DiRT Rally 2.0 – Recensione del nuovo racing game targato Codemasters

Giuseppe Fragola
Di Giuseppe Fragola Recensioni Lettura da 13 minuti
9
DiRT Rally 2.0

Codemasters ritorna anche quest’anno in pista con DiRT Rally 2.0, espressione massima delle capacità fino ad oggi dimostrate dal motore grafico EGO Engine, proprietà dello stesso sviluppatore britannico, e che ha già fatto da base per i racing game pubblicati in passato dai “Codies“. Il titolo vanta la Licenza Ufficiale WRX (FIA World Rallycross Championship), presentato da Monster Energy e da non confondere con la competizione ufficiale dedicata esclusivamente al mondo del Rally classico, ovvero la più famosa WRC.

Tutta la magia della WRX

DiRT Rally 2.0

La Licenza Ufficiale WRX permette a DiRT Rally 2.0 di sfoggiare un parco auto impressionante, contenente anche i modelli della Stagione 2018, oltre ad 8 circuiti ufficiali WorldRX. I bolidi con i quali affrontare fango e tornanti senza soluzione di continuità sono suddivisi in quattro classi: le Supercar ufficiali del Campionato FIA World Rallycross, le RX2, le RX Super 1600s e, infine, le RX Crosskart. Tra le nuove supercar proposte brillano grazie a modelli entusiasmanti quali la Megarel RS RX del team GCKompetition World Rallycross e la PSRX Volkswagen Polo R Supercar di Johan Kristoffersone della FIA World Rallycross Champion 2018. A tali meraviglie a quattro ruote si aggiunge poi la splendida Porsche 911 RGT Rally Spec, in regalo a tutti coloro che acquisteranno il titolo in versione fisica. In definitiva, e per non annoiarvi, diremo che DiRT Rally 2.0 offre oltre 50 tra i più potenti bolidi off-road mai realizzati, tra vetture moderne e auto storiche.

I cavalli non mancano, certo, ma bisognerà pur trovare sterrati dove farli scatenare! In DiRT Rally 2.0 sono presenti 6 diverse ambientazioni (Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Polonia e USA), tra le quali nuove location, per la prima volta presenti nella serie: Mettet, Silverstone e Circuit de Barcelona in Catalogna. Ogni ambientazione ospita due tipologie di gare: Rally e Rally Cross.

Tra Rally e Rally Cross: una sfida eccitante

DiRT Rally 2.0

Le gare di tipo Rally rappresentano la più eccitante sfida tra il tracciato ed il pilota, sia nel mondo reale che in questa splendida reinterpretazione digitale orchestrata dai ragazzi di Codemasters. Una volta ricevuto il “Via“, le luci si spengono e ad accendersi è una vera e propria battaglia: il tracciato farà di tutto per mandarvi a schiantare contro un albero o, ancora peggio, per farvi precipitare da un dirupo, e voi dal canto vostro sarete chiamati a fare di tutto per restarci, nello stramaledetto, polveroso e fangoso tracciato. Il cronometro, lassù, toglie il fiato e la vista si appanna: dosare il freno con cautela o scatenare l’inferno arrivando come furie al prossimo tornante, rasentando i propri limiti da piloti, affondando con decisione la leva del freno a mano? La scelta è vostra, la gloria o la vergogna…

L’altra tipologia di gare è quella appartenente al mondo Rally Cross, dove si è chiamati a sfidare altri piloti, per un massimo di 8 partecipanti, siano essi controllati dalla CPU o gestiti da giocatori in carne e ossa. Quelle offerte dal Rally Cross sono gare automobilistiche simili alle competizioni Gran Turismo, con la differenza che i tracciati offrono non solo parti in asfalto, ma anche su sterrato. I demoni a quattro ruote devono quindi essere abili a scatenare i propri cavalli e la propria furia alternando continuamente lo stile di guida e resistendo e rispondendo con forza e decisione alle sportellate avversarie (che non mancheranno, anche da parte dell’I.A. che regole le vetture controllate dalla CPU). Per le gare Rallycross gli sviluppatori hanno introdotto per la prima volta nella serie la possibilità di disputare un Campionato dedicato, in modo da accontentare tutti coloro che sono più attratti dalla competizione in tempo reale contro altre auto, che gareggiano simultaneamente in pista, anziché affidare tutta l’adrenalina della sfida a un “freddo” cronometro. Questione di gusti, v’è poco da aggiungere.

EGO Engine: il cuore pulsante di DiRT Rally 2.0

DiRT Rally 2.0

Che sia in Modalità Carriera o attraverso le affascinanti prove del mondo “Rally Storico”, o ancora che si decida di dare il meglio nelle Prove a tempo o attraverso la creazione di Campionati personalizzati (o di uno Stage e di una Prova singola), in fin dei conti, la cosa più importante sarà quella di indossare il casco, chiudere la portiera a scendere finalmente in pista. Il primo aspetto che colpisce il giocatore è quello relativo al comparto grafico, ovviamente. DiRT Rally 2.0 si avvale, come detto in apertura, della miglior versione fino ad oggi osservata del motore grafico proprietario EGO Engine. Rispetto al passato sono stati migliorati praticamente tutti gli aspetti immaginabili. Ci ritroviamo quindi ad ammirare dei modelli 3D delle auto semplicemente eccezionali, curati in ogni minimo dettaglio, che se all’esterno colpiscono per precisione, negli interni risultano forse meno impressionanti per qualità delle textures, ma non mollano un centimetro sul fronte dell’attenzione ai particolari, offrendo una modellazione personalizzata per ogni modello. Le animazioni del pilota sono ben realizzate ed è uno spettacolo osservare il nostro alter-ego virtuale “agitarsi” come un matto, con braccia che corrono rapidamente e senza sosta dal volante alla leva del freno a mano, passando per la leva del cambio.

