Dalle informazioni emerse da Sony riguardo le funzionalità di PlayStation 4 Pro si viene a conoscenza che la versione potenziata dell’attuale PlayStation 4 utilizzerebbe il Checkerboard Rendering, una funzione che offre l’impressione del 4K; la piattaforma però non consentirebbe la riproduzione in modo nativo della maggior parte dei titoli a questa risoluzione e si deve far uso proprio di tale upscaling per superare il problema. Ma sostanzialmente cosa ne pensano gli esperti del settore a riguardo?
In una recente intervista rilasciata al portale GamingBolt, Eric Risser, direttore tecnico di Artomatix (azienda irlandese che si occupa proprio di rendering 3D) ha espresso un proprio parere in merito alla tecnologia utilizzata da Sony:
“Il metodo a scacchiera utilizzato da Sony su PlayStation 4 Pro è molto semplice. La metà dei pixel vengono renderizzati in un reticolato e gli spazi vuoti vengono riempiti con pixel offuscati. Si tratta di una tecnica molto vecchia utilizzata da molti. Sinceramente non posso dire con certezza come questo processo possa competere con il 4K nativo senza confrontare due versioni di uno stesso gioco. Il nativo sarebbe nettamente superiore, ma la vera domanda è se l’upscaling dovesse risultare eccessivamente brutto da vedere. Da esperto di upscaling posso dire che sono rimasto deluso dalla scelta adottata da Sony su PlayStation 4 Pro. Se avessero collaborato con una compagnia come Artomatix, sicuramente avrebbero adottato una tecnologia piuttosto avanzata invece che quella tradizionale”.
E voi che cosa ne pensate delle dichiarazioni di Eric Risser?