Proprio come nel precedente capitolo, le morti di Lara in Rise of the Tomb Raider di Crystal Dynamics sono abbastanza macabre e cruente. Noah Hughes, Creative Director del gioco, ne ha parlato in un’intervista per Game Informer.
Stando a ciò che dice Noah, il team di sviluppo cerca di spingersi sempre più oltre con le morti di Lara per dimostrare la gravità dei pericoli che affronta. Ecco le sue dichiarazioni:
“Per noi, qualsiasi esito di un fallimento dei giocatori ha il solo obiettivo di dimostrare la posta in gioco che Lara si ritrova ad affrontare. Ci sono delle ripercussioni sul gameplay, morendo si riparte dal checkpoint e ci sono ripercussioni narrative, ovvero il fatto che Lara si trova in un mondo ostile e se cade in una delle sue trappole, vedrete la fine orribile della sua avventura.”
“Noi cerchiamo di rappresentare sia i momenti alti che quelli bassi del viaggio di Lara, cercando di avere un impatto forte ed onesto attraverso lo schermo; la morte fa parte di situazioni di sopravvivenza con un’alta posta in gioco.”
Ecco il video che raccoglie tutte le morti violente che potrete riscontrare in Rise Of The Tomb Raider (possibili spoiler, se non volete sapere niente, non guardate il video):
Vi ricordiamo che il gioco, già disponibile su Xbox One e Xbox 360, arriverà a Gennaio 2016 su PC, mentre per quanto riguarda la versione PlayStation 4 bisognerà attendere la parte conclusiva del 2016.