La resa visiva dei tracciati, per quanto non offra di certo la miglior qualità possibile presente ad oggi sul mercato PC e Console, risulta essere in ogni caso gradevole agli occhi, grazie soprattutto all’impressionante stabilità del motore grafico – inchiodato a 60fps sia in modalità Rally che Rally Cross – e all’ottima riuscita di rappresentazione in pixel di determinati dettagli, come ad esempio la resa della pioggia e dell’acqua che ristagna sui tracciati. Agli effetti particellari di discreto livello si contrappone una splendida (davvero splendida!) gestione di luce e ombre in tempo reale, che rende ogni gara in notturna un autentico spettacolo per gli occhi (e un incubo per il cuore). I fari illuminano in maniera incredibilmente realistica lo scenario che si disegna ad alta velocità a schermo, e ogni fascio di luce impatta con precisione su ogni “cosa”, che sia il tronco di un albero o un lieve dislivello presente sul terreno.

Deformazione del terreno in tempo reale

DiRT Rally 2.0

A proposito di dislivelli: nelle competizioni Rally, e in maniera lievemente minore in quelle Rally Cross, come sappiamo i tracciati sono la peggior rappresentazione di un incubo per le vetture che sono chiamate ad affrontarli a velocità folli. In DiRT Rally 2.0, a conferma che per gli sviluppatori la qualità conta certo più che la quantità (che in ogni caso non manca), l’EGO Engine è in grado di calcolare in tempo reale la deformazione della superficie: vale a dire che passando nello stesso punto di un tracciato, la volta successiva si potranno notare a terra i segni del precedente passaggio, con tutto ciò che ne consegue in termini di vantaggi e svantaggi per la determinazione della miglior traiettoria da percorrere.  Sarà inoltre presente il meteo dinamico, con rovesci o piogge leggere che andranno a modificare l’affidabilità delle stesse superfici, costringendo i piloti a cambiare repentinamente stile di guida al fine di evitare un disastroso fuoripista. Volare via fuori dal tracciato vale a dire subire ovviamente dei danni, sia estetici che tecnici. Il livello di deformazione di ogni elemento delle vetture è di ottima qualità, anche se il sistema che regola la resistenza di ogni singolo pezzo è forse troppo permissivo (in sostanza, per notare a livello visivo danni rilevanti occorrerà ben più che un singolo frontale contro un albero!). Ai danni fisici, che come logica e tradizione impongono lo stato di salute di tutti gli elementi della vettura, si aggiunge quest’anno la possibilità di forare gli pneumatici. Al giocatore la scelta: correre ai ripari durante la corsa (l’animazione della riparazione non è presente, ma viene aggiunta una precisa quantità di tempo sul cronometro di gara), o affrontare con coraggio il resto del tracciato con uno pneumatico in condizioni ormai disastrose (con conseguenti modifiche al comportamento dell’auto in pista).

Starts your engines!

DiRT Rally 2.0

In termini di puro gameplay, DiRT Rally 2.0 ci ha entusiasmati: lo stile di guida offerto dagli sviluppatori tende chiaramente verso la simulazione, strizzando l’occhio al genere degli Arcade soltanto (a nostro avviso) al momento di affrontare un tornante, dove la gestione del freno a mano, combinata all’abilità del pilota di manovrare in controsterzo, rende forse troppo permissiva la manovra, favorendone una buona riuscita con un minimo di esperienza, anche disattivando tutti gli aiuti. In generale però, questa è una simulazione, non vi sono dubbi in merito. L’arte di rilasciare l’acceleratore per “planare” dolcemente tra una serie di curve, decidendo poi di spingere con competenza e coraggio senza nemmeno pensare all’utilizzo del freno, si traduce in una fantastica sensazione di guida e, mai prima d’ora, così tanto godibile anche affidandosi al solo controller, anziché a un volante. Le auto reagiscono in maniera credibile e convincente su ogni tipologia di tracciato, che sia su sterrato o su asfalto, all’asciutto o sotto la pioggia e le gomme affondano con estremo piacere nella terra e nel fango (elemento apprezzabile anche negli splendidi replay offerti). Il gameplay è il cuore pulsante di DiRT Rally 2.0, e ce ne siamo semplicemente innamorati. Le vibrazioni e il force feedback disegnano tra le mani del giocatore un’esperienza ludica di assoluto valore, dove a ogni asperità del terreno, magistralmente riprodotta, risponde un modello di guida che permette di reagire nel migliore dei modi, inchiodando nuovamente il proprio bolide al centro del tracciato, con i fari puntati dritti all’orizzonte, con vista sul traguardo. Che si sia a caccia di un nuovo record o di qualche semplice minuto di svago, DiRT Rally 2.0 rappresenta ad oggi il miglior prodotto disponibile sul mercato in grado di riprodurre a schermo quella sfida, in un riuscito mix di simulazione e un pizzico di Arcade… Quella sfida che fa pompare adrenalina, che fa sbarrare gli occhi, che fa tremare le mani: quella tra il tracciato e il pilota. Siete pronti ad accettarla?

 

DiRT Rally 2.0
9
Voto 9
Condividi l'articolo
Dall'ormai lontano 1997 abbatto Draghi virtuali, salvo Principesse, mando in visibilio gli stadi di mezzo mondo a suon di gol e anniento avversari con ogni mezzo a disposizione (dagli hadouken alle spade infuocate). Non vedo ragione per smettere, quindi continuo!