Hideo Kojima parla delle tematiche di Death Stranding

Alberto "Allister" De Lorenzis
Di Alberto "Allister" De Lorenzis News Lettura da 2 minuti

Hideo Kojima durante un intervista rilasciata ai microfoni di Glixel ha parlato delle tematiche dietro Death Stranding. Ecco di seguito le sue parole al riguardo:

Sono passati circa 120 anni dall’avvento dei film e 59 dalla nascita dei videogiochi. Siamo ancora preda di una consuetudine che pone l’attenzione del giocatore sullo sconfiggere i nemici. E’ tempo che i videogiochi abbiano il proprio Dunkirk, la loro Grande Fuga. Abbiamo bisogno di un gioco che possa mantenere inalterate le caratteristiche esclusive del medium, ma che allo stesso tempo riesca a offrire un’esperienza del tutto nuova. La natura interattiva dei videogiochi necessita di un nuova esperienza ancor più profonda di ciò che il cinema e gli altri media possono offrire.

In questo io credo fermamente e non scapperò da questo sfida.

Death Stranding vuole focalizzare l’esperienza di gioco dalla competizione alla connessione. Per esprimere questo concetto lo sviluppatore ha usato una metafora:

La corda e il bastone sono due degli strumenti più antichi usati dall’uomo. Il bastone per scacciare il male, la corda per avvicinare ciò che è buono, entrambi sono stati i primi amici concepiti dall’umanità. La corda e il bastone si trovavano ovunque fossero gli uomini.

Voi cosa ne pensate dei dettagli emersi durante questa intervista?

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Nato e cresciuto nel panorama videoludico con e da mamma Sony. Nonostante la forte passione per il retrogaming, è sempre aggiornato sulle ultime novitá e pronto a condividerle con gli appassionati come lui.