Tutti gli amanti di Rainbow Six Siege, il noto FPS online targato Ubisoft, avranno sicuramente sentito parlare di 6: Siege – The Board Game, il progetto di Mythic Games deciso a trasportare le dinamiche già viste su schermo su di un vero e proprio tavolo da gioco. La società ha lanciato questo ambizioso progetto sulla nota piattaforma di crowdfunding Kickstarter, riscuotendo immediatamente un grandissimo successo. Noi abbiamo avuto modo di testare il prototipo del titolo, quindi ecco a voi la recensione di 6: Siege – The Board Game.
Attaccante o Difensore?
Proprio come nel videogioco, in 6: Siege – The Board Game i giocatori, che potranno essere da un minimo di 2 fino ad un massimo di 4 contemporaneamente, dovranno affrontarsi in una battaglia strategica davvero complicata. Per prima cosa dovranno iniziare scegliendo quale fazione utilizzare, se quella dei Difensori o quella degli Attaccanti. Questa prima scelta può sembrare banale, ma invece decidere da quale parte schierarsi è fondamentale, poiché avrete a disposizione risorse, armi, personaggi e stili di gioco completamenti differenti. La scatola base conterrà i primi 20 operatori usciti cronologicamente nel videogioco, anche se all’interno di ogni partita ne potrete utilizzare solamente 5 per squadra.
Riprendendo il titolo originale, ogni operatore avrà a disposizione delle abilità uniche e delle statistiche completamente differenti rispetto agli altri. Una delle parti più interessanti del gioco è sicuramente la scelta e la caratterizzazione del proprio team. Si tratta di una decisione molto personale che andrà a decidere il vostro stile di gioco per la partita: per esempio i giocatori che prediligono le partite rapide e dirette potranno optare per personaggi con un output di danni più elevato, mentre chi ama studiare il proprio avversario potrà concentrarsi sul tessere la propria tela, fatta di granate, droni e circuiti elettromagnetici.
Ci è piaciuto molto testare prima una fazione e poi l’altra, la possibilità di scegliere tra 10 personaggi (almeno inizialmente) e tra due tipologie di gioco differente, infatti, riesce a dare più longevità a questo titolo, permettendo di avere fin da subito una grande varietà di stili di gioco e di longevità. Qualità molto apprezzata in un gioco molto tattico come questo 6: Siege – The Board Game, che vi permetterà di fare partite su partite senza mai annoiarvi e senza dover ripetere sempre le solite strategie.
Bersaglio individuato
Il regolamento del titolo non è proprio facile da imparare la prima volta, ci sono moltissimi fattori che caratterizzano le partite e ogni singolo disegno sulla mappa può voler dire qualcosa. Le prime partite, infatti, le abbiamo giocate con il regolamento a portata di mano, anche perché, nel corso dei round, qualche dubbio ci è sorto. L’obiettivo di ogni giocatore è quello di portare a termine la missione nel tempo massimo disponibile, nel prototipo erano inserite solamente due missioni (disinnescare la bomba e salvataggio ostaggio).
C’è tuttavia un ulteriore fattore che può determinare la vittoria di una squadra, ovvero eliminare tutti gli operatori avversari. Questa secondo possibilità è molto determinante, nel corso dei nostri test infatti, nonostante avessimo puntato inizialmente sul completare la missione, ci siamo accorti che per gli Attaccanti diventa molto più immediato uccidere i Difensori direttamente. A prima vista potrebbe sembrare sbilanciato, ma le partite sono anche caratterizzate dal tiro dei dadi, quindi la scelta si bilancia e si evolve nel corso dei round, e alle volte cambiare approccio può essere determinante per vincere la partita.
Le partite in 6: Siege – The Board Game durano all’incica un’ora. I giocatori si muovono a turni alternandosi l’uno all’altro e, per scandire al meglio il lasso di tempo a disposizione di ogni team, Mythic Games ha deciso di creare un’app con un timer per suddividere al meglio le varie azioni. L’introduzione tecnologica è di grande, aiuto, visto che ogni partita ha una durata fissa, permettendo ai giocatori di pensare e muovere immediatamente le varie pedine senza preoccuparsi di sistemare il timer. Inoltre, sempre dentro l’app, si potranno gestire i vari livelli di gioco, con delle durate inferiori, aumentando così la velocità ma anche la complessità delle partite.
Gestione dei round di 6: Siege – The Board Game
Le due missioni che abbiamo avuto modo di provare sono entrambe ben bilanciate. Nella prima gli attaccanti sono chiamati a liberare l’ostaggio e portarlo fuori al sicuro, mentre nella seconda dovranno disinnescare la bomba ed uscire sani e salvi dall’edificio. I difensori al contrario dovranno proteggere la propria roccaforte, con l’utilizzo di trappole, gas e fumogeni. Il gioco utilizza linee di visione un po’ particolari, che potranno sembrare contorte all’inizio, ma in realtà, grazie anche alla buona progettazione dei vari oggetti presenti sulla mappa, imparerete ben presto quando e come avrete a portata di tiro un nemico, oppure sarete esposti.
