Il Team RICOCHET di Activision ha appena confermato tramite gli account social media ufficiali di aver bannato 65.000 account da Call of Duty: Warzone e Modern Warfare 3 per cheating e boosting.
È un numero decisamente impressionante che sottolinea come la componente online dell’ecosistema di Call of Duty sia afflitta dalla presenza di diversi cheater che, per forza di cose, pregiudicano l’esperienza di tutti gli altri giocatori.
Il Team RICOCHET, per chi non lo sapesse, è un team che ha come compito proprio quello di scovare e bannare i cheater dall’ecosistema di Call of Duty. Come evidenziato dal post di X pubblicato dal team, le misure anti-cheat hanno portato al ban di oltre 65.000 account in pochi giorni.
🛡️ #MW3 #Warzone #TeamRICOCHET
The RICOCHET Anti-Cheat team has now purged the Ranked Play leaderboards in both Call of Duty: Warzone and #MWIII, banning accounts for cheating and boosting.#TeamRICOCHET has accelerated cheat vendor enforcements resulting in over 65,000 account…
— Call of Duty Updates (@CODUpdates) August 2, 2024
Il team anti-cheat di RICOCHET ha ora ripulito le classifiche delle partite classificate in Call of Duty: Warzone e MWIII , bannando gli account per cheating e boosting. Il Team RICOCHET ha accelerato le misure di controllo con conseguenti ban di oltre 65.000 account nelle modalità di gioco classificate e non classificate in Warzone e MW3 questa settimana. Il team continuerà a monitorare e a emettere misure di controllo a chiunque ricorra al cheating o al boosting in tutte le modalità di gioco.
È una situazione piuttosto delicata e i numeri, come sottolineato in precedenza, sono sconvolgenti. Call of Duty ha avuto un problema costante con i cheater per diversi anni e la situazione è peggiorata con il passare del tempo e, a conti fatti, sembra che tale fenomeno sia impossibile da arrestare.