L’uscita di Battlefield V, come probabilmente molti di voi già sapranno, è stata posticipata al 16 novembre 2018 (PlayStation 4, Xbox One e PC). Abbiamo testato a fondo l’Open Beta (versione PlayStation 4) dell’ultima fatica targata DICE per ingannare l’attesa, e siamo qui ora a raccontarvi come è andata!
Tra le novità proposte nell’Open Beta, rispetto alla versione Closed Alpha messa a disposizione di una ristretta cerchia di giocatori qualche mese fa, troviamo la nuovissima mappa Rotterdam, disponibile esclusivamente in modalità Conquista.
Scopriamo di più sulla nuova mappa presente in quest’Open Beta
La mappa “Rotterdam” è ambientata nel cuore della cittadina olandese, tra strade, auto, tram e palazzi, dove tutto sembra a un passo dal cadere a pezzi, in frantumi. L’area di gioco è letteralmente spezzata in due dal fiume Nieuwe Mass, che qui non ha funzione esclusivamente estetica, ma contribuisce ad arricchire la profondità del gameplay di Battlefield V, permettendo ai giocatori di sfruttare le sue acque per nascondersi tra di esse, nel tentativo di cogliere di sorpresa un nemico poco attento.
Essendo una mappa cittadina, Rotterdam è pensata per giocatori abituati ad agire sulle brevi distanze, quindi particolarmente indicata per le classi Assalto, Supporto e Medico, dove le chances di sopravvivere per un cecchino sono ridotte all’osso. Così come visto nella Closed Alpha nella mappa Narvik, anche in Rotterdam abbiamo avuto la possibilità di combattere in maniera discretamente strategica, affidandoci a ripari occasionali o costruendone di nostri, all’interno di un mondo di gioco sviluppato con criterio, semplicemente magnifico sotto l’aspetto visivo, dove solo qualche texture un po’ “incerta” ci ha fatto storcere il naso. Ma è pur sempre un’Open Beta, e va data fiducia agli sviluppatori in vista del prodotto finito, come è ovvio.
Tantissime interessanti novità
In Battlefield V saranno presenti importanti novità sotto il profilo del gameplay: innanzitutto, da quest’anno ogni classe avrà a disposizione tre armi differenti (le altre due sono da sbloccare con l’aumentare dei punti esperienza). L’altra novità è rappresentata dall’introduzione delle abilità: da sbloccare attraverso l’utilizzo dei punti esperienza accumulati in-game. Queste consentiranno ai giocatori, in perfetto stile GdR, di fare affidamento su determinate caratteristiche del proprio soldato. Per intenderci, così come un silenziatore è in grado di attutire il rumore degli spari e, al contempo, di ridurre la portata dell’arma, così un’abilità è in grado di modificare la velocità dei proiettili. Non fa invece più notizia la presenza di mezzi di ogni sorta, come temibili carri armati (come ad esempio il Tiger I) e saettanti aerei pronti a solcare il cielo e seminare il terrore tra gli eserciti, come il formidabile Spitfire Mk VA.
Finalmente i ragazzi di DICE hanno deciso di dotare ogni soldato di un piccolo kit medico portatile (da raccogliere durante la partita) a prescindere dalla classe utilizzata. Sarà così possibile avventurarsi in azioni solitarie con maggiore “coraggio”, sapendo di non dover prestare particolare attenzione alla vicinanza (o lontananza) dei medici presenti in squadra.
L’Open Beta di Battlefield V ci ha dunque convinti, a partire da un comparto tecnico già ora decisamente impressionante e da una giocabilità che alterna ritmi indiavolati a sessioni dove, oltre a riprendere fiato, è possibile imbastire azioni strategiche in grado di cambiare le sorti di una battaglia (a patto che la squadra decida, una volta tanto, di seguire la logica della missione). Le tre armi ora disponibili per ogni classe e la possibilità di sbloccare specifiche abilità per il proprio alter-ego virtuale, aggiungono ulteriore profondità a un sistema di gioco già ampiamente collaudato, che i fan della serie non potranno che apprezzare.