Il mondo dei monitor da gaming ha ormai abituato l’utenza alla presenza di diversi dispositivi che superano di molto la soglia dei 60 Hz, la base per avere un’ottima fluidità su qualunque dispositivo, ma non per questo un risultato di cui accontentarsi. Con la commercializzazione di moltissimi modelli che portano il massimo a 144 Hz, o 165 Hz sfruttando l’overclock, e l’arrivo dei primi pannelli che supportano i 240 Hz, il livello si è alzato di molto. Alcune aziende però, fra cui Acer, hanno deciso di spingersi ancora più in là, e di rilasciare dei prodotti con un livello di fluidità pressoché insuperabile attualmente. Un esempio è l’Acer Predator X25, monitor da 360 Hz di cui vogliamo parlarvi all’interno di questa recensione dedicata.
Design e versatilità
Il dispositivo si presenta come regola vuole per i prodotti Acer Predator con un design a metà fra l’elegante e l’appariscente, visto che parliamo pur sempre di un prodotto da gaming. Una volta collegato il tutto e montato l’apparecchio sulla base fornita dalla compagnia gli RGB posti sul retro offrono colori sgargianti che non lasciano dubbi sulle principali funzionalità del prodotto, pensato nello specifico per i videogiocatori. Lo stand risulta in ogni caso abbastanza alto, ma c’è da dire che grazie a questo il prodotto ha modo di essere regolato al fine di adattarsi a diverse postazioni, adattandosi quindi in parte alle esigenze dei consumatori.
Come suggerisce il nome, troviamo un modello da 25 pollici, potete consultare la pagina d’acquisto al seguente link, che però non offre un prezzo in linea con il resto del mercato per questa stessa misura. Le potenzialità del dispositivo, nonostante le dimensioni contenute, e una risoluzione di solamente 1920×1080, alzano di molto l’asticella, rendendolo un vero e proprio device high-end. C’è da dire che considerando il refresh rate di 360 Hz che l’Acer Predator X25 oggetto di questa recensione offre, una risoluzione maggiore sarebbe risultata per molti pressoché inutile.
Per quel che concerne il prodotto all’esterno troviamo due porte HDMI, una DisplayPort, 3 porte USB 3.0 e il classico joystick utile al fine di regolare i vari settaggi per migliorare al massimo la propria esperienza. C’è da specificare che il pannello è in grado di regolare la luminosità e i colori in base all’ambiente circostante al fine di fornire all’utente il miglior risultato possibile, per via della presenza di LightSense e ColorSense, che nel corso delle ore di gioco hanno davvero modo di fare la differenza senza che sia necessario compiere alcuna azione.
Massima fluidità
Abbiamo avuto modo di provare il display in diverse sezioni di gioco, e grazie all’ottimo pannello Fast IPS con VESA DisplayHDR 400 e G-Sync per la sincronizzazione dei pixel abbiamo ottenuto risultati più che ottimi per i classici titoli non frenetici. Tuttavia, quando l’azione si è accesa in giochi competitivi la differenza si è sentita davvero. Ovviamente, i 360 fotogrammi al secondo portano con sé i loro compromessi, visto che su console next-gen il risultato non può essere raggiunto, e servono computer particolarmente performanti per tenere salda questa soglia. C’è inoltre da specificare che la differenza non è grande come quella fra i 60 Hz e i 144 Hz, visto che questa si appiattisce leggermente salendo ai 240 Hz e risulta ancora meno importante per i 360 Hz.
Ciò non toglie che il risultato è davvero sorprendente, e giocare a molti titoli sfruttando questa fluidità incredibile ha cambiato di molto l’esperienza, specialmente nelle prime fasi in cui l’occhio tende ad abituarsi al cambiamento. Utilizzare ulteriori pannelli dopo aver preso la mano con questo standard risulta veramente difficile, e ciò sottolinea come l’Acer Predator X25 di cui vi parliamo in questa recensione sia davvero sorprendente. Un ulteriore gioiellino che farà particolarmente contenti gli amanti dei giochi competitivi è l’NVIDIA Reflex integrato, il quale permette di visualizzare su schermo qual è la reale identità dell’input lag della propria attrezzatura, al fine di migliorare il proprio setup per evitare problemi di questo tipo.
Testando il pannello per altri utilizzi ci siamo trovati davanti a un risultato comunque ottimo, che difficilmente può far storcere il naso agli utenti. Ovviamente, considerando la risoluzione che è solamente Full HD, viene naturale pensare che un monitor da un prezzo di fascia alta non sia pensato per utilizzi come la visione di film o video, considerando anche che l’immagine non risulta definita quanto lo è per i modelli 2K.