Nato come board game nei lontani anni 80, Dungeons and Dragons è diventato ormai una delle opere più conosciute in tutto il mondo, con partite che vengono iniziate – ed ovviamente prolungate per decine di ore che sembrano passare nell’arco di un minuto – in ogni plausibile posto dove sia possibile radunare qualche giocatore ed un master. Con l’evolversi del tempo però, la formula del magnifico mondo di D&D è stata espansa anche ad altri medium. Durante i The Game Awards 2019 – Dungeons and Dragons: Dark Alliance è stato infatti annunciato, e si prevede che quest’ultimo arriverà sugli scaffali verso la fine del prossimo anno.
Parliamo di un gioco con delle ottime premesse iniziali, che il publisher Wizards of the Coast (autore del famosissimo card game Magic: The Gathering), ha immediatamente deciso di supportare al meglio. Inoltre, recentemente è stato dichiarato che 7 o 8 titoli che seguiranno questo filone sono attualmente in fase di progettazione. I lavori per quest’ultima avventura sono però iniziati grazie allo sviluppatore con sede a Montreal: Tuque Games.
Il gioco è stato pensato nel 2017, e l’effettivo progetto è stato portato avanti da solamente 12 dipendenti, pronti a dare il meglio nonostante il loro numero particolarmente ristretto. Attualmente, nel 2019, l’opera conta circa 60 persone dedite a prendersi cura di questa, che non dormono però sonni particolarmente tranquilli. Chi lavora a questo prodotto è infatti chiamato a riportare in auge sotto un’altra prospettiva la storica saga amata da un’enorme fetta del pubblico, anche se con mezzi piuttosto scarsi. Dopo aver visionato attentamente il trailer d’annuncio presentato abbiamo analizzato tutti i dettagli presenti in rete inerenti a Dungeons and Dragons: Dark Alliance, e siamo pronti per parlarvene dettagliatamente.
L’inizio della rivisitazione di Dungeons and Dragons
Con delle premesse che riguardano il mercato indie e puntano a quello dei tripla A, Dungeons and Dragons: Dark Alliance si è mostrato ufficialmente con un trailer che presenta già molte pecche riguardanti probabilmente dei limiti produttivi, le quali speriamo possano essere relegati esclusivamente alla CG. La regia è alquanto strana, i modelli e le animazioni non assolutamente rifiniti ed il pubblico ha già iniziato a scagliarsi fortemente contro gli sviluppatori sotto il video del trailer ufficiale, insinuando il gioco sia sviluppato con Garry’s Mod.
Ciononostante, l’opera nasce con degli intenti più che nobili, i quali andrebbero sicuramente approfonditi e non denigrati a priori come tende a fare una parte – purtroppo consistente – del pubblico. Il gioco ha come focus principale il voler reinventare D&D, in modo da permettere alla nuova generazione di giocatori di masticare in modo diverso l’intero concept di gioco e lo sterminato universo che l’universo narrativo in questione presenta.
Dungeons and Dragons: Dark Alliance vuole infatti essere un successore esclusivamente spirituale dell’amatissimo Baldur’s Gate: Dark alliance, come ricorda ovviamente anche la denominazione della nuova opera. I personaggi attualmente confermati che fanno parte della storica lore sono Drizzt Do’Urden, Cattie-Brie, Bruenor, e Wulfgar, i quali si prenderanno il compito di raccontare le vicende in modo piuttosto diverso ma rispettoso della tradizione.
Dungeons and Dragons: Dark Alliance, un action RPG con gli occhi puntati alla nuova generazione
Data l’uscita fissata per il tardo 2020 è altamente plausibile che questo titolo voglia essere uno dei primi ad uscire per la prossima generazione di console, magari considerando l’eventualità della cross-gen. L’idea del gioco è sicuramente poco abusata, dato che sembra avremo tra le mani un action RPG con un fondamentale sistema di loot al suo interno, ma con delle peculiari caratteristiche. Nonostante il single player sarà infatti presente l’intero concept è pensato per giocare con degli amici o con compagni trovati online, situazione che verrà resa possibile grazie anche dalla presenza dello split-screen. Non ci saranno altri giocatori da sconfiggere come avviene nei classici MMO, perché gli avversari saranno “solamente” i tremendi mostri pronti a sbarrare la strada degli avventurieri.
Sembra che l’avventura voglia principalmente far vivere quindi l’avventura originaria di D&D, ma appunto sotto una nuova ottica. Il compito dell’intera esperienza sarà quello di guidare il giocatore, come affermato in una recente intervista rilasciata dal team di sviluppo, ma in modo tanto simile quanto diverso da come farebbe un Dungeon Master. Dungeons and Dragons: Dark Alliance non è pensato come un porting del celebre board-game e vuole quindi essere rivoluzionario pur rimanendo fedele alle vicende narrate nella lore. La telecamera stessa sarà infatti posizionata dietro alle spalle dei giocatori, per garantire un’immersione che i titoli con combattimento a turni possono difficilmente regalare in questi casi ed una nuova prospettiva anche dal punto di vista del gameplay.