Ed eccoci ancora una volta a discutere di un titolo assemblato nelle officine inglesi di Codemasters, il 2° in questo 2016 (dopo DiRT Rally) ed ancora una volta, dopo solo 6 mesi di distanza mi ritrovo sotto le mani un titolo racing (e che titolo racing) sviluppato dai simpatici Codies. Sia chiaro, sono due giochi di guida dedicati a un pubblico diverso, il primo è stato realizzato con un approccio più ortodosso, mentre il secondo (dopo 6 anni) continua ad essere un titolo ancora in beta testing. Dopo il deludente F1 2010 e gli ottimi (ma non perfetti) F1 2012 e F1 2013, ci siamo ritrovati tra le mani un anonimo F1 2014 in quanto vi fu la discutibile scelta di pubblicarlo solamente per la old gen. Dulcis in fundo, F1 2015 fu il titolo dalle attese tradite: nonostante fu fatto un passo da gigante sotto il punto di vista grafico, alcune piccole assenze nel gameplay e nelle modalità di gioco, avevano reso l’edizione precedente l’ennesima occasione mancata per realizzare il titolo F1 definitivo. Nonostante ciò, Codemasters non si è di certo buttata giù di morale e anche quest’anno ha realizzato l’edizione 2016 del massimo campionato di vetture monoposto. Ma sarà riuscita nel suo intento? Scopriamolo!
Copycat
Ad eccezione di qualche novità e della re-introduzione della modalità Carriera, il titolo rimane pressoché invariato rispetto al capitolo precedente, aggiungendo come già detto, solo qualche novità (Partenza manuale, strategia di gara, Warm up) ma vede anche dei graditi ritorni (Safety car, Modalità Carriera). A proposito della partenza manuale, essa rappresenta la vera novità del titolo (una delle richieste dai fan, tra l’altro) e come nella realtà bisognerà innestare la frizione, inserire la prima marcia e alzare il numero dei giri motori per ottenere una partenza ottimale. ATTENZIONE PERÒ, perché una partenza anticipata verrà penalizzato con un drive-through, o in un caso diverso lo spegnimento della vettura. A scelta del giocatore, che può decidere se abilitarlo o meno, è stato aggiunto il famoso giro di ricognizione (Warm up). Introdotto anche un sistema di riconoscimento vocale per interagire con il proprio ingegnere tramite microfono, questo si rivelerà molto utile per conoscere lo stato delle gommevettura, tempi, posizione in gara, modifica strategia di gara, ecc. Aggiunti anche il nuovo circuito di Baku e il team statunitense Haas F1 Team. Dopo l’infelice scelta di non inserire la Modalità Carriera nell’edizione precedente, in F1 2016 vediamo il ritorno di quest’ultima con delle nuove feature.
Se deciderete di buttarvi subito nella “Modalità Carriera”, vi verrà chiesto se affrontarla a difficoltà “Normale” oppure a difficoltà “Pro”; nella prima potremo impostare singolarmente i tipi di aiuto da utilizzare in gara, come l’indicatore della traiettoria ideale da seguire in pista e della relativa velocità da mantenere: verde=velocità ottimale; rosso= velocità eccessiva; nella seconda invece, non vi saranno aiuti di sorta e la simulazione sarà pura al 100%. Nella Modalità Carriera bisognerà scegliere un avatar e un numero per il proprio pilota e potrete personalizzare persino colore e livrea del vostro casco. Piccola nota a sfavore dell’avatar: non sarà possibile modificare i lineamenti del viso o i colori degli occhi: bisognerà per forza selezionarne uno tra quelli pre-impostati dagli sviluppatori. Una volta completati questi preparativi, vi sarà la scelta finale: la Scuderia.
