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Élite – Recensione della nuova serie TV spagnola targata Netflix

Se a distanza di anni ancora vi mancano le atmosfere snob di Gossip Girl, se dopo le famose tredici cassette non riuscite più a immaginare la ricostruzione di un crimine che non preveda il lento scoprire di retroscena scabrosi direttamente dal punto di vista dei vari personaggi coinvolti, se i cliché alla Riverdale ancora non vi hanno stancato allora Élite, la serie del momento targata Netflix, fa al caso vostro. Dopo il successo inaspettato della Casa di Carta, un’altra serie spagnola torna ad attirare l’attenzione del pubblico internazionale, ma questa volta i protagonisti e il pubblico di riferimento sono gli adolescenti.Élite recensione

Scopriamo Élite nel dettaglio

Cosa potrà mai succedere se tre ragazzi “normali” si ritrovano, grazie a una borsa di studio, a studiare nella scuola più elitaria e prestigiosa della città, Las Encinas? È come quando una specie diversa si introduce in un ecosistema, alterandolo in maniera irrevocabile, fino alla totale compromissione.

Reduci dal crollo della loro vecchia scuola (costruita, guarda caso, proprio da uno dei genitori dei ricconi di Encinas) i tre nuovi arrivati, Samuel, Nadia e Cristian, capiranno subito che per riuscire a sopravvivere nel mondo patinato della loro nuova classe dovranno scendere a compromessi; ma non saranno gli unici, perché anche i loro compagni, inaspettatamente, subiranno dei cambiamenti notevoli, alcuni dei quali, forse, irreversibili.

Si intrecciano così le storie di Samuel e del fratello Nano, recentemente uscito di prigione, entrambi attratti dalla bella e dannata Marina, la ribelle della scuola. Ma questo non è il solo triangolo amoroso ad attenderci: il giovane e spregiudicato Cristian non perde l’occasione di avvicinarsi alla coppia più famosa della scuola, Carla e Polo, che celano le loro difficoltà e le loro perversioni sotto una facciata cristallina; l’integerrima Nadia, la prima della classe, di origine palestinese, cede al fascino di Guzman il quale, dopo aver scommesso con la perfida amica di letto Lucrecia di far cadere la sprovveduta ai suoi piedi, si ritrova suo malgrado più coinvolto di quanto desiderasse; e infine Ander, innamorato del suo pusher Omar più che della droga che gli fornisce, dolce e fragile ragazzo succube della volontà del padre, esattamente come il suo coetaneo musulmano.Élite recensione

Se gli intrecci amorosi delineati così frettolosamente possono far pensare alla trama di una delle peggiori telenovella di un pomeriggio qualsiasi della tv generalista italiana, tuttavia la profondità dei personaggi e le loro sfaccettature contribuiscono a rendere Élite un prodotto di buona qualità, anche grazie all’inserimento di alcune tematiche “forti”, specie se accostate al mondo degli adolescenti. Tra i temi scottanti trattati nella serie troviamo tutto ciò che concerne, principalmente, la sfera sessuale dei protagonisti, che scoprono la propria omosessualità e bisessualità, che esplorano l’amore libero e la trasgressione del poliamore. Ma Élite ha anche il pregio di presentare argomenti di critica sociale inerenti all’eccessivo divario esistente tra i cittadini più abbienti e la classe media, alla difficoltà di integrazione tra culture e religioni diverse, al degrado delle periferie e alla corruzione dilagante negli ambienti più alti della società. In sottofondo a tutto questo troviamo il tema del pregiudizio, che accomuna tutti i protagonisti tranne l’unica vera vittima della storia: Marina, personaggio anticonformista che introduce il vero tabù della storia, il virus dell’HIV, di cui è affetta.Élite recensione

La serie è un prodotto di successo grazie a una duplice spinta: attira il pubblico convincendolo che vedrà qualcosa di familiare e poi lo stupisce inserendo tematiche trattate in modo moderno e attuale; è un prodotto spagnolo (ottima la trovata di inserire nel cast tre dei personaggi de La casa di Carta, Jaime Lorente, Miguel Herrán e María Pedraza) ma è anche, soprattutto, un prodotto europeo, che tratta di situazioni e realtà vicine a noi molto più di quanto una serie americana possa mai fare con l’eterno conflitto tra bianchi e neri, l’onnipresente football e le insopportabili cheerleader.

Élite non è semplicemente la storia di un delitto, è la storia della nostra società, raccontata attraverso le vicende di Las Encinas.

Élite

7.7

La nuova serie spagnola si inserisce bene nel genere teen drama dando una sfumatura europea perlopiù inedita. Apprezzabile la scelta di trattare tematiche sociali attuali e tabù. Peccato per la scelta di alcuni cliché e per la piattezza del protagonista Samuel. Ottima la scelta del cast e del finale aperto a un'eventuale seconda stagione.

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