Canon PowerShot G7 X Mark II – Recensione, potente e compatta

In modo superficiale spesso ci troviamo a tirare differenze tra le macchinette fotografiche compatte e reflex: le prime, facili da usare, sono più adatte ad un pubblico neofita, mentre le seconde richiedono maestria e abilità. Dimentichiamo sempre però le bridge e le mirrorless, dei prodotti ibridi capaci di tirare fuori degli scatti niente male. Parlando di quest’ultime, abbiamo testato per qualche giorno la Canon PowerShot G7 X Mark II, la mirrorless che adotta un sensore da 1 pollice ma che riesce a gestire le immagini in modo eccezionale. Ma procediamo con ordine.

Design

La fotocamera si presenta come una classica mirrorless: frontalmente trova posizione il gruppo ottico insieme alla ghiera, che potrete impostare con o senza click (nel caso aveste bisogno di un feedback tattile per le vostre operazioni. Nella zona superiore invece hanno alloggiamento il tasto d’accensione, lo zoom e la ghiera per la scelta delle modalità. Il flash è a scomparsa sul lato destro, mentre il display da 3 pollici presenta una possibile rotazione di 180 gradi verso l’alto, oltre che la possibilità di modificare la sua inclinazione.

Facile e intuitivo, il design di questa fotocamera è pensato soprattutto per chi ha bisogno di qualità senza complicazioni, grazie soprattutto al fatto che con il display semovente potrete occuparvi di (quasi) tutto voi stessi. Il device infine presenta un grip laterale per evitare scivolamenti.

Specifiche

Scopriamo però nel dettaglio alcune specifiche tecniche.

• Sensore 20MP 1″-type BSI CMOS
• Lenti: 24-100mm F1.8-F2.8
• LCD: 3″ touchscreen tilting (180° in alto, 45° in basso)
• Ghiera con e senza click
• Scatto continuo 8 fps
• Video: 1080/60p
• Conversione Raw In Camera
• Risoluzione Massima: 5472×3648 (4:3, 3:2, 16:9)

La G7 X Mark II utilizza per gli scatti il Dual Sensing IS, capace di prendere le informazioni dai sensori della fotocamera per ridurre il tremolio. Presente anche il processore Digic 7, capace di massimizzare la definizione degli scatti e migliorare l’algoritmo di riduzione del rumore con alti valori di ISO. La batteria riesce a gestire circa 250 scatti, purtroppo non stando dietro alle fotocamere competitor dello stesso segmento. Decisamente diverso invece il discorso con la Mark I, che trova la giusta evoluzione in questo modello sotto ogni punto di vista.

Presenti inoltre numerose funzionalità davvero interessanti e utili: potrete trasformare i vostri scatti Raw direttamente dalla fotocamera, salvandoli così in JPEG, cambiare lo stile degli scatti e accentuarne alcuni valori. Torna inoltre il sistema di WiFi per passare le foto direttamente su dispositivi mobile e portatili.

Performance

In termini di performance la fotocamera migliora le sue due problematiche del precedente modello: l’autofocus e lo scatto continuo. Stavolta entrambi funzionano in modo spettacolare, evitando fastidiosi problemi. Gli scatti in Raw performano decisamente meglio, nonostante alcuni dettagli vadano persi se convertiti in JPEG.

La Canon PowerShot G7 X Mark II ci ha accompagnato per eventi, location all’aperto e anche in alcune registrazioni in studio: tutti gli ultimi video usciti sul nostro canale Youtube sono infatti state registrate con questa. Potete vedere come la camera si sia adattata perfettamente, grazie ad una semplice gestione ISO, a location buie e luminose, senza problema alcuno.

Per quanto riguarda la sua portabilità, la fotocamera è piccola e comoda, leggera quanto basta e facile da maneggiare. Non presente una resistenza ad acqua o polvere, cosa non obbligatoria ma che avrebbe reso maggiore lustro al prodotto. Rimane comunque strabiliante la qualità che può portare sia in foto che in video questa G7X Mark II.

Prezzo

La Canon PowerShot G7 X Mark II è disponibile a 623€ su Amazon.it, prezzo vantaggioso per la qualità del prodotto. Grazie alle sue utili feature, diventa un tutto-in-uno capace di evitarvi non so quanti dispositivi: stabilizzazione immagini e qualità delle foto la rendono adatta ad interni ed esterni, e questo non è poco per una mirrorless che, nella sua prima iterazione, non aveva mostrato ancora i denti.