L’Uomo Pipistrello è tornato sulle strade della città di Gotham, in una veste rinnovata per l’occasione! La serie di videogiochi dedicata a Batman della scorsa generazione era infatti riuscita a far breccia nei cuori dei fan (e non) del Cavaliere Oscuro, dando finalmente a Batman quella trasposizione videoludica che meritava. I ragazzi dello studio britannico di Rocksteady nel 2009 erano riusciti lì dove tutti gli altri avevano fallito, e con Batman Arkham Asylum hanno inaugurato una fortunata serie che si è poi conclusa con l’ultimo capitolo uscito per l’attuale generazione di console, Arkham Knight. A riportare quelle perle che erano stati i precedenti capitoli di Rocksteady su PlayStation 4 e Xbox One ci hanno pensato i già esperti sviluppatori dello studio cinese Virtuos che hanno “rinnovato” il costume di Batman trasportando il gioco dall’Unreal Engine 3 all’Unreal Engine 4 con Batman Return to Arkham.È doveroso, nonostante stiamo parlando di una versione rimasterizzata, fare qualche accenno sulla trama di questo primo capitolo uscito ormai 7 anni fa, ma che è ancora godibile al giorno d’oggi dato che al tempo sembrò un miracolo per il comparto tecnico e non solo. In Arkham Asylum il tutto inizia in modo molto diretto, senza fronzoli o flashback inutili. Il nostro vigilante è diretto sull’isola di Arkham per trasportare in prigione il ricercato numero uno di Gotham, Joker, ma il tutto ha un qualcosa di strano data la facilità con la quale il pazzo si è fatto acciuffare da Batman. Il nostro eroe si ritroverà infatti catapultato in una trappola organizzata di tutto punto dal suo arcinemico che si impadronirà del manicomio e libererà tutti i peggiori criminali del mondo DC Comics, decisi a fare di tutto per fermarci a tutti i costi. Dovremo quindi fare i conti contro molti dei super criminali dell’universo dell’Uomo Pipistrello (Zasz, Bane, Harley Quinn, Poison Ivy, Spaventapasseri, Killer Croc, l’Enigmista), riuniti tutti per una causa comune: la nostra dipartita. L’intreccio narrativo è solido e ben strutturato, per questo non vi accenniamo altro della trama cosicché chi non avesse provato il gioco su old gen possa godere appieno di questa storia ben raccontata dai ragazzi di Rocksteady. Cominciando a parlare di quella parte che più interessa Return to Arkham, il comparto tecnico, possiamo dire che il reparto sonoro del gioco è rimasto pressoché identico alla versione del 2009, ma questo non è assolutamente un difetto. Il doppiaggio funziona molto bene e la colonna sonora è adatta alle atmosfere cupe e gotiche del manicomio di Arkham. Degne di nota anche le musiche nei combattimenti contro alcuni dei nemici più iconici di Batman, davvero degne di un colossal di Hollywood. Il grande protagonista di questa nuova edizione del gioco però, è il nuovo motore grafico: l’Unreal Engine 4, in grado di regalare al gioco una veste grafica quasi completamente nuova. L’utilizzo da parte degli sviluppatori di Virtuos dell’ultima versione di questo engine, migliora di gran lunga l’aspetto esteriore del titolo grazie a degli effetti particellari e di illuminazione più precisi, rifinendo anche le texture in modo molto più dettagliato, mostrandosi nitidamente ai nostri occhi.Anche gli ambienti hanno subito questo mastodontico processo di restyling, che ha aggiunto un’infinità di dettagli al mondo che ci circonderà, spettacolarizzando ancora di più sia gli interni che gli esterni. Se calcoliamo che si è lavorato basandosi su un gioco del 2009 (che già all’epoca faceva la sua porca figura) il colpo d’occhio è davvero di grande effetto. Purtroppo, questi dettagli aggiunti all’ambiente sembrano in alcuni casi essere stati sottratti ai modelli dei personaggi e alle loro espressioni facciali. Addirittura, in alcune cutscene sembra quasi peggiorare la qualità dei volti rispetto alla versione old gen, ma ciò è dovuto probabilmente al fatto che questa nuova risoluzione ha reso i modelli più “plasticosi” rendendo l’effetto dark tipico della saga un po’ meno evidente rispetto all’originale.Una pecca abbastanza evidente, forse l’unica quasi grave di questo Batman Return to Arkham, almeno per quanto riguarda Arkham Asylum, è il framerate del gioco che resta bloccato a 30fps come nell’edizione per PlayStation 3 e Xbox 360. Addirittura nelle fasi esplorative che ci ritroveremo ad affrontare all’esterno delle strutture del manicomio, potranno capitare anche cali sotto i 30fps che saranno certamente fastidiosi, ma che non incideranno sull’esperienza totale di gioco. Potremmo riscontrare questi problemi di piccoli cali di frame anche quando cambieremo zona: bisogna sottolineare che si parla di un gioco del 2009 che gira su Xbox One e PlayStation 4, cosa che ci porta a credere che questo problema poteva essere sicuramente risolto dagli sviluppatori. Purtroppo, non è stato deciso di spingere il gioco oltre il lock a 30fps, davvero un gran peccato per un titolo del genere. Eppure il tempo non è mancato, visto che questa remastered ha avuto una grande finestra di lavorazione.Nel complesso, il gioco è tuttavia godibile come lo era anche la versione originale ed è completo di tutti i DLC, che per Arkham Asylum sono quattro mappe Sfida aggiuntive (Crime Alley, Incubo Criminale, Completamente Pazzo e Cacciatore Notturno), e i pacchetti costume usciti durante gli anni per il titolo, i quali sicuramente aggiungono qualche ora di gioco in più alla già corposa longevità del titolo. Ovviamente, la durata aumenta esponenzialmente se vorremo investigare ogni angolo ed ogni passaggio segreto del manicomio di Arkham per scovare tutti i collezionabili di vario genere sparsi per l’area di gioco, specie quelli dell’Enigmista. Se avete giocato alla vecchia edizione di Arkham Asylum e volete rivivere questa splendida avventura nei panni di Batman, compresa di DLC, allora questo è un acquisto che non potete farvi scappare. Se non avete potuto gustarvi queste perle, allora avete anche una ragione in più per acquistare Batman Return to Arkham, collection che si compone anche del secondo capitolo della saga, Arkham City, del quale vi porteremo presto la recensione!
Condividi l'articolo
Nato con PlayStation 1 e Game Boy, subito si è lanciato in competizioni sfrenate con gli amici fin da piccolo, questo spirito competitivo è cresciuto col tempo e ora predilige gli eSports, in particolare League of Legends ed Hearthstone, segue con attenzione gli eventi competitivi di tutto il globo tifando come un vero ultrà. Champions preferiti di LoL: Ezreal, Blitzcrank e Yasuo.