Anche se è un genere che si sta pian piano rialzando in pedi, non è elevatissimo il numero di space shooter che è riuscito a fare breccia nei cuori dei videogiocatori, compiendo personalissimi passi falsi qua e là. Ad un anno dalle candeline spente dalla versione PC del titolo, Everspace, lo story driven roguelike di Rockfish Games arriva anche su PlayStation 4 accompagnato da un’edizione speciale chiamata Stellar Edition, comprendente anche il DLC “Encounters” e la colonna sonora originale composta da Gero Oerlich. A fronte di una campagna Kickstarter conclusa con successo, il titolo di Michael Shade e Christian Lohr ha saputo conquistare il pubblico per più di una caratteristica, unendo una semplicità disarmante a delle meccaniche di gioco più ragionate ma allo stesso tempo funzionali.
Il plot iniziale non è nulla di particolare, e nemmeno di estremamente prolisso: in meno di un minuto passeremo dal breve video che fa da incipit, al controllo della nostra navetta. Su di esso non c’è nulla da sapere, se non che il nostro Adam Roslin durante una ingiusta prigionia è stato drogato, riuscendo successivamente a fuggire ma con i suoi ricordi offuscati o cancellati. La sorpresa iniziale diventa ancora più grande rendendoci conto da subito come l’ottimizzazione per il controller dell’ammiraglia di Sony sia stata perfetta: pad alla mano Everspace risulta facile da giocare, con una curva di apprendimento di gameplay velocissima da assimilare e un po’ meno da “masterare”. Il problema principale per riuscire al meglio sulle prime battute, sarà in ogni caso la difficoltà del gioco tarata leggermente verso l’alto (specie per i meno avvezzi alle battaglie stellari) ed un’imprevedibilità di base che, con la generazione procedurale delle aree di gioco, tiene sempre alto il ritmo.
Ad aumentare il livello di sfida c’è chiaramente il permadeath, che anche se non risulta dannatamente punitivo (con i potenziamenti raccolti durante farming e grinding ancora a disposizione per la partita successiva) ci farà ricominciare dal punto zero.
In Everspace la telecamera non sarà fissa: potremo scegliere noi stessi di cambiare la visuale di gioco, variando anche a seconda delle sfide che il sistema randomico ci farà affrontare. A disposizione una visuale esterna in terza persona, una esterna in prima persona, e ovviamente la classica all’interno dell’abitacolo. Anche l’arsenale a vostra disposizione sarà di vario genere, variando l’efficacia delle armi sulla base dei nemici che stiamo affrontando, con alcuni di essi che potranno essere annientati solamente dopo che i loro scudi saranno inefficaci. Ecco quindi che compaiono laser, mitragliatori, e i ben più devastanti razzi.
Anche se sarà la vostra abilità a fare da padrona, ci sono delle caratteristiche da tenere sotto occhio che, oltre ad uccidere i nemici, saranno indispensabili per la buona riuscita della missione e della risoluzione della trama. Parliamo infatti della raccolta di minerali nelle varie aree, del crafting, della manutenzione della nostra navetta attuale, e chiaramente il carburante; tenete d’occhio anche i perk che potrete acquisire, e soprattutto fatelo con cognizione di causa, dato che essi saranno azzerati alla morte al contrario del bottino.
Lo stile di gioco è personale, lo è sempre stato, e i ragazzi di Rockfish Games vengono incontro all’utenza anche in questo. Nel titolo sono disponibili tre tipi di navetta, che potrete “indossare” a vostra immagine e somiglianza a seconda del vostro stile di gioco. Queste sono le navette corazzate, le navette veloci, e quelle equilibrate: a dettare lo spostamento dell’ago della bilancia un rapporto marcato tra la manovrabilità, la resistenza, gli scudi, i danni inferti, l’arsenale e così via. Inutile dire che le prestazioni di esse dipenderanno anche da come giocherete, e da quali sono le vostre priorità in battaglia: scappare o resistere ai danni? Distruggere subito i nemici o attuare una tattica sfuggevole per danneggiarli poco a poco? A voi la scelta.