Ogni round è gestito in questo modo:
- Prima attivazione attaccante
- Prima attivazione difensore
- Seconda attivazione attaccante
- Seconda attivazione difensore
- Fine del turno
Ogni giocatore avrà la possibilità di utilizzare, nel corso della propria attivazione, fino ad un massimo di tre operatori. Ogni operatore potrà effettuare un’azione di movimento più altre due azioni uniche, come per esempio sfondare barricate, lanciare granate, attaccare o correre. Dovrete stare molto attenti a cosa deciderete di fare, a volte sarà importante poter muovere subito i primi tre operatori e lasciare gli altri due in disparte, mentre in altri casi sarà preferibile, per esempio, spostare solamente due miniature, e aspettare le mosse del proprio avversario. Le miniature normalmente si possono spostare di 5 spazi in qualsiasi direzione, ma alcune attività particolarmente difficili, richiederanno o diminuiranno il movimento di qualche quadrato.
Il titolo, infatti, fa del posizionamento una dinamica davvero importante, è indispensabile contare bene e analizzare adeguatamente il campo di battaglia per ritrovarsi al posto giusto, nella direzione giusta, al momento giusto. Ovviamente poi non mancheranno gli scontri a fuoco, l’importante è che ci sia una linea di vista libera tra le due miniature. Una peculiarità interessante di questo titolo è che, ricalcando le dinamiche del videogioco, grazie ad alcune azioni mirate si può avere una linea di tiro anche attraverso i muri leggeri, e sarà dunque possibile sparare attraverso i muri abbattendo il proprio nemico senza che lui lo sappia. Per fare ciò avrete bisogno del supporto di telecamere e droni.
Segnalini, segnalini ovunque!
Dobbiamo ammettere che il setup di 6: Siege – The Board Game è un pochino difficoltoso. La scatola è piena di segnalini, piena di accessori che ad un certo punto non sapevamo più come predisporre. Anche in questo caso serve un po’ di dimestichezza per poter preparare il campo in maniera rapida, ma piano piano ci si prende la mano. Una volta scelta la missione da completare, i giocatori dovranno predisporre la plancia di gioco sul tavolo – noi avevamo solamente il consolato, ma il gioco base avrà due plance fronte retro con 4 ambientazioni differenti. Inoltre ogni missione avrà un setup ben definito, non dovrete far altro che seguire le istruzioni e riempire la mappa, con i tavoli, le barricate, ostacoli e quant’altro.
Una volta posizionato il campo (parte peggiore a nostro avviso), i giocatori dovranno predisporre le schede con i profili dei 5 operatori scelti insieme ai loro token di attivazione e munizioni. Una delle cose più divertenti, che potrà donare una vasta longevità al titolo, è il tabellone tattico a disposizione di ogni giocatore. Qui ogni giocatore può assegnare liberamente e segretamente cinque gadget dell’elenco a loro disposizione. Ad esempio gli attaccanti potranno caricarsi delle bombe paralizzanti, delle claymore, permettendo di personalizzare ancora di più le varie partite.
In entrambe le missioni, iniziano prima i difensori, che dovranno scegliere la posizione dei propri operatori. Al contrario degli attaccanti, i difensori potranno sistemare ben due gettoni per ogni operatore, solo uno indicherà la posizione reale dei personaggi, l’altro servirà per sviare l’attenzione degli attaccanti. Questa dinamica serve per non dare troppo vantaggio allo schieramento del secondo giocatore ed è una trovata alquanto astuta.
Conclusioni di recensione di 6: Siege – The Board Game
Durante la recensione lo avrete capito, 6: Siege – The Board Game è un titolo che mira a replicare ogni singola dinamica di un videogame su di un tabellone di carta. L’impresa, non c’è che dire, è titanica, ma possiamo tranquillamente ammettere che i ragazzi di Mythic Games sono stati davvero bravi, hanno confezionato un titolo con un potenziale elevatissimo, sia per la quantità di personaggi e abilità che potrebbero uscire nel tempo, sia per la riproduzione di quasi tutte le dinamiche che speravamo di trovare. E’ fin troppo divertente nascondere trappole, individuare i personaggi nemici e ucciderli anche dietro muri leggeri. Complessivamente il regolamento può sembrare complesso all’inizio, ma con il passare dei round diventa sempre più pratico e memorizzabile, tanto che dopo poche partite non serve neanche più leggerlo.
È sicuramente un titolo per giocatori esperti e ad alto tasso strategico, anche se volendo i giocatori possono decidere di darsele di santa ragione in campo aperto e destinare la risoluzione del vincitore al tiro del dado. La nota veramente negativa è l’esagerata presenza di segnalini che si devono posizionare ad ogni game, ma d’altronde non è semplice riportare un videogioco all’interno di un board-game. Se siete interessati ad altri giochi da tavolo per giocatori un po’ più esperti, vi consigliamo la nostra recensione di Lawyer Up, un gioco di carte dove dovrete interpretare un avvocato in un processo americano.