Il genere cyberpunk già da diverso tempo sta “monopolizzando” non solo il panorama cinematografico, ma anche quello romanzesco, e nell’ultimo periodo, di quello videoludico. Dopo il grande successo riscosso da Detroit: Become Human di Quantic Dream, i giocatori di tutto il mondo, e in particolar modo gli amanti del genere, non vedono l’ora di mettere le mani sull’ultima fatica di CD Projekt RED, Cyberpunk 2077. Nell’attesa che il titolo realizzato dal team di sviluppo polacco arrivi sugli scaffali, abbiamo avuto modo di provare Cloudpunk, la nuova esperienza di Ion Lands fortemente story-driven, che si pone l’obiettivo di raccontare una storia neon-noir davvero intrigante all’interno di una metropoli cyberpunk viva e fradicia di pioggia.
Nivalis è viva, e piena di sfaccettature
Primo giorno di lavoro
Nel titolo assumeremo i panni di Rania, giovane ragazza alla sua prima esperienza come corriere per un ambigua società di consegne conosciuta come Cloudpunk. Ci saranno “solamente” due regole da rispettare: non mancare mai una consegna e non chiedere cosa c’è nel pacco. L’opera realizzata dal team di sviluppo tedesco non si limiterà a “simulare” il lavoro di corriere, ritirando pacchi ed effettuando consegne all’interno dell’immensa Nivalis (permettendoci non solo di esplorare la metropoli futuristica da cima a fondo, conoscendo un variegato cast di personaggi secondari, ben caratterizzati e dotati di una propria personalità), ma anche di scoprire cosa si cela dietro la misteriosa espressione “CORA“.
I nostri “viaggi” permetteranno alla nostra protagonista di esplorare le zone più recondite e misteriose di Nivalis, esaltandone l’estrema cura nei dettagli. Quest’ultima è evidenziata anche dal gran numero di elementi evidenziati dalla mappa di gioco, che mette in risalto le missioni principali, ma anche i vari distributori di benzina, officine, parcheggi e collezionabili disseminati nella tentacolare metropoli.
Ma non è tutto, in Cloudpunk avremo la possibilità di interagire anche con gli NPC sparsi nel vastissimo mondo di gioco, tutti diversi, tra cui: androidi, intelligenze artificiali e umani senza scrupoli, di tutte le classi sociali. Ognuno avrà la sua storia e, nel corso di una notte a Nivalis, tutto potrà cambiare. Interagendo con gli abitanti sbloccheremo diverse quest secondarie (molte delle quali anche molto interessanti ai fini della trama), ma dovremo prenderci cura anche del nostro fidatissimo HOVA, mezzo con cui Rania effettuerà le consegne, modificando e potenziando diverse componenti. La guida di quest’ultimo risulta abbastanza semplice e immediata. Il veicolo avrà fondamentalmente la possibilità di andare avanti, indietro, e al fine di accentuare la vastità e la verticalità della metropoli, potremo scendere e salire di quota, pur di raggiungere il luogo della consegna.
Giusto il tempo di un caffè
Il nostro primo giorno di lavoro presso la “malfamata” Cloudpunk, non sarà caratterizzato esclusivamente dal continuo via vai tra i vari quartieri di Nivalis, ma avremo la possibilità di approfondire il background culturale della città, e in particolar modo la lore di Rania, interagendo con gli abitanti della metropoli. Gli incarichi ci verranno assegnati puntualmente da “Controllo“, automa dalle sembianze di un uomo anziano. Mentre svolgeremo i nostri compiti, avremo anche il tempo di sorseggiare una bella tazza calda di caffè, o di mangiare una “deliziosa” pizza ai vermi, mentre ammireremo la bella e dannata città.
Proseguendo nella storyline principale, e ultimando le consegne, sbloccheremo diversi gadget per rendere più accogliente la nostra abitazione e alcune personalizzazioni da apporre sul nostro veicolo, come strisce a neon (di varie colorazioni) e antenne dal gusto retrò. Il titolo ci metterà di fronte a delle ardue scelte, anche morali, che metteranno a dura prova la giovane Rania e la sorte della città di Nivalis. Aiutare chi è in difficoltà, o limitarci al nostro “semplice” lavoro da corriere?
Una metropoli realizzata a regola d’arte
Game e sound design al limite della perfezione
Nonostante l’opera realizzata da Ion Lands presenti una minimalista grafica “a cubi”, definita tecnicamente “voxel“, Cloudpunk presenta una realizzazione tecnica al limite della perfezione. Sicuramente il game e il sound design del titolo sono i fiori all’occhiello dell’opera, curati nei minimi dettagli, non tanto per la “maestosità” dei grattacieli e per la moltitudine di abitanti che si spostano costantemente all’interno della metropoli, quanto per la notevole quantità di elementi (insegne luminescenti, poster, negozi e tanto altro) che arricchiscono le location e permettono al giocatore di identificare immediatamente l’area urbana in cui si trova. L’egregio comparto grafico è accompagnato da una soundtrack variegata, ispirata e senza mai snaturare l’atmosfera di gioco, riuscendo a rispecchiare in pieno lo stile neon-noir dell’opera realizzata dal team di sviluppo tedesco. Il doppiaggio in inglese è di altissimo livello, riuscendo in qualsiasi circostanza a far cogliere l’ironia, l’angoscia e i sentimenti dei vari protagonisti; tuttavia vi informiamo, prima che vi impauriate se non masticate al meglio la lingua anglofona, che il titolo è completamente sottotitolato in italiano. Peccato che a volte, mentre ci ritroviamo a gironzolare per Nivalis, la telecamera tenda a fare i capricci, soprattutto quando ci troviamo in prossimità degli edifici.