Ford Mustang Convertible 2.3: lo stile e la potenza americana

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Test Drive Lettura da 6 minuti

Il sogno di chiunque ami sfrecciare sulle strade facendosi sentire si chiama Ford Mustang, e durante il Lucca Comics & Games abbiamo avuto l’occasione di provarla. I due modelli disponibili erano una 5.0 Fastback e una 2.3 Convertible. Lo stile prima di tutto, abbiamo provato per prima questa rampante muscle car americana bianca nelle strade di Lucca, congelandoci al freddo di un ottobre pungente, ma con un calore in cuore dato dall’esperienza stessa.

Comfort e velocità

La Ford Mustang vuole correre: questa volontà gli scorre nel DNA, nonostante le modifiche che ha ricevuto per essere venduta in Italia. Il motore 2.3 genera 290 CV e gestisce la sua potenza in un cambio automatico a 10 marce ben strutturato, nonostante si perda nelle decelerazioni, dove sobbalza un po’. L’auto presenta, nonostante i motore EcoBoost, tutti i vantaggi della versione 5.0: presenti quindi le modalità di guida diverse a seconda del contesto, il launch control e tutte quelle misure di sicurezza europee.

Nonostante il motore ridimensionato, l’auto si presta bene a muoversi in velocità su ogni tipo di strada, tenendo l’asfalto come una tigre con la sua preda. I sedili, nonostante parliamo di una sportiva, sono meno a conca della sua versione 5.0, garantendo una comodità maggiore nei lunghi tragitti. La vera impresa è proprio questa: nonostante i consumi, la Ford Mustang si presta a viaggi lunghi, grazie a tecnologie come il Lane Keeping System e l’Adaptive Cruise Control.

Ford Mustang

Il giusto compromesso

Avendole provate entrambe, le due Mustang si comportano decisamente bene: naturalmente la velocità – e sopratutto il rumore – si esprimono al massimo nella 5.0, ma non pensate a questa versione come al ripiego: alla fine tra consumi, caos e manutenzione, la EcoBoost non è un ripiego economico, ma una semplice scelta dettata dalle necessità. Anche internamente la tecnologia contamina l’auto: i sedili sono regolabili tramite una manopola elettrica, e il display con tachimetro è sostituito da un 12″ LCD impostabile in base alle modalità. Presente anche un display del sistema di infotainment, dove sotto trovano alloggiamento le regolazioni della temperatura, rigorosamente bi-zona. Posteriormente i sedili sono 2, creati a nicchia per ospitare ben saldi i passeggeri.

L’effetto sorellina minore quindi si perde nell’istante in cui salite a bordo di questo bolide: anche guidate una vicino all’altra, solo il rumore sembra diverso. Il modo in cui si muovono metterebbe dubbi anche al più grande conoscitore di automobili del mondo.

Quello che chiamo effetto Mustang

Partiamo da un presupposto: guidare una Mustang fa un certo effetto sul proprio ego. Sedersi su dei sedili Recaro che con il loro calore avvolgente ti cullano mentre sfrecci su strada non ha prezzo: si dice che non importa la destinazione ma il viaggio, e quello nella Ford Mustang è decisamente la cosa più importante di tutto il pacchetto. Abbiamo parlato di ego, ma in questo caso non c’entra tanto una specifica tecnica piuttosto che un’altra, ma la semplice forma dell’auto. È impossibile passare inosservati con questo veicolo, e per accorgersene basta guardare le facce stupite dei passanti: la Ford Mustang cattura l’attenzione, sia essa di una colorazione standard piuttosto che sgargiante. Anche il nero, colore tecnicamente neutro – che spesso su altre auto rende lo stile pari a zero – nella Mustang da un senso di aggressività.

L’effetto Mustang è proprio questo: la prima fase si svolge infatti con lo stupore del pubblico, che osserva la sportività, ascolta l’aggressività e rimane sbalordita dalla vettura. Eppure per completare l’effetto, la seconda fase è vitale. Talvolta alcuni poco timidi sono interessati a scoprire l’auto: d’altronde, non capita spesso di vederla in giro per le strade, sia essa una cittadina come Lucca o qualcosa di più grande. Il discorso però, dopo aver parlato più o meno di tecnicismi, arriva sempre al solito punto: quanto costa? Ebbene, l’effetto Mustang è proprio questo: scoprire che con meno di 50.000€ è possibile portarsi a casa questo bolide. La vera magia della Ford Mustang – seguendo il credo del fondatore dell’ovale blu – è proprio quello di rendere accessibile la tecnologia, sia essa dedicata alla comodità (come la Nuova Focus), oppure alla sportività come questa Mustang.

Di certo per parlarne approfonditamente dovremo mettere le mani sull’auto per un periodo di tempo più lungo, ma a prima guida si può dire senza dubbio che la Ford Mustang, più che un’auto, è un modo di vivere la guida. E decisamente, questo modo ci è piaciuto molto.

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.