Sono un grande sostenitore della realtà virtuale: il modo in cui questo mezzo riesce ad immergere i giocatori all’interno delle proprie opere è qualcosa di eccezionale, uno step evolutivo di un media che non verrà rimpiazzato ma che troverà soltanto l’ennesima nuova forma. Eppure è difficile trovare contenuti validi: abbiamo visto molte mini-avventure capaci di farci rimanere a bocca aperta senza però concludere qualcosa (una sorta di tech demo) e abbiamo visto tante idee geniali andare sprecate per una mancata realizzazione efficiente. Fortunatamente Blood & Truth non è così.
Fiumi di pallottole
Il gioco di London Studio ci lancia nei panni di Ryan Marks, che tramite una storia composta dapprima da flashback e poi da un susseguirsi di risoluzioni di contrasti, dovrà farsi strada verso il suo obiettivo a colpi di pistola e non solo. La trama non ci illumina troppo su Ryan e la famiglia: sembra infatti che essi (la madre, il padre, il fratello e la sorella) abbiano una società a conduzione familiare legata a spionaggio e mercenarismo. Evitando di raccontarvi anche il più piccolo brandello della storia, il gioco si basa su una trama molto basilare, classica e scontata, capace però di far divertire e immergendo il giocatore – complice la tecnologia utilizzata – in una storia che gira nella Londra dei giorni d’oggi.
Blood & Truth è una fusione perfetta tra un action movie e un’esperienza VR d’alto livello.
In termini tecnici il gioco pecca un po’ della potenza limitata della VR della PlayStation, ma i ragazzi di London Studio sono riusciti a rendere il tutto talmente credibile e vario da portare il giocatore all’interno di un titolo sempre nuovo, fresco e soprattutto duraturo. Ad accompagnare il grande lavoro fatto sulle espressioni facciali degli attori, ci pensano un sonoro davvero ben integrato e della musica creata in collaborazione con artisti come Zdot, Eyez e JME, che rendono Blood & Truth una fusione perfetta tra un action movie e un’esperienza VR d’alto livello.
La storia del gioco si completa in circa 6 ore, ma Blood & Truth non vi lascerà senza far nulla alla sua conclusione: sono presenti infatti delle sfide aggiuntive. Le Time Attack Challenge vi spingeranno a fare il punteggio più alto, mentre più in là verranno aggiunte tramite aggiornamenti modalità come il New Game+, una nuova difficoltà, nuove sfide e tanto altro ancora (comprese le classifiche online).
Un soldato scelto
Nel gioco, come già detto, impersoneremo Ryan Marks, soldato addestrato dell’esercito che dovrà pensare a dei problemi familiari. Questo suo addestramento – complice l’enorme lavoro fatto nel design – rende il gioco dannatamente divertente. Di base voi sarete al centro dell’attenzione, e il titolo vi spingerà in quella che sembra un’evoluzione diretta di Time Crisis. Stando fermi (potrete muovervi in determinati punti segnalati con frecce bianche) dovrete occuparvi di numerosi nemici: questo però non rende il gioco lineare, ma al contrario lo rende pieno di scelte. Dalle strade calpestabili al modo in cui volete farvi strada, tutto dipenderà da voi e dalle armi che vi porterete dietro. Oltre a quelle base, nel corso del gioco troverete altre armi da equipaggiare: potrete avere due pistole e due armi pesanti; inoltre, starà a voi scegliere come impugnarle (se due armi per due mani, o concentrarvi su una sola).
Un manuale di come devono essere sviluppati i videogiochi in VR.
Ogni mossa poi sarà il più verosimile alla realtà: caricare le armi richiederà di prendere il caricatore dal petto, mentre mettere la mano vicino all’altra mentre impugnate la pistola darà maggiore stabilità. Queste piccole chicche non sono finite, e le troviamo anche in dettagli molto approfonditi come la possibilità (in caso di mani impegnate) di togliere la linguetta di una granata con la bocca, di poter fumare un sigaro aspirando (grazie al microfono integrato) e di sparare con un revolver facilitando il passaggio da un proiettile all’altro con la mano sopra il grilletto.
L’interesse nel gioco è poi continuamente alimentato da nuove informazioni: nel corso della vostra avventura infatti scoprirete come aprire porte con il grimaldello, come farle saltare con il C4, come risolvere piccoli enigmi e anche come scegliere lo stile tra stealth e assalto totale. Persino nella parte finale del gioco nuove piccole aggiunte vengono fatte, portando il titolo a conclusione (con un finale decisamente aperto e propedeutico ad un sequel) senza mai annoiarvi. Insomma, Blood & Truth è un tripudio di adrenalina, un concentrato di azione e un manuale di come devono essere fatti i videogiochi in VR.
Non esente da difetti, purtroppo ad accompagnare una grafica non al top delle possibilità si aggiunge qualche piccolo bug che va ad inficiare sulla fluidità d’esperienza di gioco: altri titoli sono riusciti a gestire meglio questa componente, che comunque in Blood & Truth rimane godibile e decisamente sopra la media.