Terminata l’estate, il vostro buon Neidra fa ritorno alla base dopo essersi dedicato a vizi e lussi, pronto a dire la sua sui videogiochi attraverso le recensioni; la “recensione di bentornato” è quindi Absolver, un gioco che mi ha stupito sotto parecchi punti di vista e che ci accompagna al termine della stagione del mare e dei divertimenti col sorriso in volto. Cosa mi ha stupito così tanto del gioco di Sloclap? Andiamolo subito a scoprire, non dimenticando però che il sentiero per i combattenti non è per tutti e molti potrebbero non farcela: se non ve la sentite, è meglio che non iniziate proprio.
Partiamo con ordine: cos’è Absolver? Esso si presenta come un gioco open world online basato sulle arti marziali. Da marzialista e combattente, potete immaginare cosa mi sia balenato in mente al sentire ciò; esattamente, ero pronto a fiondare dalla finestra il computer nel caso il gioco mi avesse deluso, ma così non è stato, e sapete perché? Absolver porta le arti marziali nel mondo videoludico con cura e precisione, senza tralasciare nessun dettaglio. Chi infatti non ha mai messo piede sul tatami in real life troverà nel gioco un comparto meccanico di gameplay estremamente curato e d’effetto, che salta subito all’occhio (e alla mano del videogiocatore), mentre per coloro che hanno interesse in determinati sport oltre lo schermo, la sorpresa sarà grande e ben gradita, ritrovando quelle mosse che da anni studiano riprodotte fedelmente.
Appena avviato Absolver, il nostro primo compito sarà creare il personaggio che guideremo durante il corso della storia. Sceglieremo tra tre diverse classi, ognuna con delle differenze dal punto di vista delle statistiche (Forza, Agilità, Vitalità, Tempra e Concentrazione) e con un’abilità speciale che avvantaggia il giocatore in determinate situazioni, come parate o schivate. Iniziato il nostro viaggio, dopo tutti i ritocchi estetici al nostro personaggio per renderlo meno brutto possibile, ci ritroveremo in un mondo alquanto “acceso”, con colori e luci che risaltano subito, in un ambiente fantasy storico: paesaggi naturali e edifici in stile Antica Grecia infatti ci accoglieranno, mentre ci verranno insegnate le basi del combattimento. Abbiamo a nostra disposizione due tasti per attaccare, uno per schivare, uno per la copertura e muovendo il mouse nella direzione del colpo in arrivo potremo pararlo, interrompendo l’azione dell’avversario e facendolo tentennare per qualche istante. Tutto qui? No, assolutamente. Il bello del sistema di combattimento di Absolver deve ancora arrivare; anzitutto, il nostro personaggio potrà variare tra le “4 vie” delle arti marziali (ovvero la direzione della nostra guardia in parole povere) in qualunque momento durante il combattimento utilizzando i tasti assegnati ad ogni posizione. Per ognuna di esse, potremo impostare gli attacchi assegnati ai due tasti, scegliendo tra le mosse da noi già apprese; naturalmente, come ogni combattente sa, ad ogni mossa il corpo effettua uno spostamento dalla sua posizione di partenza: tirando un calcio frontale, passeremo quindi all’altro lato di guardia, e così via per ogni mossa. Il bello del concatenare gli attacchi sta proprio nel saper creare una routine che riesca ad essere efficace e fluida da qualsiasi posizione si parta.
Passando invece alla storia del titolo, questa non è molto chiara e ci viene presentata molto cripticamente. Il nostro compito sarà quello di diventare un Absolver, eliminando sei maestri combattenti, sconfitti i quali sbloccheremo nuove aree di gioco e proseguiremo nella nostra avventura. La storia non è niente di che, ma va benissimo così: gli sviluppatori hanno creato un sistema di gioco tale per il quale non è richiesta una trama che ti tenga incollato allo schermo, a quello ci pensano già le meccaniche di combattimento e il gameplay, attraverso l’apprendimento di nuove tecniche marziali. Così come in altri giochi ci sono differenti tipi di armi che mano a mano si sbloccano, sia sconfiggendo boss che trovandole in giro, qui sarà lo stesso per le mosse: l’apprendimento avverrà combattendo contro nemici che usano delle mosse nuove e, dopo averne sconfitti un determinato numero, saremo anche noi in grado di usufruirne. Questo tipo di apprendimento sarà inoltre influenzato dall’aumento delle statistiche, che abbiamo già citato prima, poiché ogni tecnica e mossa avrà un valore di danno base più un’influenza da una di esse, principalmente Forza e Agilità; la bravura del giocatore starà nel saper creare una build adatta al move-set scelto e che si riveli efficace in ogni situazione.
L’esperienza online è alquanto divertente, poiché si potrà decidere di lottare con i giocatori nella nostra stessa zona o di affrontare gruppi di nemici insieme. La mia preferita? Organizzare delle mega-risse tra giocatori all’ultimo sangue, e che vinca il migliore! E’ proprio questo il bello di un combat system che non ha bisogno di altro per rendere un gioco divertente, frenetico e, era da tanto che non lo dicevo, che ti fa venir voglia di giocare. Il comparto grafico e sonoro e alquanto godibile, molto particolare e ricercato, a metà tra I Cavalieri dello Zodiaco e Dark Souls; le musiche conciliano molto bene l’atmosfera, quasi fossero dei dojo giapponesi, e i suoni dei colpi sono una vera goduria all’orecchio, danno veramente l’idea di qualcosa che fa male.
Che altro dire su Absolver? Un bel gioco, con un ottimo comparto tecnico che offre un’ottima esperienza sia in singolo che multigiocatore. Sloclap ha fatto centro con un souls like, perché così può esser definito, che va a strizzare l’occhio a tutta quella categoria di giocatori che volevano un sistema di combattimento diverso perché stanchi delle solite armi da fuoco o medievali. Ottima trovata anche dal punto di vista della realizzazione, poiché le mosse sono perfettamente riprodotte dalla realtà e rispettano magistralmente la biomeccanica e i tempi del combattimento. Che dire di più? Tornato dagli allenamenti e tolti i guanti ritornerei molto volentieri a combattere, anche se attraverso un mouse e tastiera.