Ecco perché la versione Switch di The Legend of Zelda: Breath of the Wild gira meglio in modalità portatile

Marco Crippa
Di Marco Crippa News Lettura da 2 minuti

Solo qualche giorno fa, dopo lunghe e accurate analisi, i ragazzi di Digital Foundry avevano dichiarato che la versione per Nintendo Switch di The Legend of Zelda: Breath of the Wild fosse più godibile in modalità portatile (nonostante una risoluzione minore) rispetto che in modalità docked: infatti con la console inserita nella sua dock, il gioco presenta alcuni problemi di struttering e cali di frame rate, assenti invece nella modalità portatile di Switch.Zelda: Breath of the Wild

Secondo il team di Digital Foundry, alla base di queste problematiche vi è lo scarso aumento di memoria che la console ottiene dal passaggio alla versione portatile a quella in modalità docked. Nintendo Switch può contare in tutte le sue modalità sullo stesso quantitativo di CPU, mentre inserita all’interno della sua dock è in grado di ottenere maggiori risorse dalla GPU. Ovviamente per sfruttare al meglio questo aumento di risorse è necessario un buon quantitativo di memoria  e, nonostante anche quest’ultima venga espansa in modalità docked, sembra non sia comunque sufficiente a mantenere fluido questo titolo in tutte le sue parti. Va però ricordato che The Legend of Zelda: Breath of the Wild è uno dei primi titoli rilasciati per Nintendo Switch e il suo progetto nacque inizialmente per Wii U: possiamo quindi aspettarci un notevole margine di miglioramento nei prossimi giochi in arrivo per questa console.

Vi ricordo che The Legend of Zelda: Breath of the Wild è attualmente disponibile per Nintendo Switch e Wii U.

 

 

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Il mio debutto nel mondo videoludico inizia verso la fine del 1990 con un bellissimo Commodore 64. Negli anni a venire sono passato da una console all'altra senza mai sdegnare il mio amato PC, ma senza amarne mai una in particolare. Non sono tipo da console war, io compro la piattaforma in base alle sue esclusive così da non dovermene mai pentire.