Activision: tutti i team lavorano ora solo a Call of Duty?

Stando a quanto dichiarato da Andy Robinson, Activision si starebbe dedicando solo al supporto e allo sviluppo della serie Call of Duty.

Samuel Raciti
Di Samuel Raciti News Lettura da 4 minuti

Sembra che dietro le quinte stiano avvenendo grandi e devastanti sconvolgimenti per Activision, che a parere di alcune voci starebbe concentrando tutta la propria forza lavoro solo sullo sviluppo e il supporto della serie Call of Duty.

La notizia ripresa dal giornalista di VGC, Andy Robinson, segue a poche ore quella del grande ridimensionamento della compagnia di Toys for Bob, interna al publisher che si era occupata della creazione dei remake di Crash N.Sane Trilogy e di Crash Bandicoot 4: It’s About Time, proprio per dare spazio al titolo di punta di Activision.

Era quindi inevitabile si creassero discussioni sulla controversa decisione del colosso americano, che con la decisione di riqualificare lo studio di Toys for Bob ha anche causato degli effetti collaterali come numerosi licenziamenti del personale in esubero durante la transizione.

Immaginare quindi, che tutti o quasi tutti i team del celebre publisher si possano concentrare solo sullo sviluppo di un prodotto, è sicuramente una notizia sconvolgente.

Mi è stato detto che virtualmente tutti gli studi di Activision stanno lavorando a Call of Duty.

Ovviamente vi ricordiamo che tale suggestione è soltanto frutto di una dichiarazione non confermate, e di conseguenza vi consigliamo caldamente di prendere con le pinze tali voci. Activision-Blizzard è infatti un colosso economico di notevoli dimensioni, e nonostante la parte interessata dalla riqualifica dovrebbe essere solamente la sezione di Activision, tale modifica sarebbe decisamente importante.

La compagnia americana può in effetti tranquillamente occuparsi di numerosi progetti contemporaneamente, grazie a un capitale economico e di personale di tutto rispetto. Qualche mese fa era riconcorsa una notizia trapelata da un meeting finanziario, secondo la quale ci sarebbe da aspettarsi anche altre remastered, sulla stessa scia di Crash e Spyro.

D’altra parte è assolutamente fuori da ogni dubbio che il battle royale Call of Duty: Warzone sia una delle principali fonti di guadagno per l’azienda, che nel 2020 ha visto introiti da record.

La riqualifica di Toys for Boys potrebbe quindi essere preso in considerazione come un evento isolato, un riposizionamento del capitale di Activision in sezioni che si sono dimostrate di maggior profitto.

Certo però che se quanto citato sopra non fosse un caso isolato, come suggerito dal tweet di Robinson, si tratterebbe di un vero e proprio cambiamento di strategia economica da parte del gigantesco colosso americano, e le conseguenze per moltissimi team sarebbero travolgenti.

La serie di Call of Duty è dopotutto una delle più importi mai create nel media, capace da sola di trainare miliardi di incassi in pochi giorni dall’uscita. Una saga che ha certamente passato anche trascorsi poco sereni, ma che ancora oggi, adattandosi con il tempo, è riuscita a ottenere risultati fuori da ogni precedente valutazione, con un modello che per adesso si sta dimostrando come vincente.

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Videogiocatore incallito, lavora anche come Amministratore condominiale in real life. Questa professione gli ha insegnato, fra le altre cose, l’arte della pazienza e della mediazione, così scarsamente presenti nel mondo di Internet come in quello delle riunioni condominiali. Mal sopporta gli hater seriali, ma apprezza chi in buona fede si impegna per far valere il proprio pensiero e la propria visione del mondo dei videogiochi.