Destiny Legacies – Recensione

Andiamo alla scoperta di tutti i cambiamenti che l'espansione Legacies ha portato all'interno del bellissimo Star Wars Destiny!

Gianluigi Basta
Di Gianluigi Basta Recensioni Lettura da 7 minuti

Dopo avervi illustrato le attuali modalità di gioco e il loro attuale stato, parliamo di cosa il ciclo di Legends  e nello specifico l’espansione di Legacies ha introdotto nel gioco e come ha cambiato il Meta del formato Standard.

ARIA DI CAMBIAMENTO

Fin dagli esordi il gioco presentava due tipologie di danno: Mischia e a Distanza. Legacies ha introdotto il simbolo di Danno Indiretto: si tratta di una tipologia di danno che, una volta risolto, lascia all’avversario la scelta di come distribuire l’ammontare di danni come più gli aggrada sui propri personaggi.

Nel ciclo precedente avevamo visto un assaggio di questa tipologia di danno grazie all’Imperatore Palpatine, che alla risoluzione di un suo dado obbligava l’avversario a distribuire 2 ulteriori danni sui suoi personaggi come meglio credeva. Abbiamo quindi molti nuovi personaggi ed equipaggiamenti che presentano questo nuovo simbolo. Taluni di loro presentano solo il danno indiretto come unica fonte di danno come Saw Gerrera, mentre altri coesistono con i vecchi simboli come il nuovo Palpatine – Darth Sidious, che presenta tutte e tre le tipologie di danno presenti ne gioco.

Per rendere appetibile la nuova faccia sui nostri dadi, FFG ha provveduto a creare upgrade ed eventi che cercassero di rendere competitivo un mazzo basato su questa nuova meccanica. Nonostante le facce danno indiretto, presenti negli upgrade e personaggi, siano mediamente superiori alle normali facce danno Mischia o a Distanza, questa nuova tipologia di danno fatica a decollare nel formato Standard, dove tutt’ora risulta più incisivo il danno mirato. La possibilità di infliggere ingenti danni sulla nostra principale minaccia è ancora troppo più appetibile per essere soppiantata dal danno indiretto.

Purtroppo, al di fuori del formato Trilogy, raramente si vedono personaggi e upgrade che forniscono un output di danni indiretto. A dimostrazione di questo basti vedere le classifiche dei tornei più importanti, dove personaggi come il nuovo Finn, i Droidi da battaglia, e Aphra non hanno mai trovato posto sui tavoli. Possiamo comunque citare un pool di nuovi personaggi introdotti davvero riusciti.

BEST SELECTION

Tra le carte meglio riuscite di questa nuova espansione di Destiny abbiamo, il nuovo Obi-Wan, nella versione Guerra dei Cloni, che ha dato una seconda vita alla tanto odiata Maz Kanata, orfana del vecchio Poe di Awekening (giustamente nerfato). La guerriera Jedi Aayla Secura, eroe blu dal rapporto qualità/costo praticamente fuori scala (la si usa dal mazzo Aggro ai Mazzi Veicoli).

L’infida Madre Talzin, il supporto blu malvagio che tutti i villains aspettavano. Il grande Maestro Yoda che con i suoi dadi senza blank e la faccia speciale davvero potente, ha permesso finalmente la creazione di mazzi mill che funzionano, e di combinazioni tremende da usare anche in mazzi aggro (il nostro campione Italiano Matteo Natalini ha proprio usato Yoda, insieme alla cara vecchia Rey e una Padawan, per portare a casa il titolo).

Impossibile non citare il fortissimo Hondo Ohnaka che, in combinazione con Yoda , è risultato uno dei personaggi più temuti grazie alla meccanica dello “special chaining”, e Boba Fett che, insieme alla Settima Sorella o Phasma, può alzare dal talvolo un personaggio anche al primo turno se la fortuna gira.

Molti altri restano però negli albi perché parecchi personaggi di Awekening sono ben lontano dall’andare in pensione. Stesso discorso si può fare per gli eventi di rimozione: essendo Legacies un’espansione di transizione, molti eventi coprono il danno indiretto e quindi vengono poco usati nel formato Standard. Abbiamo però lodevoli eccezioni che ad oggi sono fisse in quasi tutti i mazzi, come ad esempio:

Molti upgrade sono stati aggiunti, ma quasi tutti quelli che producono danno indiretto non trovano ancora un loro spazio nel meta attuale. Tirando le somme possiamo dire che di certo Legacies ha portato nel meta una ventata di freschezza necessaria alla salute del gioco.

CONCLUSIONI

Prima del suo rilascio, nell’epoca di Empire at War, i mazzi competitivi erano molto limitati, oltre a essere tutti malvagi, ed era quasi un obbligo schierare un mazzo con FN-2199, affiancato spesso da Darth Vadar – Dark Apprentice o da Unkar Plutt e Trooper, o Unkar Plutt e Thrawn, temibilissimo mazzo mill che poteva anche essere convertito in mazzo veicoli.

L’uscita del 2 Players Set, avvenuta verso la fine del 2017 come assaggio di Legacies, aveva quasi peggiorato la situazione: se da un lato FFG aveva corretto attraverso i nerf gli odiati mazzi citati sopra, rendendoli non più giocabili (almeno nella forma eccessivamente potente che conoscevamo) l’introduzione della nuova Rey e del nuovo Poe avevano portato il deck Poe/Rey a rappresentare la maggior parte dei deck partecipanti a un torneo.

Ma fortunatamente è stata solo una breve parentesi durata fino all’uscita degli starter set di Legacies con relativi booster. Il gioco ora prevede un’ampia varietà di scelta; sia i mazzi aggro, quelli veicoli, per finire con i mill sono ottime scelte e funzionano. Difficilmente durante un torneo affronterete più di un mirror match, tanta è ora la varietà a disposizione. La variabile fortuna è sempre presente, ma il giocatore bravo resta quello in grado di prevedere il flusso di una partita e sapere quando può rischiare e quando è meglio attendere.

Certo, anche al campione dei campioni può capitare di rollare per un’intera partita tutti blank, mentre il suo avversario principiante rolla solo danno senza dover ritirare. Capita… ma chiedetevi se non è strano vedere nelle top dei grossi eventi sempre certi giocatori.

Se vi è piaciuta questa recensione, e volete conoscere ancora meglio le dinamiche di questo gioco, vi consiglio anche di continuare a seguirmi sul canale YouTube, Bad Destiny.

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