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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: spiegazione delle post-credit

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia compaiono diversi nuovi personaggi, alcuni già noti e altri mai visti prima su schermo: tra tutte ovviamente America Chavez interpretata da Xochitl Gomez, che ci rivela la capacità di questa ragazza di viaggiare attraverso le dimensioni del multiverso e permettere a Stephen Strange di compiere il suo viaggio. Ma ci sono tanti altri personaggi, e uno di questi è molto interessante compare nella post-credit di Doctor Strange.

Se vi foste persi la nostra recensione in merito al film dello stregone supremo, ve la lasciamo qui, inoltre vi ricordiamo che su questa pagina potete seguire direttamente tutte le novità del Marvel Cinematic Universe.

Attenzione: da adesso in poi ci saranno spoiler relativi all’ultimo film in oggetto per cui leggete con attenzione solo se avete già visto il film, in caso contrario potreste rovinarvi delle sorprese durante la proiezione della pellicola.

Doctor StrageDurante il film il nostro Stephen Strange utilizza i poteri del libro malvagio Darkhold e grazie a questo potente manoscritto negromantico riesce ad andare oltre i suoi limiti. Quello che si evince sul finale del film è che l’eroe non è stato corrotto dal potere del libro, così come accade a molti dei suoi “doppi” sparsi nel multiverso ma bensì ha piegato al suo volere quel potere ed il terzo occhio che gli compare in fronte ne è la prova.

L’occhio di Agamotto

Sebbene sia stato utilizzato in modo diverso nel Marvel Cinematic Universe, quello che vediamo al collo di Strange nei fumetti è l’Occhio di Agamotto, potente artefatto creato da uno dei tre Vishanti e che permette di fare tante cose interessanti (come guardare il passato, rivelare la verità, ecc). Nonostante l’MCU l’abbia usato come contenitore per una gemma (anche se nel film viene usato anche senza di quella), nei fumetti permette a Strange di fare tante cose, alcune delle quali vedono posizionarsi un occhio al centro della sua fronte. Strano l’utilizzo, visto che l’Occhio di Agamotto non è utilizzabile da persone malvage (e Sinister Strange lo era decisamente), però comunque è sicuro che almeno il Doctor Strange di Terra 616, secondo la post-credit, nonostante la contaminazione da Darkhold lo potrà sfruttare a fin di bene.

Clea

In una delle due scene finali del film compare un nuovo personaggio interpretato dalla bravissima e bellissima Charlize Theron: la donna compare in viola e nero e chiede al dottore di aiutarla a mettere a posto le cose nel multiverso. Il nome del personaggio è Clea e nel mondo della carta stampata ella è la nipote di Dormammu, il Signore della Dimensione Oscura che compare come un faccione immenso nel primo film dedicato al Doctor Strange.

Doctor StrageSebbene nelle pellicole dell’MCU il personaggio di Dormammu non sia ancora stato approfondito ma liquidato con poco, sappiate che ha una forma umanoide, un alto essere simile ad un umano ma con la faccia da teschio avvolta in fiamme gialle (sono diverse le forme che questo essere può assumere ma in generale viene rappresentato così).

Clea come personaggio sulla carta stampata a fumetti è nata dalla relazione tra la sorella di Dormammu, Umar e il principe Orini, un leader di un clan erede al trono della Dimensione Oscura. Dopo l’incontro con il nostro Dottore nasce una relazione tra Clea e Stephen, il quale insegna alla ragazza a controllare i suoi poteri mistici rendendola di fatto una strega della Dimensione Oscura molto potente. Nel film dove compare però sembra che Clea abbia già un potere avanzato – infatti è in grado di “squarciare” la realtà ed aprire un portale verso la Dimensione Oscura – dove invita Stephen che rivelando il proprio potere del terzo occhio si getta a capofitto verso questa nuova avventura. Non sappiamo se nascerà del tenero tra i due anche nel mondo del cinema, ma sappiamo che Stephen ha chiuso i rapporti sentimentali con la dottoressa Christine Palmer: la scena in cui il Dottore sostituisce il vetro dell’orologio rotto che portava sin dal primo capitolo dei film lascia intendere che si sia liberato dal peso di quell’amore corrisposto ma non sufficiente a realizzarsi tra i due.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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