Quest’oggi è stata approvata dall’Ecofin una nuova direttiva sui contenuti audiovisivi, che già aveva ricevuto l’approvazione da parte dell’Europarlamento. La normativa entrerà in vigore esattamente dopo venti giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, e i paesi membri avranno la possibilità di adottarla trasformandola in legge nazionale entro ventuno mesi.
Fortunatamente per il nostro paese, la normativa era stata già recepita in parte dalla legge Franceschini, la quale non solo prevede che le piattaforme streaming come Netflix e Amazon Prime devono contenere il 30% di contenuti europei, ma dovranno anche contribuire allo sviluppo delle produzioni del paese stesso. Le grandi società dunque dovranno investire direttamente con contributi diretti nei fondi dei vari paesi, il quale varierà in base agli incassi che si riscuoteranno sempre suddivisi per nazionalità.
Stando ad alcuni studi riportati da DG Connect, Netflix è la piattaforma più fornita sotto questo aspetto, mentre Amazon Prime deve integrare la sua piattaforma con 2 mila ore di contenuti. Ovviamente se le società non riuscissero a portare tale contenuti, potrebbero decidere di diminuire i contenuti internazionali a discapito di tutti gli utenti Europei. Le dinamiche devono ancora assestarsi bene, ma speriamo che l’aumento dei contenuti nostrani riesca a migliorare la qualità dei contenuti che ultimamente stanno passando per queste piattaforme.