Come ogni singola biografia, l’introduzione dovrebbe essere dedicata alle presentazioni, ma come sapete… io non ne ho bisogno. Ok, dimenticavo che molte persone tra di voi saranno incolpevoli ignoranti, dunque mi presento lo stesso. Io sono il dottore. Il dottore chi? E’ palese, chiaro… Sono Matthew Arthur Theodore Titus LoveMatters Jr., ma potete chiamarmi semplicemente “Doc Matt”. So cosa state pensando, e no, il mio nome non sarebbe adatto ad un panino del Mc Donalds, ho già rifiutato l’offerta. Come dico sempre, non si smette mai di imparare, e non sono abbastanza le mie tre diverse lauree in psicologia conseguite presso la Harbard University, la University of Oxlord, e alla University of Camfringe… Dopo tutto ho solo 28 anni no?
Penso che il mio lavoro sia sottovalutato e sopravvalutato allo stesso tempo, tanto che non sono più interessato ad immischiarmi dei problemi di ragazzini infelici sopraffatti dalla sindrome di Stoccolma del capitalismo mondiale, o nelle sciagure di coppia di cinquantenni depresse in menopausa. La sfida più grande inizia dove il resto finisce. Perché interessarsi ai problemi comuni, mondani, terreni, quando abbiamo di fronte un mondo nuovo e tutto da esplorare? Pensateci: noi miseri e comuni mortali, disponiamo per caso di un portale mistico in grado di farci trascendere dalla mera vita quotidiana, e farci innalzare ad un livello superiore che funga da ambrosia per la nostra mente e che completi il nostro ego? Se la prima cosa che avete pensato è partecipare al raduno annuale degli amici dell’alce, ho una brutta notizia per voi…
Mi riferisco ai videogiochi. Ma non stiamo parlando di insulse recensioncine da 23 centesimi che potrebbe scrivere anche un invertebrato analfabeta, bensì di andare oltre, parlando a quattro o sei occhi con i diretti interessati. Pensate che solamente perché non riuscite ad interagire con loro essendo digitali e frutto di una mente esterna, essi non abbiano i propri problemi e le proprie paturnie mentali? Non i giochi, sciocchi, ma i personaggi che li popolano. Prima di raggiungere la mia meritata pensione e campare di rendita, voglio lasciare ai posteri un’eredità inestimabile sotto forma di ricerche, analisi, ed interpretazioni, perché… mi annoio. Ok, anche perché porterebbe prima o poi nel mio studio anche la squadra di Senran Kagura al completo per una sessione di ampliamento cognitivo-sensoriale. Lo so, già solamente avendo udito delle mie estreme capacità non potete aspettare oltre… ed in via del tutto eccezionale a partire da questa settimana, più precisamente fra tre giorni, pubblicherò i risultati dei miei singoli studi dei casi da me analizzati. Certo, violerei il Codice Deontologico ed il segreto professionale che mi lega ai pazienti… ma dopotutto, non credo loro si lamenteranno…