Ecco che l’attesissima serie TV targata HBO giunge alla seconda stagione in un’atmosfera che riprende tematiche ed enigmi che erano rimasti in sospeso nella prima stagione. D’altronde è risaputo che WestWorld non sia un programma per tutti, proprio a causa di questo continuo gioco con il quale i produttori amano divertirsi con lo spettatore fin dagli albori. Troppe domande, poche risposte, tanto che a volte neanche si hanno. Forse è proprio questo il bello. A tutto ciò si aggiunge un universo in continua espansione, ricco di sfumature e personaggi sempre diversi e sempre più umani.
Abbiamo potuto vedere le prime cinque puntate della seconda stagione in anteprima, e sembra che WestWorld non abbia perso nessuna delle sue caratteristiche principali, allargandosi esponenzialmente verso un mondo ricco e sfaccettato. Ogni episodio non fa altro che aggiungere nuovi tasselli, altre domande e di conseguenza decine di possibili nuove teorie su quel che è successo, sta succedendo e succederà ed è proprio da questi dettagli che si percepisce il genio dietro ai produttori della serie, Jonathan Nolan e Lisa Joy.
Come già detto, tante domande e poche risposte, ma in fondo gran parte del fascino di WestWorld risiede proprio qui. Inoltre sono presenti personaggi sempre più articolati, scene sempre più cruente e un’attenzione nei confronti delle ambientazioni che difficilmente riusciamo a vedere all’interno di show televisivi. In attesa quindi di tornare a recensire ed analizzare ogni singolo episodio a partire dal prossimo 23 aprile, quando la seconda stagione arriverà su Sky Atlantic, vediamo insieme alcuni dei punti più salienti di questa straordinaria serie.
I Personaggi
Il cambiamento è sicuramente uno dei temi principali della seconda stagione. Largamente presente già dalle ultime puntate della prima, è il fedele compagno della maggior parte dei protagonisti: Dolores continua ad essere il simbolo di questo cambiamento ed è lei adesso a fare paura per la sua capacità di passare dalla dolcezza e innocenza che caratterizzava il suo personaggio iniziale alla ferocia e alla determinazione che ha caratterizzato in passato Wyatt. Altra femme fatale è Maeve, che ha un suo percorso da compiere e soprattutto una necessità di conoscersi meglio, scoprendo ciò che veramente è in grado di fare. Altro personaggio carismatico è William, il temibile uomo nero che abbiamo lasciato ferito e felice dopo l’arrivo di un esercito di host ribelli e lo ritroviamo più tosto e duro che mai nonostante i grandi cambiamenti degli eventi e la rivelazione sulla sua vera identità. Questo personaggio ha un ruolo chiave che tuttavia va capito. Al contrario delle due ragazze, il suo cambiamento è inverso, assumendo caratteristiche sempre più umane. In questi primi cinque episodi scopriremo di più sul suo passato e sulla sua vita. Di certo le sorprese riguardanti il suo personaggio non sono finite, anzi potrebbero essere solo all’inizio. Infine c’è Bernard che dovrà digerire la sua natura, puntando a raggiungere una libertà finora mai avuta.
Il Mondo Reale
Finalmente in questa seconda stagione affrontiamo un argomento decisamente complesso: cosa c’è fuori da WestWorld. Parliamo di Delos, di ciò che sta dietro le quinte e, soprattutto, della nascita di tutto quanto. Ma soprattutto, la tematica che finalmente affiora riguarda l’incipit, il deus ex machina che ha permesso e ha spinto alla creazione del mondo far west.
WestWorld ha dettato nuovi standard per la creazione di Serie TV ad alto budget: grandi attori, grandi sceneggiature e soprattutto, un’attenzione ai dettagli maniacale. Questa stagione, soltanto con i primi cinque episodi, eguaglia e supera i risultati raggiungi dalla precedente, arrivando ad ampliare un mondo tanto profondo e complesso, quanto ricco di rifiniture. WestWorld è ricominciato, ed è il momento di scoprire nuove verità e perdersi dentro altrettanti nuovi misteri.