Panasonic Lumix GH6 – Recensione, una mirrorless perfetta per i video

Abbiamo passato un mesetto in compagnia della mirrorless Panasonic Lumix GH6: vi raccontiamo cosa ne pensiamo nella nostra recensione!

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 6 minuti

Nel panorama delle mirrorless, scegliere la propria è davvero complesso: c’è da capire in primis per quale motivo un prodotto del genere nasce, e poi è necessario comprendere quali funzioni ha, quali punti di forza possiede, e quali sono le debolezze (e come sopperire). Abbiamo avuto modo di provare e recensire la Panasonic Lumix GH6, provandola per la produzione video, per lo streaming, e anche con qualche scatto: ecco cosa ne pensiamo.

Registrare con piacere

L’utilizzo primario che abbiamo fatto di questa GH6 è stato per i video: dovendo registrare clip di ogni genere, da quelle più “statiche” fino a riprese più particolari, c’è da dire che ci siamo trovati eccezionalmente bene.

Parliamo di un dispositivo in grado di registrare video in 5.7K a 60p, che possono diventar 4K 120p (una delle impostazioni che più spesso abbiamo usato) o addirittura FullHD 240p. Si tratta di valori che per un videomaker sono il Santo Graal, una qualità eccezionale che può diventare un ottimo strumento per la propria creatività.

Registrando poi sulla scheda CFexpress TypeB, abbiamo avuto modo di provare i video codec ProRes 422HQ e 422 di Apple, capaci di dare una qualità d’immagine estrema (togliendo la necessità di lavorare tutto questo poi in post-produzione).

Per chi fosse interessato a riprese un po’ più movimentate, ci pensa lo stabilizzatore d’immagine Dual I.S. 2 con 7.5 stop a 5 assi della GH6: tradotto, si tratta di un doppio sistema di stabilizzazione, uno sul body e uno sulla lente, che lavorano insieme proponendo 7.5 stop di correzione, ovvero un’immagine molto stabile.

A chiudere il tutto, la possibilità eccezionale di registrare direttamente su SSD: collegandolo tramite cavo, abbiamo avuto modo di metterci sopra le registrazioni in diretta, così da poterle poi lavorare in modo facile e veloce.

Per quanto riguarda l’autonomia, non abbiamo troppo tempo per produrre i nostri contenuti considerato che la batteria non dura più di 1 ora in registrazione 4K, ma ricordiamo comunque che usandola da alimentata viene risolto il problema alla radice. Compresa ma non gradita, infine, la scelta di mantenere l’autofocus a contrasto, una cosa che su altre mirrorless già è stata sostituita, e che potrebbe dare qualche problema ai meno esperti.

Interessante e eccellente infine l’uscita HDMI, senza cadere in micro e mini varie, a schermo viene proiettata un’immagine nitida, chiara e di qualità eccezionale, motivo per cui una mirrorless del genere potrebbe diventare tranquillamente un’ottima compagna di avventure per lo streaming.

E anche le foto

Non principali per noi, ma comunque importanti, partiamo però da un assunto: questa Panasonic Lumix GH6 non nasce principalmente per fare foto, ed è chiaro questo. Eppure, nonostante questo e nonostante il fatto che si tratti di  un micro 3/4, gli scatti sono molto belli.

Il colore non fa impazzire, ma questa è una scelta ben ponderata di Panasonic, considerato che anche la GH5 aveva lo stesso stile, mentre per la risoluzione basterebbero già i 25 MP di base, ma con la modalità ad Alta Risoluzione potrete persino arrivare a 100 MP, lasciando alla macchina il compito di prendere più scatti e fonderli insieme (e potrete farlo anche a mano libera).

Design

Ci avviciniamo al termine di questa recensione della Panasonic Lumix GH6 parlando di una delle cose spesso meno trattate, ma comunque importanti: il design. Parliamo soprattutto di come questa mirrorless sia andata avanti in confronto alla precedente GH5: l’aggiunta di nuovi bottoni, che permettono di far partire la registrazione sia dalla parte superiore che frontale, e il tasto per le informazioni audio sono elementi sicuramente non necessari, ma graditi.

Il corpo tropicalizzato poi permette di avere un prodotto qualitativamente raffinato, comodo da usare in mano nonostante il suo peso, e per questo davvero interessante. Ciò che però non ci aspettavamo, è la ventola, un’aggiunta in confronto alla GH5, rende il prodotto ancora più elaborato e curato.

Specifiche

Sensore

  • Tipo: Sensore Live MOS (17,3 x 13 mm)
  • Pixel effettivi fotocamera/Pixel totali: 25,21 Megapixel / 26,52 Megapixel
  • Rivestimento AR (antiriflesso): Sì
  • Proporzioni/Filtro a colori: 4:3/Filtro colori primari
  • Sistema di riduzione della polvere: Sensore di immagine mobile
  • Sensibilità ISO: 50 – 25600
  • Formati file: JPEG, RAW

Esposizione

  • Tempi di scatto: 60″ – 1/32000
  • Compensazione: Step EV 1/3, ±5 EV (±3 EV per le immagini in movimento)
  • Modalità esposizione: Programmi AE (P) / Priorità apertura AE (A) / Priorità otturatore AE (S) / Esposizione manuale (M) / Creative Video (P/A/S/M)* / Personalizzato 1, 2, 3, 4 / Intelligent Auto

Funzionalità

  • Mount: Micro 4/3
  • Live View: Si
  • Modalità video: 5.7K (5760x2880p) @ 60 FPS
  • WiFi: Si
  • GPS: No
  • USB: USB-C (3.2 2×2)
  • Ricarica via USB: Si
  • Touchscreen: Si (LCD 900 x 600 pixels, articolato)
  • Mirino: Elettronico, 1280 x 960 px
  • Memoria: CFExpress Type B
  • Memoria: SD, SDHC, SDXC
  • Batteria: Panasonic DMW-BLK22, 15.84 Wh
  • Peso: 823 g
  • Dimensioni: 138 x 100 x 100 mm

La Panasonic Lumix GH6 è venduta a 2.199€ da listino, ma essendo uscita già da qualche tempo, è possibile trovarla a dei prezzi più vantaggiosi, con tagli che partono dal 20% e possono persino arrivare a salire (se siete fortunati).

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.