Il panorama videoludico attuale si sta arricchendo sempre di più titoli indipendenti, che siano essi di ottima fattura o meno. Questo fenomeno non può che essere visto come positivo in quanto è a prova del fatto che, al giorno d’oggi, è molto più facile pubblicare una propria produzione rispetto al passato, seppur a discapito di una buona visibilità una volta sul mercato. Infatti, è difficile emergere in un mare sconfinato di prodotti; nonostante ciò, ci sono alcuni giochi che riescono a spiccare rispetto ad altri, ottenendo una buona visibilità e avvicinando a sé un buon bacino di utenza: è questo il caso di The Forbidden Arts. Si tratta dell’ultima fatica di Stingbot Games, uno studio di sviluppo indipendente nato di recente, il quale è riuscito ad attrarre su di sé persino l’attenzione delle più grandi compagnie videoludiche, ottenendo così un posto assicurato sulle principali piattaforme di casa Sony, Microsoft e Nintendo, sulle quali approderà nei primi mesi del 2019. Sarà comunque possibile provare il gioco in anteprima grazie all’accesso anticipato di Steam, reso disponibile dal 7 febbraio 2018.
Il gioco è sostanzialmente un platform action adventure in cui vestiremo i panni di Phoenix che scoprirà come risvegliare i suoi poteri latenti solo dopo aver parlato con un druido che, dopo il conseguimento della prima quest, attiverà le nostre abilità da piromante, rendendoci capaci di sparare delle utilissime palle di fuoco necessarie per il conseguimento del nostro viaggio alla volta delle arti perdute. L’incipit del gioco non si mostra certo tra i più originali, ma risulta comunque efficace nella sua promessa di regalare a tutti i giocatori un’avventura epica ricca d’azione. Il sistema di combattimento non è tra i più complessi e si attiene agli standard tipici del genere, seppur con l’implemento di alcune complicazioni come, per esempio, la necessità di ricaricarsi presso un falò per riattivare il proprio fuoco e poter continuare a utilizzare la piromanzia. Generalmente il titolo si mostra ricco di varie sfide ambientali, con la presenza di diversi collezionabili sparsi nella mappa e molti nemici da abbattere, ognuno differenziato grazie a dei move set unici e a dei modelli tridimensionali che, seppur spesso ripetuti, saranno vari e ben alternati senza dare al giocatore l’impressione di star fronteggiando costantemente lo stesso avversario. Dal punto di vista grafico The Forbidden Arts risulta molto semplice e piacevole alla vista, con dei colori brillanti capaci di valorizzare al massimo il mondo di gioco che, d’altro canto, risulta piuttosto povero di elementi puramente estetici, ricadendo più volte negli stessi asset utilizzati. Per quanto riguarda il comparto sonoro, le tracce usate all’interno del titolo non spiccano per originalità o ingegno e, seppur adattandosi correttamente al contesto in cui sono utilizzate, difficilmente resteranno impresse nel cuore dei giocatori; con molta più facilità, però, saranno incise nel cervello, in quanto sono presenti alcuni spezzoni evidentemente in loop che cominceranno a risultare monotoni dopo pochi minuti di ascolto.
Il più grande problema che, ad oggi, affligge The Forbidden Arts, è sicuramente il comparto tecnico: la presenza di bug, mancati caricamenti di alcune aree della mappa, l’interruzione improvvisa di alcune tracce sonore e la cattiva gestione dell’intelligenza di alcuni nemici sono infatti gli elementi che, tra tutti, vanno più ad inficiare sulla qualità del prodotto; è doveroso dire, però, che questi problemi sono probabilmente legati al fatto che il titolo è ancori lungi dall’essere pubblicato nella sua versione completa e che anzi, si prepara ora all’apertura dell’accesso anticipato proprio al fine di risolvere più errori possibili prima di tale evento. A conti fatti, dunque, The Forbidden Arts è un titolo piuttosto interessante che, seppur non perfetto, riesce a coinvolgere il giocatore nel suo contesto fantasy piuttosto credibile e ben articolato, invogliando l’utente a tentare più e più volte di ottenere un successo in quei punti che risultano più ostici. A questo punto non resta che attendere l’uscita definitiva del gioco, così da poter tirare le somme e dare un giudizio completo; quando arriverà quel giorno, vi faremo sapere la nostra qui su Game Legends.