Bard’s Gate – Recensione, un viaggio nella “Città della Lira”

Ecco la nostra recensione di Bard's Gate, un fantastico supplemento "urbano" per le nostre campagne Dungeons & Dragons di quinta edizione.

Daniele Antonelli
Di Daniele Antonelli - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti

Oggi in recensione vi parliamo di Bard’s Gate, un fantastico supplemento per le nostre campagne Dungeons & Dragons di quinta edizione.
La sua ambientazione ci porta nelle Lande Perdute, un universo creato da Necromancer Games. Recentemente ci siamo ritrovati ad esplorare le strade di Bard’s Gate, “la Città della Lira”, un’ambientazione cittadina offertaci da Kaizoku Press e Frog God Games. Essa, seppur presente in un mondo fantasy, vuole mantenere le meccaniche reali di una città reale, come la fama e la caduta, la ricchezza e la povertà.

Guida sulla Città della Lira e dintorni

Il colorato manuale di Bard’s Gate include fantastiche illustrazioni sugli scorci della città, i suoi quartieri con le relative mappe e punti di interesse, senza escludere i locali più importanti e le figure di spicco.

Al suo interno troverete:

  • la storia di Bard’s Gate ed i luoghi che la circondano;
  • le descrizioni dei quartieri con le loro attività sociali, commerciali e politiche;
  • le fazioni, gli ordini e le società segrete presenti nei distretti;
  • le personalità di spicco e le razze che popolano la città;
  • le leggi, gli organi politici e le forze dell’ordine;
  • un serraglio ben fornito di creature illustrate con schede di incontri casuali e caratteristiche;
  • nuovi strumenti magici pronti per essere scoperti ed utilizzati;
  • 8 nuove avventure da esplorare all’interno della città ed i suoi confini.

Inoltre insieme al manuale sono incluse più di 30 mappe illustrate, una mappa poster del mondo di Bard’s Gate, la guida del giocatore composta da descrizioni ed illustrazioni, ed una nuova avventura intitolata Ribellione in scena.

 

Le apparenze contano

Una novità esposta in questa espansione è la meccanica del Ceto sociale.
Dentro la città ogni suo abitante appartiene infatti ad una casta: questa è definita dal Fattore di ricchezza, che viene calcolato dalle possessioni materiali come armi, armature, oggetti magici, proprietà o attività commerciali, e dal Costo della vita, determinato dalla qualità scelta di cibo, bevande, alloggio e dal costo per gestire il guardaroba e la cura della persona.

Il Ceto sociale è il fattore che determina successi nelle interazioni con i personaggi non giocanti e tra i giocatori, in quanto un membro di un ceto elevato potrebbe rifiutarsi di interagire, mostrare disprezzo o essere indifferente nei riguardi di uno appartenente ad un ceto più basso.

Ogni personaggio partirà dal ceto basso, tuttavia fattori come la razza, la classe oppure i pettegolezzi sparsi nella città dai giocatori (tramite delle prove su carisma) o dai personaggi non giocanti influiranno sulle interazioni sociali, alterando la casta percepita dai personaggi con cui interagirete secondo una tabella presente nel manuale.

All’interno della città inoltre è possibile acquistare o aprire attività commerciali al fine di mantenere il proprio costo della vita tra un’avventura e l’altra. Nel manuale troverete le tabelle dei valori dei quartieri e delle proprietà, con relativi bonus sullo stato sociale in base alla ricchezza o alla fama del distretto. In aggiunta troverete anche le tipologie di edifici realizzabili, i cambi di valuta, i prodotti commerciabili e le possibili modifiche, come trappole, incantesimi e creature pronte a difendere il vostro tesoro dai ladri. Se non si sarà in grado di mantenere il costo della vita, si attiverà la riduzione del fattore di ricchezza, portando alla confisca o alla perdita dei propri beni, con conseguente riduzione del ceto sociale.

Un cuore cosmopolita

La città di Bard’s Gate è la più cosmopolita del continente, e ospita rappresentanti di innumerevoli popoli e razze provenienti da tutte le Lande Perdute. Infatti oltre alle scelte classiche per i personaggi, sono state introdotte due nuove razze interpretabili, ovvero i Nani di città e gli Uomini-Topo.

I Nani di città hanno intrapreso un percorso diverso rispetto ai loro cugini di montagna, adattandosi a viaggiare e a vivere nelle grandi città del continente. Risultano più agili rispetto agli altri nani, conservando comunque una grande resistenza sia fisica, sia alle malattie delle città. Si presentano con barbe meno folte e variopinte ed indossano gli abiti tipici del posto dove risiedono, mantenendo però un accento nanico nel loro stile. I nani di città non sono mai impreparati alle opportunità del luogo in cui vivono, difatti ricoprono spesso il ruolo di abili mercanti ed artigiani (sfortunatamente non al pari dei loro cugini di montagna, che rimangono i migliori nel campo dell’artigianato).

Gli Uomini-Topo invece abitano tutti gli ambienti sotterranei delle lande perdute, sono una razza con ciclo di vita breve e difficilmente superano i 40 anni. Nonostante la loro breve vita presentano grandi crescite demografiche, che per gli Uomini-Topo meno urbanizzati spesso sfociano in guerre interne o tra tribù. Nelle città, tendono a vivere nei bassifondi oppure nei sotterranei delle fogne, creando enclavi e gestendo la sovrappopolazione più pacificamente distribuendosi tra le colonie delle zone urbane. Sfortunatamente sono visti dalle altre razze come focolai di malattie e portatori di infestazioni di ratti mannari, e tale disprezzo li ha obbligati ad una vita caotica incentrata sulla sopravvivenza, che li ha resi abili nell’identificare oggetti utili tra i rifiuti ed esperti in furtività.

Nuove Meraviglie

Ad arricchire l’espansione fanno la loro comparsa nuovi oggetti magici, leggendari e meravigliosi, i quali non solo saranno ottime ricompense delle avventure, ma presenteranno meccaniche interessanti allo sviluppo dei personaggi. Un buon esempio può essere l’Anello della Maestria Ladresca: questo oggetto limitato ai ladri fornirà loro un bonus alla destrezza, alle competenze di inganno e rapidità di mano, tiri di salvezza e danni supplementari per l’attacco a sorpresa. L’anello tuttavia non dà soltanto bonus, infligge al portatore una maledizione che lo spingerà a puntare sempre più in alto nell’ottenere bottino al fine di raggiungere una quota, con il rischio di vedere il suo tesoro diventare letame e di perdere tutti i bonus in caso di fallimento.

Conclusioni finali

Bard’s Gate non vuole essere soltanto fonte di ispirazione per la creazione di città, ma un luogo vivo e reale facilmente integrabile nei nostri mondi, dove tornare dopo un’avventura o dare la vita a una nuova, tra i vicoli, i locali e i quartieri che la Città della Lira ha da offrire. Le infinite opportunità di unirsi – oppure ostacolare – una delle fazioni interne, incontrare nuovi personaggi, creare una base o dare vita al nostro impero commerciale, forniscono una grande rigiocabilità a questo scenario cittadino. Vivamente consigliato a tutti i giocatori che apprezzano un elemento gestionale e di sopravvivenza nella propria campagna e agli amanti delle storie di infiltrazioni, truffe e dell’ascesa al potere con conseguente declino.

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