Harada: mercato giapponese ancora dietro a quello occidentale

Gianluca "Gianz" Bianchini
Di Gianluca "Gianz" Bianchini News Lettura da 2 minuti

Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito all’insorgere delle software house occidentali come punti di riferimento nello sviluppo di videogiochi, a discapito delle storiche aziende giapponesi che fino agli anni’90 dettavano legge, soprattutto per quanto riguarda il mercato delle console.

 

Probabilmente molti motivi concorrono a questo fenomeno: basti pensare alla crisi economica mondiale, che ha gettato alcuni studi nell’oblio e che ha forzato le varie Square, Capcom, Konami e SEGA a puntare solo su prodotti dal sicuro profitto. Nell’ultimo periodo però, sebbene il trend sia lontano dal cambiare rotta, le sopra citate aziende hanno fatto un enorme balzo in avanti, con giochi di assoluta qualità nel quale figurano titoli come Final Fantasy XV, Resident Evil VII, Street Fighter V, NieR: Automata, Nioh e il chiacchieratissimo Breath of The Wild, rimettendo un pò in luce il talento sopito negli sviluppatori del Sol Levante.

Tuttavia, Katsuhiro Harada, director di Tekken 7, che già aveva predetto la fine del Giappone come leader del mercato videoludico già negli anni’90, non è convinto del tutto di questa risalita, ma anzi sostiene che sia lungi dall’essere sufficiente:

Ci sono stati alcuni ottimi giochi di recente, ma il Giappone una volta era visto come il meglio del meglio dal punto di vista dello sviluppo di videogiochi. Dopodiché è decaduto e, mentre ora la situazione è leggermente migliore rispetto a qualche anno fa, non è davvero cambiata di molto.”

Ha poi spiegato le motivazioni dietro a questo fenomeno:

“Rispetto agli USA, là ci sono molti più sviluppatori per via della popolazione maggiore. Ci sono molti più investimenti. E anche se ci sono alcuni titoli che solo i giapponesi sono in grado di realizzare, il Giappone non tornerà ai vertici dello sviluppo di giochi.

Non una visione troppo ottmistica dunque, anche se c’è sicuramente un fonod di verità nelle parole dello sviluppatore di Namco. Voi che ne pensate? Davvero il Giappone non riuscirà mai a risalire la china? O l’occidente è ormai alla guida di questo mondo?

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Gioco da ormai 15 e passa anni ai videogames, il più dei quali sono stati titoli di Nintendo. Ma ho anche giocato spesso alle saghe divenute classiche anche nella scorsa generazione appartenenti ad altre piattaforme. Ma Zelda rimane Zelda, una fetta del mio cuore c'ha la triforza disegnata sopra.