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The Darkening of Tristram celebrerà il primo Diablo

Alla cerimonia d’apertura del BlizzCon 2016, Frank Pearce, chief development officer per Blizzard, ha annunciato che il ventesimo anniversario del primo titolo della saga verrà celebrato con una total conversion all’interno di Diablo 3. Come? Tramite la prossima patch in arrivo, the Darkening of Tristram. Citando Pearce, i giocatori verranno “catapultati ancora una volta nelle profondità della Cattedrale”. In pratica, i giocatori si troveranno ad affrontare un dungeon profondo ben 16 livelli in cui i boss del primo capitolo non saranno l’unica differenza rispetto al più moderno Diablo 3.

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The Darkening of Tristram punterà infatti molto sulle meccaniche che hanno reso grande Diablo agli albori, un “glorioso guardare al passato” stando alle parole di Pearce. In pratica, al fine di mantenere il feel vecchia scuola anni 90, verranno aggiunti filtri visivi opzionali che renderanno la grafica pixellosa e granulosa. Inoltre, la modalità di movimento sarà limitata alle otto direzioni: limitazioni forse inconcepibili per i fan ormai abituati ai comandi più fluidi dell’ultimo capitolo, ma che si spera potranno appagare i giocatori di vecchia data, quelli che alle fiere fanno ancora la fila per rimetter mano ai primi titoli. Sarà naturalmente possibile utilizzare eroi precedentemente creati ed equipaggiati di tutto punto, ma il consiglio di Blizzard è di creare un nuovo personaggio ad hoc, forse per non snaturare l’esperienza con personaggi overlivellati. The Darkening of Tristram sarà disponibile sul Reame Pubblico di Test (PTR) dalla prossima settimana.

Federico "Alexeij" Zunino
Seguace disilluso di mamma Bioware, in un costante odi-et-amo con Bethesda e fanboy di Chris Avellone, nasce, cresce e va a sbattere a braccetto con Pokemon e la FX. Gli anni dei RTS sono lunghi e pieni di gioie, poi recupera American Conquest Serie Oro e rischia l'esaurimento nervoso contro l'IA del gioco. Da quel momento comincia la passione (leggi: ossessione) per gli RPG su ogni piattaforma fino a tornare recentemente su PC, sebbene abbia lacune catastrofiche su alcuni classici che non si può non aver giocato - vero, Final Fantasy? Scrive, legge fumetti da finto intellettuale dopo i traumi dovuti ai manga - ma la Sindrome di Stoccolma è una brutta cosa - e scrive ancora un po'.

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