Le Chiavi del Caveau Aureo – Recensione, i “maghi dell’acquisizione”

Ecco la recensione del nuovo supplemento di D&D 5E basato sul furto, le Chiavi del Caveau Aureo, pubblicato da Wizards of the coast 

Daniele Antonelli
Di Daniele Antonelli - Contributor Recensioni Lettura da 8 minuti

Finalmente vi parliamo del nuovo supplemento per Dungeons & Dragons 5E basato sul furto: Le Chiavi del Caveau Aureo, pubblicato da Wizards of the coast. Si tratta di una raccolta di tredici nuove avventure ispirate a famosi heist movie come Ocean’s Eleven e The Italian Job, dove ogni avventura presenta luoghi e tipologie di operazioni differenti, dai furti di opere d’arte all’infiltrazione in luoghi pericolosi, come un casinò infernale o una città di costrutti impazziti.

I Carillon dorati e le chiavi

I giocatori in questa raccolta di avventure sono ladri affiliati al Caveau Aureo, un’associazione segreta legata ai draghi metallici avente sede in uno dei piani esterni di allineamento buono. Dell’associazione non si conosce molto, e le sue operazioni sono spesso al difuori della legge, rispettando tuttavia la filosofia del bene superiore. Gli agenti del Caveau Aureo spesso monitorano i gruppi di avventurieri, offrendo ai più promettenti la possibilità di unirsi all’organizzazione, e assumendo in seguito il ruolo di referenti di missione per i novizi. I nuovi membri ricevono un carillon dorato che racchiude le informazioni relative ai colpi, tuttavia il suo contenuto per questioni di sicurezza è vincolato all’uso di chiavi fornite dai referenti dell’organizzazione.

Il grande piano

Le avventure delle Chiavi del Caveau Aureo sono strutturate diversamente rispetto a quelle classiche, incentivando l’utilizzo di talenti e classi relativi all’infiltrazione e premiando la furtività, il sotterfugio e la parlantina. Le informazioni contenute nel carillon insieme a quelle fornite dal referente consentono ai giocatori di organizzare un piano d’azione per portare a termine i colpi, grazie all’ottenimento di dati, come la presenza di trappole, la planimetria della mappa, il posizionamento dei turni di guardia, o la presenza di elementi di disturbo come gruppi rivali.

Le mappe di gioco sono estremamente dettagliate ed arricchite dalla presenza di una leggenda che ne mostra i punti di interesse. Le ambientazioni sono basate su diverse tipologie di colpi introducendo meccaniche e spunti differenti durante una sessione. Per esempio, l’avventura intitolata “Avventure sul Concordant Express” propone un’esperienza interessante, dove la mappa non è già definita, e risulta divisa in istanze che compongono le carrozze di un treno, consentendo al game master di personalizzare l’ordine e la struttura del mezzo.

A caccia di MacGuffin

Le Chiavi del Caveau Aureo introduce nuovi oggetti magici utilizzati come MacGuffin nelle avventure, ovvero un espediente narrativo rappresentato da un evento o da un oggetto utilizzato per muovere la trama in avanti (avete presente la valigetta in Pulp Fiction? ndr). Nelle avventure presentate all’interno del supplemento, risaltano inoltre tre oggetti magici: il Ritratto di Constantori, il Frammento di Xeluan e il Frammento solitario.

Il Ritratto di Constantori è un quadro senziente legale malvagio, collegato all’avventura “Furto su Tela“. Gli utilizzatori del ritratto, dopo essere entrati in sintonia con l’oggetto, possono utilizzarlo per origliare conversazioni e comunicare telepaticamente con esso, inoltre il quadro possiede la capacità di difendersi spendendo una delle sue tre cariche per lanciare dardo incantato. In Furto su Tela il ritratto rappresenta sia l’oggetto del desiderio dei giocatori che una complicazione, in quanto, il ritratto è vincolato all’antagonista e si opporrà fortemente ai tentativi di rubarlo.

Il Frammento di Xeluan, introdotto nell’avventura “il Frammento del Maledetto“, costituisce l’unico modo per fermare i terremoti di Oztocan.

Questo oggetto magico fornisce due bonus a chi vi entra in sintonia: uno primo amplifica le abilità magiche del portatore, permettendo di usare il frammento come focus da incantatore e applicando un +1 ai tiri per colpire degli incantesimi, e l’altro bonus aggiunge quattro punti alla statistica forza, fino ad un massimo di 22 punti totali. Tuttavia, il Frammento nasconde un terribile segreto ad ogni prova fallita con un punteggio di 1 sul lancio del dado… una maledizione scelta casualmente da una tabella interna al manuale.

Infine il Frammento solitario è una gemma presente nell’avventura “Festa a Palazzo Paliset“, la quale racchiude una spaccatura extradimensionale, nata nell’anomalia causata dall’unione di due bag of holding. La gemma conferisce diversi vantaggi, come permettere al personaggio di teletrasportarsi, o consumare fino a 6 cariche per lanciare incantesimi differenti in base al tipo di gemma.

Un viaggio nella fantasia

All’interno delle Chiavi del Caveau Aureo le rapine non sempre si presteranno ad ambientazioni classiche o già visitate, come l’evasione dalle prigioni di Revel’s End dell’avventura “Prigioniera n’13“, ma porteranno la nostra banda di ladri a visitare treni extraplanari, città di costrutti e perfino un casinò dei nove inferni. Ognuna delle ambientazioni è caratterizzata da variegate diramazioni sia nella risoluzione, che nella presentazione di minigiochi e trame secondarie. Le avventure capaci di spiccare maggiormente in questi contesti sono “Ingranaggi Selvaggi” e “La mossa Stigea“.

La prima delle due è caratterizzata da una mappa urbana basata su di una città orologio. Essa si presenta colma di istanze descrittive dei luoghi di produzione e fabbricazione dei costrutti, i quali imperversano furiosamente nelle strade, ognuna di queste dotata di sviluppi facoltativi in grado di arricchire la trama.

La seconda porta i giocatori nel vivo di un casinò infernale stile Las Vegas, completo di minigiochi basati sulle attrazioni dei locali e missioni secondarie legate ad essi, complessivamente entrambe le avventure sono capaci di garantire un ottima longevità e ripetibilità delle sessioni.

Il furto del secolo

Le Chiavi del Caveau Aureo di Wizards of the Coast introduce un’ottima raccolta di avventure adatte ad un ben nutrito bacino di giocatori, dai neofiti di livello 1 agli esperti di livello 11 e superiore, in quanto, un Game Master munito del manuale dei mostri può facilmente alterarne il ritmo e la difficolta durante le sessioni. Ognuna delle 13 avventure all’interno del manuale è caratterizzata da differenti approcci di azione, favorendo meccaniche non comuni alle classiche sessioni di D&D 5E, concentrando il focus sull’infiltrazione, il raggiro e soprattutto il lavoro di squadra. Le mappe sono incredibilmente dettagliate e possiedono chiari elementi illustrati nelle legende, inoltre è possibile utilizzarle su applicazioni che supportano prodotti ufficiali come Roll20. I nuovi strumenti magici presenti in questa raccolta non solo costituiscono una buona ricompensa per gli sforzi dei giocatori, ma garantiscono elementi narrativi e complicazioni interessanti durante una campagna. Complessivamente la maggior parte delle avventure con i loro differenti risvolti riesce a garantire un’ottima esperienza di gioco, specialmente consigliata ai gruppi di giocatori alle prime armi.

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