First Playable: ecco i numeri della prima edizione dell’evento

Marco Crippa
Di Marco Crippa News Lettura da 4 minuti

AESVI e Toscana Film Commission hanno finalmente comunicato i primi dati relativi alla prima edizione di First Playable, il primo evento business internazionale in Italia nel settore del gaming, che si è tenuto dal 3 al 5 luglio a Manifatture Digitali Cinema Pisa. Durante le tre giornate dell’evento, 70 sviluppatori di videogiochi italiani hanno avuto l’opportunità di conoscere e incontrare 26 publisher provenienti da 9 nazioni (Regno Unito, Germania, Svezia, Polonia, Olanda, Cipro, Turchia e Cina) e di fissare 327 incontri di business per mostrare i propri progetti. 30 sono state le sessioni di coaching con i 3 mentor italiani e 10 le lezioni frontali curate dagli speaker internazionali. Particolarmente apprezzati da tutti i partecipanti sono stati gli eventi collaterali di networking che hanno favorito ulteriormente il contatto tra gli sviluppatori italiani e i player internazionali.

L’evento, nato dalla collaborazione tra AESVI e Toscana Film Commission, nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, con il supporto di ICE-Agenzia per l’internazionalizzazione delle imprese italiane e Connection Events, organizzatore di Game Connection, è stato ideato e realizzato con lo scopo di far crescere le imprese italiane e aiutarle a svilupparsi nel mercato internazionale.First playable

I tre giorni di manifestazione sono stati sapientemente divisi per permettere a tutti i visitatori di accedere alle tematiche a loro più care, permettendogli di seguire comodamente tutte le varie conferenze.

Mercoledì 3 luglio è stato dedicato al coaching: in 30 meeting i professionisti del settore, tra cui Mauro Fanelli (CEO di Mixed Bag), Antonio Farina (CEO di Reludo e CEO di Rortos) e Mattia Traverso (Creative Director dello studio di design Nodo), hanno messo la loro esperienza a disposizione degli sviluppatori più giovani fornendo consigli pratici su business development, game studio management, market analysis, publishing e game design. Inoltre, nella stessa giornata, si è svolta la seconda tappa italiana degli Indie Summit di Nintendo, appuntamenti che celebrano il rapporto tra i titoli indipendenti e Nintendo Switch.

Il teaching day di giovedì 4 luglio ha visto la partecipazione di 10 speaker internazionali in 10 talk organizzati su due diverse tematiche: da un lato come un team di sviluppo può raggiungere il successo e dall’altro come un team di sviluppo può prepararsi e organizzarsi al meglio per svolgere efficacemente il suo lavoro. In sala si sono succeduti professionisti del settore come Łukasz Spierewka (Founder di Afterburn Games), Martin Sahlin (Creative Director di Coldwood Interactive), Ella Romanos (Game Business Consultant di Fundamentally Games), Marco Colombo (Head of Development di Pixion Games), Valeria Castro (Founder di Platonic Games), Matt Benson (Senior Consultant di Renaissance), Charlene Lebrun (Director di Player Two PR), Aran Koning (CTO & Founder di Sokpop), Juan De La Torre (Founder, BizDev & PR di Team Gotham) e Matthijs Van De Laar (Creative Director di Twirlbound).

Per il pitching day di venerdì 5 luglio sono infine arrivati a Pisa 26 publisher internazionali: 1C Entertainment, Bandai Namco Entertainment, Boombit, CI Games & United Label, Daedalic Entertainmet, East2West, Frontier Developments, Electronic Arts, Gamigo Group, Green Man Gaming, Headup Games, Iceberg Interactive, IMGN.PRO, Koch Media, LBC Games / Lightbulb Crew, Marvelous Europe, Mixtvision, Netmarble, Playdigious, Plug In Digital, Qubic Games, Spawn Digital, Tencent, VLG, Wargaming e Wired Productions.

Possiamo quindi dire che questo primo appuntamento del First Playable è stato un vero successo. Non ci resta dunque che aspettare il 2020 per poter assistere a tutte le novità che verranno introdotte nella seconda edizione della manifestazione.

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Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.