in codice S650 che sostituisce l’attuale S550) arriverà nel 2023 sul mercato americano, realisticamente nel 2024 in quello europeo: tante le novità, a partire dal lato estetico, passando per l’infotainment e procedendo sotto il cofano.
Se la precedente generaiozne di Ford Mustang ha saputo portare molte innovazioni, con questa nuova versione l’ovale blue ha voluto strafare, portando a compimento un passo tanto avveniristico quanto azzardato senza dubbio: la S650 dividerà la critica, ne simao sicuri, da un lato avremo gli entusiati delle novità e dall’altro i tradizionalisti forse anche indignati ma i tempi cambiano.
Nuovo corpo, stessa anima
La nuova generaizone si presenta con una grande, immensa bocca centrale, esagerando anche i laterali di questa griglia (elemento che nella precednte versione veniva sfruttato come luci di supporto dagli appassionati, comprando pezzi aftermarket), il tutto incorniciato dai un fari che compiono due passi avavnti ed uno indietro: tre sezioni led separate compongono l’interno di questi occhi che possiamo supporre disporranno di una tecnologia matrix. I LED sono racchiusi in un unico elemento filante, tipico del modello del 2016, abbandonando di fatto il faro “spaccato” degli ultimi anni dal 2018 in poi. L’interezza del muso se visto di profilo ha una linea più verticale che sebbene sembri una scelta casuale, ci dice Ford che questo è stato progettato pensando ad un impatto con un pedone, nel malaugurato caso una linea più compatta e meno spigolosa può tutelare la salute del malcapitato. Proseguendo le linee laterali sono più pulite, niente voli pindarici su portiere e passaruota posteriori ma una cosa più affusolata e filante che ci porta un nuovo gruppo ottico postesiore, semrpe a tre fari separati ma piegato in modo da segure la linea del portabagagli, tipica soluzione degli anni dal ’67 al ’72.
All’interno le cose sono cambiate e non poco (ed è qui che avremo una spaccatura tra i puristi e gli entusiasti): la plancia centrale si rinnova del tutto, spariscono le due gobbe tipiche della ‘Stang dal 1964 (basti pensare che perfino la più recente Mach-E del tutto elettrica possiede quel tratto interno alla plancia). Al posto delle due gobbe troviamo un unico elemento composto da due schermi uniti in un un’unica soluzione rispettivamente da 12,4 polici e da 13,2 pollici ultra wide che consente di controllare tutti gli aspetti tecnici della vettura, dalle sospensioni alla modalità di guida. Volante rinnovato con una base tagliata, più orizzontale per facilitare salita e discesa dal mezzo. Rimane la leva del cambio a 6 rapporti (tranquilli, c’è anche la variante a 10 marce automatica, qualora abbiate superato i quaranta e siate diventati pigri) e l’immancabile freno a mano, sviluppato in collaborazione con RTR per fornire diversi livelli di “drifting” preselezionabile attraverso il sistema Sync 4: potrete di fatto tirare il freno a mano ed imparare a driftare in sicurezza.
Motore e modelli
Nella versione 2.3 EcoBoost troviamo un frontale diverso per la prima volta: si tratta di una versione più “gentile” con linee più delicate e meno aggressive dell’attuale S650, il motore è stato rivisitato anche qui. Il motore della quarta generazione V8 Coyote è equipaggiato con oltre 480 cavalli di potenza, non ci è dato sapere il numero dei newton metri di coppia per il momento. Nel tempo le versioni esclusive delle Mustang si sono rincorse ed hanno segnato pietre miliari nella storia del brand: dalla Mach 1 (riproposta proprio lo scorso anno) alla Bullitt (anche lei in catalogo dal 2019) adesso è il momento di accogliere il nuovo “pony” così lo hanno definito, nome in codice Dark Horse. Il Cavallo Nero si pone come indicativo della potenza nascosta che porta con se: una griglia centrale più compatta e un design sta volta più spigoloso di base. Sotto al cofano il Coyote V8 sprigiona 500 cavalli di base. La Dark Horse porta con se anche un nuovo badge distintivo posto sia al lato della vettura che al centro del posteriore. E’ una verisione interessante perché permette di vivere l’auto in maniera diversa rispetto alle sorelle: grazie a degli accorgimenti potrete smontare tutti gli interni ed installare facilmente gabbie protettrici per godervi le giornate in pista al massimo della sportività, senza dover cambiare mezzo. Ultima ma non meno interessante come feature è la possibilitrà di far “cantare” il motore attraverso il telecomando: immaginate di essere seduti ad un bar e volete impressionare gli amici con il sound non elettrificato della vostra auto e premendo un pulsante, il motore prenderà vita consentendovi di alzare i giri per far sentire a tutti la potenza della bestia!