Cinema e TVRecensione

Castlevania – Recensione della quarta stagione della serie Netflix

Siamo finalmente giunti anche alla fine di questa storia. La serie animata prodotta da Netflix che ha come protagonista Trevor Belmont, infatti, si concluderà, come era un po’ ovvio da prevedere, con questa stagione, mettendo dei punti fermi a tutte le varie storie e sottotrame che si sono aperte con i vari personaggi in gioco, e chiudendo il cerchio iniziato dallo scatenarsi della furia di Dracula. Ovviamente non faremo alcuno spoiler, ma daremo unicamente le nostre impressioni in generale sulle puntate. Eccovi quindi la nostra recensione sulla quarta stagione di Castlevania.

Il mondo dopo la caduta del monarca

A livello di storia, con questa recensione possiamo dire che la quarta stagione di Castlevania ci ha abbastanza soddisfatto. Riesce a chiudere praticamente tutte le sottotrame che si erano andate a creare nel corso del tempo, mostrando anche una buona evoluzione dei personaggi e delle loro personalità, cosa che abbiamo molto apprezzato. Primo fra tutti Alucard: dopo la morte del padre per mano sua si ritrova improvvisamente solo, non ha più nessun genitore, né un vero e proprio amico al suo fianco, e la sua natura ibrida lo fa sentire abbastanza inadatto alla realtà della Valacchia. In questa stagione però troverà un motivo per rialzarsi e trovare il suo posto nel mondo, grazie anche all’incontro di due personaggi, che chiederanno il suo aiuto, uno dei quali è Saint Germain, che finalmente in queste puntate si rivelerà e chiarirà tutti i suoi intenti fino ad ora rimasti misteriosi.

Una grande maturazione l’avrà anche Isaac, infatti dopo l’allontanamento dal castello dovuto proprio a Dracula in persona, il fabbro si ritrova a vagare senza una meta precisa, finché, spaesato e confuso, non realizza che esiste anche un altro modo di vivere e di vedere le cose. Quindi si rimboccherà le maniche e, grazie ai suoi poteri, comincerà una vera e propria marcia di guerra verso coloro che ritiene debbano essere puniti, ma non sarà qualcosa di puramente sanguinario. Infatti si potrà notare l’enorme sviluppo morale del personaggio anche dal modo in cui tratterà le varie città che via via incontrerà sul proprio cammino, portandolo a risultare una persona decisamente più profonda del semplice operaio devoto che traspariva nelle precedenti stagioni. Molto più basilare invece è la prosecuzione delle vite dell’altro fabbro magico, Hector, e del duo formato da Trevor e Sypha.

Castlevania

Hector infatti, a differenza del collega, sa benissimo cosa vuole fare dopo la caduta di Dracula. Rimasto imprigionato nelle reggia di Carmilla, il suo unico obiettivo sarà per tutto il tempo quello di evadere e riappropriarsi della propria libertà. Compito che, per quanto semplice sulla carta, non sarà affatto facile attuare visto che quest’ultima non si fida per niente di lui e lo terrà perennemente d’occhio. Ma una carta importante sulla risoluzione di questo conflitto interno verrà giocata da Lenore. La giovane vampira infatti sarà continuamente divisa da un grande dilemma morale: nonostante voglia bene a Carmilla e continui a seguirla, inizierà a non credere più molto nel suo sanguinario piano di conquista indiscriminata; in più un interesse sempre maggiore verso il prigioniero umano continuerà a tenerla sulle spine sul da farsi.

La coppia protagonista formata da Trevor e Sypha, invece, dopo la morte di Dracula si ritrova ancora a vagare in una Valacchia immersa nel caos più totale, dove adesso si respira aria di disperazione causata dalla mancanza di un potere forte che possa tenerla unita. I due pensavano che dopo l’uccisione del signore dei vampiri avrebbero potuto tirare un sospiro di sollievo e iniziare a vivere una vita decisamente più tranquilla, ma così non sarà. Infatti non solo avranno a che fare con orde di demoni che li attaccheranno quotidianamente e richieste di aiuto di altre città che cercheranno di mantenere una gerarchia inutile, ma si troveranno di fronte anche con mostri intenti a riportare in vita Dracula in tutti i modi, andando ad annullare di fatto tutti i loro sforzi compiuti fino ad ora.

Castlevania

Conclusioni finali sulla quarta stagione di Castlevania

Nonostante non abbia lo stesso mordente della terza, questa quarta stagione riesce comunque ad intrattenere e creare una trama conclusiva per quasi tutti i personaggi principali, lasciando però alcune porte aperte sul futuro che probabilmente verranno sfruttate per la serie spin-off di cui già si è vociferato online. Merito anche dei combattimenti e delle scene d’azione che, nonostante siano passate già 4 stagioni, continuano ad emozionare ed essere girate veramente bene, riuscendo a tenere lo spettatore incollato allo schermo. Piccola nota negativa però riguarda un po’ di tempi morti o eccessivamente prolissi che abbiamo notato, magari la stagione sarebbe potuta durare un episodio in meno tagliandoli, ma comunque niente di troppo grave.

In conclusione di recensione, possiamo dire che la quarta stagione di Castlevania è un ottima chiusura della storia della furia di Dracula sulla Valacchia che riesce a dimostrare non solo che l’animazione occidentale può farsi valere e rivaleggiare con quella orientale anche in contesti più d’azione, ma che un’opera derivante da un videogioco può anche risultare ottima e non tradire le aspettative del titolo originale; prendendosi fortunatamente i suoi tempi per gestire al meglio la fase finale e riuscendo a mantenersi qualitativamente costante anche dopo tutto questo tempo. Adesso non resta che vedere cosa intenderanno creare gli autori per la serie spin-off in programma. Ricordiamo che Castlevania stagione 4 sarà disponibile dal 13 maggio su Netflix; voi la guarderete?

Castlevania

8

Castlevania è stata fin dall'inizio una serie che faceva della spettacolarità delle azioni il suo punto di forza, dando comunque il giusto spazio alla trama non affrettando mai troppo i tempi; ebbene, questa quarta e ultima stagione non fa eccezione, mostrando tutte le conseguenze che possono presentarsi dopo la sconfitta di un oscuro potere che dominava su tutto il creato. Non mancano poi le solite gag per spezzare il ritmo macabro e triste del contesto in cui si svolge la storia, divenute nel tempo parte integrante delle vicende narrate in Castlevania. In generale si può definire un ottimo finale che chiude bene o male tutte le varie questioni che erano rimaste aperte con le precedenti stagioni, rivelandosi capace di rispettare le aspettative dei fan.

Leonardo Mesce
Nasce nel 1997 e fin da piccolo ha una grande passione per l'informatica trasmessagli da suo padre. Ottiene la sua prima console a 4 anni e si innamorerà molto velocemente di quel mondo, ampliando poi i suoi interessi anche verso fumetti, film e serie tv. Grande appassionato del mondo Pokémon e The Legend of Zelda.

    Rispondi

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

    Potrebbe interessarti anche