Grazie al Global Testpunch, che ricordiamo essere disponibile da sabato 27 maggio a domenica 28 e successivamente nel corso del primo week end di giugno, abbiamo avuto l’occasione di testare a fondo ARMS, la nuova IP esclusiva Nintendo Switch in arrivo il 16 giugno. Il titolo si prospetta come uno dei più interessanti per la line up riguardante i primi mesi di vita di Switch, vista la sua natura altamente competitiva. A ragion di veduta, prima di iniziare con l’analisi, vi informiamo che il Global Testpunch è scaricabile gratuitamente dall’eShop di Nintendo Switch: unici requisiti sono una ovviamente connessione ad internet e un account Nintendo.
ARMS è sostanzialmente un picchiaduro ad arena, dove due giocatori dovranno scegliere il loro personaggio preferito e darsele letteralmente di santa ragione. In un titolo del genere è indubbio che la risposta ai comandi debba essere impeccabile, anche solo per garantirsi uno spazio nel genere competitivo: in questo ARMS riesce alla grandissima, proponendo tra l’altro vari modi di videogiocare il titolo. Sarà infatti possibile impugnare i Joy-Con singolarmente a mò di guantoni da boxe (un po’ come succedeva con Wii Sports), anche se la frenesia del combattimento porterà a qualche errore. Più precisi e tecnici sono senza dubbio i Joy-Con uniti e/o il Controller Pro, anche se il guadagno garantito da qualche punto percentuale in più di precisione viene controbilanciato da una parziale perdita dell’immedesimazione, cosa su cui ARMS fa piuttosto affidamento. Unica nota stonata per il Controller Pro è la parata, che risulta piuttosto scomoda settata tramite la pressione dell’analogico sinistro.
A fare la differenza in combattimento, oltre alla propria skill personale, sono i personaggi: ognuno di essi risulta infatti molto diverso dagli altri, con caratteristiche peculiari che vanno dalla velocità alla difesa. Unici e intercambiabili sono i pugni dei protagonisti, anch’essi caratterizzati da diversi effetti e funzionalità: alcuni di essi godono di elementi come il vento o il fulmine, mentre altri risultano più forti ma meno rapidi e viceversa. Nelle arene potranno essere raccolti dei power up che miglioreranno il nostro combattente, come delle borracce che ricaricheranno la nostra salute e che riempiranno la barra della mossa speciale. La varietà di scelta dunque non manca, cosi come nella selezione delle modalità: in questo test è stato possibile testare la modalità pallavolo, che risulta però monotona sul medio-lungo periodo. Piuttosto confusionaria è invece la modalità 2 vs 2, che risulta però divertente come piacevole passatempo.
Nei weekend di prova è risultato possibile testare qualche partita online di ARMS: parliamo di una semplicissima istanza nella quale ci viene assegnato automaticamente il nostro avversario (o due, se consideriamo la modalità 2vs2). Il tutto si svolge molto velocemente, senza disconnessioni di sorta o problemi di netcode. La cosa che ci ha lasciato piacevolmente stupiti è la totale assenza di qualsivoglia lag, fondamentale in un titolo che fa della precisione dei comandi il suo punto forte.
Tecnicamente il gioco si difende bene, pur non esaltando le importanti capacità di Switch. ARMS gode di una grafica semplice, senza effetti particolari di sorta, ma che risulta impattante e funzionale. Il colpo d’occhio delle varie arene è buono, seppur si nota a lungo andare quanto esse siano semplici e prive di dettagli particolareggianti; la presenza di qualche elemento distruttibile giustifica in parte qualche rifinitura assente, ma nel complesso si poteva fare qualcosa di più. Ottimo il comparto di animazioni e il character design, veramente ispirato e ben fatto; buono invece il sonoro, con un main theme particolarmente coinvolgente e tutta una serie di effetti sonori riguardanti pugni ed esplosioni effettuate dai combattenti.
In conclusione, la nostra prova di ARMS è risultata più che soddisfacente; il titolo gode di un ottimo potenziale, focalizzato sulla profondità di un combat system che convince e che può risultare intrigante e divertente anche sul lungo periodo. Essendo una demo il fattore longevità non può essere assolutamente valutato, ma è lecito dire che dopo una ventina di partite e aver testato tutti i personaggi disponibili la monotonia inizia a farla da padrone. Siamo però certi che, con la versione definitiva comprensiva di tutti i personaggi e potenziamenti, ARMS possa dire la sua anche su questo importante lato.