Le scuderie sono divise per aspettative: quelle di fascia alta si aspettano risultati importanti in 1-2 stagioni, quelle di fascia media in 2-4 stagioni e infine quelle di fascia bassa in 4 o più stagioni. Completando gli obbiettivi della scuderia si otterranno dei punti con cui potremo migliorare le caratteristiche della nostra vettura, come l’efficienza del carico aerodinamico o il consumo di carburante. Inoltre, a seconda dei piazzamenti in qualifica e in gara, vedremo aumentare le nostre aspettative di essere ingaggiati da un top team, al contrario, ottenendo scarsi risultati potremo essere addirittura retrocessi in un team di basso prestigio. In ogni caso se non intendete cimentarvi nella lunga e assai impegnativa Carriera (potrete partecipare fino a 10 stagioni), vi è la modalità “Stagione del campionato”. Questa modalità ricrea il weekend tipico di una gara di Formula 1. Vi saranno quindi le sessioni di prove libere, le qualificazioni e infine la gara vera e propria. Starà a voi decidere se partecipare ad un “weekend completo” (durata prove libere 90 min, qualifiche complete e lunghezza gara 100%) oppure al “weekend breve” (durata prove libere 30 min, tentativo unico nelle qualifiche e lunghezza corsa 25%). In alternativa, c’è il “weekend personalizzato“, dove potrete impostare ogni aspetto della gara in base alle vostre preferenze. “Gara veloce” vi permetterà do gareggiare su una singola pista o creare una propria personale stagione; Le “Prove a tempo”, sono costituite da giri veloci sulle varie piste, in cui vi confronterete con un ghost impostato dal gioco o scaricato dai server Codemasters.
L’esperienza definitiva di Formula 1? Quasi
Sarò sincero: vi devo confessare che è la prima volta dopo tanti anni (dalla PS1 per essere precisi), che rimetto mano in un titolo dedicato alle corse di Formula 1, tanto che le mie aspettative di riconoscere la piena validità di questo titolo erano alquanto basse, quasi non all’altezza. Ma dopo l’esperienza maturata con DiRT Rally, reboot di uno dei brand rallistici più apprezzati nel mondo, il quale mi sorprese con un realismo senza pari, ma talmente realistico che il gioco risultava poco godibile a un neofita del genere, rendendolo difatti adatto quasi esclusivamente ad un pubblico veterano dei simulatori rallistici. Con F1 2016 è stata la stessa cosa? Niente affatto!
Nonostante la software house inglese, abbia optato ancora una volta per un tutorial che si limita semplicemente a dei video esplicativi su cosa si debba fare e su cosa non si dovrebbe fare a bordo di una vettura monoposto, non ho avuto particolari difficoltà nel manovrare la mia Force India. Grazie all’indicatore di traiettoria e un po’ di pazienza, anche i giocatori non esperti possono godere appieno del titolo (anche solo con aiuti di base). A parte le fasi dei doppiaggi, mal gestiti dalla CPU (vi capiterà spesso di imbattervi in piloti doppiati che non si scanseranno al vostro arrivo, o addirittura che vi speronino al minimo cambio di traiettoria in fase di sorpasso), non vi sono sostanziali difetti nel gameplay.
A tutto gas!
Nonostante ci troviamo di fronte ad un prodotto di pregiata fattura, la grafica di F1 2016 è stata sostanzialmente riciclata da suo predecessore, tuttavia la nuova versione dell’Ego Engine (v3.0) regge senza problemi i 60 fps al secondo su PlayStation 4 anche sulle piste più impegnative come Monaco o Baku, sia in fase di partenza che durante lo svolgimento della gara. Anche quest’anno la frenata risulta impeccabile, mal realizzata invece la trazione. Anche il modello di danni è stato leggermente migliorato: impostandolo su livello simulativo, anche una banale collisione può costituire la fine di una gara. Gli alettoni, ovviamente, si rompono nei modi più disparati mentre invece, i danni alla scocca e alla carrozzeria sono (ancora) solamente accennati. Nulla da ridire sul comparto sonoro: il rombo dei motori è riprodotto fedelmente come ci si aspetta in simulatore di guida e la voce del nostro ingegnere risulta sempre chiara e ben scandita. Vi sconsigliamo di giocare con un paio di cuffie in quanto la voce del nostro ingegnere verrà sovrastata dal rumore assordante del motore e sarete in grado di ascoltare le preziosi informazioni che potrebbero risultare decisive ai fini di buona riuscita nella gara, limitatevi quindi all’utilizzo di una singola cuffia dotata di microfono.
Multiplayer invariato
Il multiplayer risulta praticamente identico a quello dell’anno scorso. La vera novità è costituita dalla partecipazione fino a un massimo di 22 giocatori. È possibile prendere parte a una gara in varie configurazioni che con le collisioni attivate, si trasformerà in un folle destruction derby ingiocabile. Meglio buttarsi nel Campionato completo o Personalizzato insieme a qualche amico e dove le vetture restanti vengono controllate dalla CPU; impostato nel modo giusto può essere fonte di gran divertimento competitivo e cooperativo, soprattutto se chi hosta la partita ha un’ottima connessione.