Quando un gioco di ruolo viene pubblicato su PC, spesso è preda dei modder, un fenomeno che è sempre più diffuso nel mondo dei videogiochi anche al di fuori del genere degli RPG. Anche Final Fantasy XV, che uscirà su PC nel 2018, concederà questa possibilità all’utenza, ma tale scelta del team di Square Enix non è stata presa a cuor leggero.
Questo perchè, a detta di Hajime Tabata, gli sviluppatori si sono preoccupati per il tipo di contenuti che avrebbero potuto creare i modder. Ovviamente si è fatto riferimento alle nude mods, che spopolano in giochi in cui vi sono personaggi femminili. Ecco quindi il dilemma: lasciare comunque la libertà per i modder di creare nuovi contenuti, per non porre limiti alla fahtasia di questi ultimi, o evitare conseguenze non gradite soprattutto a mister Tabata?
Alla fine, la spunta la libertà: “sono fermamente convinto di non voler porre limiti alle persone, perché questo fa parte della cultura videoludica dei nostri giorni. Dopo averlo comprato, questo sarà il loro gioco.”
Quindi anche se non sono ben gradite, soprattutto se pensiamo a quanto il pudore e la censura siano argomenti molto delicati in Giappone, Tabata ha deciso di non porre dei freni all possibilità degli utenti. Pensiate sia la scelta giusta?