Dopo il grande successo premiato con l’Oscar di Zootropolis nel lontano 2016, Disney torna con Zootropolis+, una miniserie di 6 corti antologici ambientati nella variopinta città dove prede e predatori vivono in armonia. L’opera originaria racconta le vicende dell’intrepida coniglietta Judy Hopps, giovane poliziotta fresca di accademia, e della volpe Nick Wilde, astuto e dai metodi poco convenzionali, alle prese con il caso di una lontra scomparsa. Una ricerca che condurrà, un indizio dopo l’altro, alla scoperta della città, dalla fredda Tundra Town alle foreste del distretto di Foresta Pluviale.
Il nuovo spin-off targato Disney+ ha come protagonisti sei personaggi secondari che Judy e Nick incontrano durante la loro indagine e si intreccia con alcune vicende narrate nel film. Ogni episodio ha un suo protagonista e riesce, in meno di dieci minuti, a coinvolgere lo spettatore e a strappare più di una risata. La trama di ciascun corto ha poi sfumature proprie: si passa dalla struttura a gag del primo episodio, in cui i genitori di Judy cercano di recuperare una delle loro figlie più piccole finita per sbaglio sul treno per Zootropolis, allo stile reality del secondo, in cui la toporagno Fru Fru deve scegliere la damigella d’onore al suo matrimonio, al musical della donnola Duke, in bilico tra una vita onesta e quella da furfante.
Il quarto episodio poi, tra i più riusciti, omaggia il genere gangster movie raccontando l’ascesa di Mr. Big e contestualmente la costruzione di Little Rodentia. Dopo un quinto episodio dove l’agente Clawhauser coinvolge il capitano Bogo in un’audizione di ballo, arriva, dulcis in fundo, il sesto episodio: protagonista è la cameriera Sam, speranzosa di finire il turno di lavoro in tempo per un concerto di Gazelle: i suoi piani tuttavia sembrano infrangersi all’arrivo del bradipo più amato della storia del cinema. Si tratta, ovviamente, di Flash, uno dei personaggi più iconici di Zootropolis che, accompagnato dalla collega Priscilla, ruba la scena col suo irresistibile carisma al ralenti.
Filo conduttore è una comicità ben riuscita e (quasi) mai scontata, un umorismo a tratti tagliente, in grado di divertire anche un pubblico adulto. Efficaci i numerosi richiami al film, che spesso ne arricchiscono i contenuti integrandone la trama: lo stupore di Clawhauser nello scoprire la passione del capitano Bogo per Gazelle ha ora tutto un nuovo significato e lo stesso finale di Zootropolis, con Flash su una macchina sportiva che guida a razzo e viene fermato da Judy e Nick, ha avuto una sua simpatica contestualizzazione.
Per non parlare di quello che forse è il richiamo più folgorante: al termine del secondo episodio Fru Fru lancia il suo bouquet e le sue damigelle, inebriate dall’odore dei fiori, improvvisamente impazziscono e iniziano a comportarsi come belve feroci. Si tratta, evidentemente, degli ululatori notturni, fiori color viola in grado di rendere feroce e aggressivo anche il più docile dei mammiferi di Zootropolis. Pregevole, inoltre, il lato tecnico che regala un’animazione vivace che non sfigura nel confronto con il film, resta la voglia di conoscere le zone ancora inesplorate della città, come Piazza Sahara, citata durante l’addestramento di Judy in Zootropolis.
Una serie, insomma, allegra, leggera e da guardare tutta d’un fiato, che arricchisce il materiale originario e che ha come unico difetto quello di finire troppo presto. Non ci resta che sperare in una seconda stagione!