La possibilità di volare è il sogno di qualsiasi essere umano. Se vi fermerete all’apparenza, penserete che Eagle Flight non potrà offrirvi niente di più che una semplice simulazione di volo, e, in un certo senso, è questo il fulcro del gioco. Dopo i primi minuti però, il videogame vi getterà in picchiata in un’avventura fatta di colori, musiche, paesaggi e sensazioni che solo un prodotto fatto in questo modo può dare. L’opera multimediale, grazie alla sua struttura e alle sue meccaniche, sfrutta in maniera semplice le potenzialità della realtà virtuale. Adesso, dopo questa breve introduzione, preparatevi ad un viaggio ricco di emozioni.
Giù in picchiata!
La Parigi su cui vi ritroverete a svolazzare è una città che, ormai, non è più abitata da uomini, bensì soverchiata dalla natura selvaggia ed animali selvatici. La capitale francese, sebbene riprodotta in maniera virtuale, è stata resa totalmente esplorabile, compresi i vari monumenti storici come la Torre Eiffel e Notre Dame. La trama del videogame si può riassumere con poco: interpreterete una giovane aquila che, una volta uscita dal suo uovo, imparerà a librarsi in aria ed affrontare le minacce della vita quotidiana. Passerete sotto ai ponti, in mezzo ai palazzi e in tutto quello che la Ville Lumiere ha da offrire e, ovviamente, lo farete ad alta velocità. Verranno anche evidenziate correnti d’aria che vi daranno un ulteriore slancio, aggiungendo una sensazione di leggerezza all’esperienza. Purtroppo, se teniamo conto del comparto grafico, siamo rimasti soddisfatti ma solo fino ad un certo punto. Ovviamente siamo a conoscenza dei confini del VR ma, visti gli altri titoli disponibili, un piccolo miglioramento si poteva pure fare. Purtroppo in Eagle Flight vengono limitati anche alcuni effetti di luce che avrebbero potuto rendere tranquillamente l’atmosfera più viva. La fauna appare priva di vitalità e, purtroppo, vista la bellezza reale della metropoli, è un peccato non poter godere di tutto il suo fascino. Il sistema di controllo, contrariamente al livello tecnico, è molto reattivo, pensato appositamente per non affaticare troppo il collo dell’utente. La produzione Ubisoft è interamente fruibile sfruttando l’inclinazione del capo, affidando al joypad di PlayStation 4 pochissimi comandi come la frenata e l’accelerazione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, cambiare la traiettoria del rapace non equivale a voltare la testa verso la direzione desiderata ma per effettuare la manovra doverete semplicemente inclinare il capo a sinistra o a destra, riducendo ulteriormente la possibilità di nausea.
Mamma ho perso l’aquila!
La già citata trama vi farà da collegamento tra le 23 sfide che vi verranno mano a mano proposte, quest’ultime saranno suddivise in sottoinsiemi sbloccabili solamente al raggiungimento di un determinato numero di obiettivi che, a loro volta, saranno rappresentati da stelle. Si spazia da missioni in cui si è chiamati a fare il miglior tempo, sfrecciando attraverso cerchi colorati, fino alla raccolta di collezionabili sui tetti delle strutture e cibo sull’increspatura delle correnti della Senna. Purtroppo i diversi capitoli e sfide rigiocabili non spiccano per particolare complessità ludica ma, grazie alla loro natura arcade, riescono a risultare interessanti anche a distanza di tempo. Una volta apprese tutte le abilità sbloccabili e sconfitto il boss finale, potrete tranquillamente godervi Parigi in volo libero oppure buttarvi online. Eagle Flight da la possibilità agli utenti di cimentarsi in un cattura la bandiera tre contro tre, dove la bandiera verrà interpretata da una preda, ed il punto in cui la dovrete riportare sarà il vostro nido. Purtroppo non esistono variazioni nel gameplay o un numero di modalità significativo, ma passare a tutta velocità in mezzo ai vicoli dei quartieri parigini, sfruttando le varie architetture per depistare i giocatori avversari o spingerli a schiantarsi, è un’esperienza davvero unica e divertente. Musicalmente non si ha molto da ridire, anzi, i suoni della natura misti alla colonna sonora riescono davvero ad immergere l’utente.
Purtroppo per PlayStation VR non abbiamo ancora proposte di titoli davvero interessanti. Il prodotto prova a lasciare il segno nel panorama videoludico, regalando un’esperienza che, per certi versi, risulta essere diversa da quelle che siamo abituati a vedere. Forse è ancora troppo prematuro aspettarsi qualcosa di realmente rivoluzionario che sfrutti la potenzialità del visore. L’impressione principale è quella che si stia ancora avanzando molto lentamente in questo nuovo territorio, piuttosto che tentare di fare qualcosa di realmente innovativo. Questo al momento è ancora comprensibile e perdonabile, ma a lungo andare ci si aspetterà sempre molto di più. Purtroppo Eagle Flight non è niente tranne che un esperimento ben riuscito che, a suo modo, darà in dono ai giocatori ore di svago e divertimento. L’opera multimediale non prova minimamente a cambiare il mercato della realtà virtuale ma, contrariamente, si va a collocare in quelle opere tanto semplici quanto ben fatte.
Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, utilizzando il visore Sony PlayStation VR. Questo dopo aver completato per intero le 23 sfide proposte dal gioco, ed aver giocato numerose sfide online.