Zelda: Breath of the Wild, tornano arco e frecce

Federico "Alexeij" Zunino
Di Federico "Alexeij" Zunino News Lettura da 2 minuti

Nintendo torna a mostrare su Twitter gameplay di combattimento di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Dove pochi giorni fa abbiamo visto Link imperversare con un arsenale da mischia, questa volta il nostro eroe si scatena col suo arco, mostrando alcune interessanti funzionalità. Link è infatti in grado di incoccare quattro tipi di frecce diverse – per ora – ed ogni tipo presenta numeri limitati, richiedendo quindi al giocatore parsimonia e buona mira in base alla facilità con cui sarà possibile riempire la propria faretra. Abbiamo frecce normali, presenti in maggior numero, con cui Link potrà sia colpire i nemici sia interagire con l’ambiente: nel video il nostro eroe potrà infatti accedere ad una piattaforma sopraelevata colpendo le funi che supportano la passerella d’accesso.

breath of the wild

Più limitate in numero sono invece le frecce “elementali”, se così possiamo chiamarle. Le frecce di ghiaccio sono in grado di congelare il nemico a contatto, aumentando i danni che può subire da successivi attacchi fino a ridurlo in frantumi. Le frecce di fuoco e le frecce bomba invece paiono differire solo per l’area d’effetto e il danno, le prime più efficaci contro un singolo bersaglio rispetto alle altre. Colpi ben mirati potranno inoltre rimuovere l’equipaggiamento del nemico – almeno gli scudi – e i sacri headshots infliggeranno danno critico, per la gioia di tutti i cecchini. Insomma, sembra tutto piuttosto solido e fluido, andandosi bene ad integrare con quello che abbiamo visto fin’ora del nuovo gioco di casa Nintendo. Ricordiamo che The Legend of Zelda: Breath of the Wild sarà rilasciato nel corso del 2017 in esclusiva per Nintendo Wii U e per la nuova Nintendo NX, di cui potrebbe essere uno dei titoli di lancio. Vi lasciamo sotto il video.

https://youtu.be/IqnF7sQlAn8

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Seguace disilluso di mamma Bioware, in un costante odi-et-amo con Bethesda e fanboy di Chris Avellone, nasce, cresce e va a sbattere a braccetto con Pokemon e la FX. Gli anni dei RTS sono lunghi e pieni di gioie, poi recupera American Conquest Serie Oro e rischia l'esaurimento nervoso contro l'IA del gioco. Da quel momento comincia la passione (leggi: ossessione) per gli RPG su ogni piattaforma fino a tornare recentemente su PC, sebbene abbia lacune catastrofiche su alcuni classici che non si può non aver giocato - vero, Final Fantasy? Scrive, legge fumetti da finto intellettuale dopo i traumi dovuti ai manga - ma la Sindrome di Stoccolma è una brutta cosa - e scrive ancora un po'.