Il recente boom delle criptovalute attraverso BitIQ app e altre piattaforme ha portato sempre più persone nel mondo del mining per guadagnare con l’ausilio di un buon impianto di raffreddamento e delle schede grafiche di fascia alta (ultimamente rare e introvabili), come per esempio la NVIDIA RTX 3090. Tuttavia, sembra sia possibile estrarre Bitcoin anche sulla celebre console portatile Nintendo Game Boy, come ha scoperto nelle scorse ore il canale YouTube di Stacksmashin.
Utilizzando l’iconico Game Boy lanciato nell’ormai lontano 1989, un cavo Game Boy Link e un microcomputer Raspberry Pi Pico, il ragazzo è stato effettivamente in grado di avviare l’estrazione della criptovaluta. Sebbene l’autore avrebbe voluto utilizzare un Nintendo Game Boy non modificato, il dispositivo deve obbligatoriamente connettersi a un nodo Bitcoin e alla rete Bitcoin per poter estrarre a tutti gli effetti. Come probabilmente già saprete, una console portatile alimentata a batteria di 30 anni fa non dispone di una scheda di rete attiva, che è proprio dove entra in gioco il Raspberry Pi.
La domanda a questo punto sorge spontanea: vale la pena provarci? La cosa più sorprendente tra tutte è che in realtà ha funzionato, ma usare un Game Boy per minare Bitcoin – com’era possibile intuire – non vi farà guadagnare una fortuna. Il progetto in questione ha raggiunto un hash rate di 0,8 Th/s: all’interno di un nostro articolo dedicato, abbiamo spiegato nel dettaglio come funziona l’estrazione di Bitcoin e cosa significano questi termini-
L’intero progetto è impressionante e una cosa che è stata apprezzata particolarmente è il modo in cui hanno utilizzato il cavo Game Boy Link, che serviva per scambiare Pokemon con gli amici, per collegarlo al Raspberry Pi Pico. L’estrazione di un singolo Bitcoin, dunque, richiederebbe al Game Boy circa un paio di quadrilioni di anni.
Nonostante tutto, l’ingegnosità dell’autore è stata apprezzata dall’utenza e rimane comunque assai affascinante, in quanto ha trovato modo di rinnovare un vecchio dispositivo e renderlo utile. Tutto il codice utilizzato è open source e i collegamenti ad esso sono disponibili sotto al suo video di YouTube, nel caso qualcuno ci voglia provare da solo.