Non è certamente un bel periodo per l’azienda Activision Blizzard che, oltre alla petizione di quest’ultime ore, meno di una settimana fa è stata citata in giudizio per presunte accuse di molestie e abusi in particolar modo sulle lavoratrici donne. Una delle principali asserzioni si riferisce al fatto che le donne venissero pagate e promosse ancor meno rispetto agli uomini.
La compagnia non è stata di certo in silenzio e le risposte non sono tardate. Tuttavia, come spesso succede in queste situazioni, c’è chi dice una cosa e chi ne dice un’altra. Proprio per questo motivo, quasi 1000 dipendenti fra attuali e non di Activision Blizzard hanno firmato una petizione contro le risposte riportate dalla compagnia, definendo le loro parole “offensive e aberranti” nei confronti dei lavoratori.
Sebbene l’azienda definisca queste accuse “errate, vecchie e fuori contesto“, c’è chi non la pensa allo stesso modo. In tanti sono insorti, oltre che tramite un’azione legale, anche sui social a dimostrazione del fatto.
Molti si dicono ora preoccupati, sia a livello lavorativo che non solo. Di seguito vi riportiamo alcune parti della lettera di risposta dei circa 1000 dipendenti.
https://twitter.com/jasonschreier/status/1419744101302509570?s=08
Ai leader di Activision Blizzard,
Noi sottoscritti concordiamo che le dichiarazioni di Activision Blizzard, nonché la successiva dichiarazione interna di Frances Townsend, siano ripugnanti e offensive per tutto ciò che crediamo che la nostra azienda dovrebbe rappresentare. Per dirla in modo chiaro e inequivocabile, i nostri valori come dipendenti non si riflettono accuratamente nelle parole e nelle azioni della nostra leadership.
Riteniamo che queste affermazioni abbiano danneggiato la nostra continua ricerca di uguaglianza all’interno e all’esterno del nostro settore. Mette inoltre in dubbio la capacità delle nostre organizzazioni di ritenere gli aggressori responsabili delle loro azioni e di promuovere un ambiente sicuro in cui le vittime possano farsi avanti in futuro. Sono necessarie correzioni immediate dal più alto livello della nostra organizzazione.
I dirigenti della nostra azienda hanno affermato che verranno intraprese azioni per proteggerci, ma di fronte a un’azione legale – e alle preoccupanti risposte ufficiali che ne sono seguite – non confidiamo più che i nostri leader metteranno la sicurezza dei dipendenti al di sopra dei propri interessi. Affermare che questa è una “causa veramente senza merito e irresponsabile”, mentre vedere così tanti dipendenti attuali ed ex parlare delle proprie esperienze in merito a molestie e abusi, è semplicemente inaccettabile.
Chiediamo dichiarazioni ufficiali che riconoscano la gravità di queste accuse e dimostrino compassione per le vittime di molestie e aggressioni. Siamo con tutti i nostri amici, compagni di squadra e colleghi, così come i membri della nostra comunità dedicata, che hanno subito maltrattamenti o molestie di qualsiasi tipo. Non saremo messi a tacere, non staremo da parte e non ci arrenderemo finché l’azienda che amiamo non sarà un luogo di lavoro di cui tutti possiamo sentirci orgogliosi di far parte di nuovo. Noi saremo il cambiamento.