E’ con immenso piacere che vi do il benvenuto nella nostra rubrica settimanale GameScope, una manna dal cielo per quel che riguarda degli ottimi titoli rimasti purtroppo alieni al grande pubblico, vuoi per la natura di nicchia del titolo stesso o per scelte di marketing poco funzionali e sensate. In questo episodio vi parleremo di Resonance of Fate, rpg di stampo orientale conosciuto nel Sol Levante come End Of Eternity.
La storia di Resonance of Fate è ambientata in un futuro non troppo lontano, in cui la Terra è ormai devastata dall’inquinamento. La situazione è così insostenibile da costringere gli esseri umani a vivere all’interno di una struttura chiamata Basel, sviluppata in verticale su diversi livelli. All’interno di questa enorme città si è creata una società saldamente in mano al clero che, oltre a detenere il potere assoluto, controlla le apparecchiature capaci di purificare l’aria rendendola respirabile. Al di là delle somiglianze con altre opere cyberpunk, Resonance of Fate si distingue per un look ispirato, fatto di enormi meccanismi a cielo aperto che fanno da sfondo ad ambientazioni sempre ricche di dettagli. Se avete amato la saga di Valkyrie Profile, quando vi ritroverete a esplorare i vari livelli di Basel vi sentirete a casa vostra, riscoprendo lo scrolling quasi completamente orizzontale all’interno di zone davvero pittoresche.
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Il sistema di combattimento è forse l’elemento più caratterizzante e discriminatorio del gioco, vista la sua complessità generale; ci troveremo a gestire un party composto da tre personaggi, con ogni combattente che ha a disposizione una certa quantità di azioni da effettuare all’interno di un turno. Quest’ultimo è scandito da una barra che cala velocemente mentre ci muoviamo liberamente sul campo di battaglia o effettuiamo un’azione qualsiasi tra attacco, difesa e uso di oggetti, al termine della quale si passa al turno successivo. Le armi utilizzabili sono tutte da fuoco e si differenziano per la tipologia di danno che infliggono, suddiviso in due categorie: le armi automatiche veloci come mitragliatrici e simili provocano danni superficiali, solitamente di maggiore entità ma di effetto non mortale, mentre le altre provocano il danno diretto. I danni superficiali possono essere recuperati al passare di un turno, ma se sopraggiunge il danno diretto vengono accusati tutti insieme, cosa che determina un particolare ordine di attacco, solitamente facendo precedere il danno diretto da una scarica di colpi superficiali in modo da eliminare velocemente il nemico.
Oltre al normale movimento e all’attacco, un’opzione fondamentale è data dalla “azione eroica”, un’azione che consente di stabilire una traiettoria di movimento preimpostata per il combattente, che seguirà tale linea fino allo scontro con un ostacolo e al termine del turno. All’interno di questo spazio, è possibile effettuare diversi attacchi ,al successo dei quali corrisponde la conquista di un cristallo, che consente a sua volta nuove azioni eroiche. Il passo successivo a questa tipologia di movimento è dato dall’attacco triplo, che si ottiene accumulando punti “Risonanza”, ottenibili semplicemente correndo lungo traiettorie che passano in mezzo agli altri due combattenti del party. La complessità è quasi estrema, ma l’appagamento di un combattimento stravinto utilizzando tutto ciò è fantastico e sarà sempre più apprezzabile andando avanti e apprendendo nuove complesse strategie.
Il comparto tecnico è di buon livello per il tempo d’uscita del titolo, con una buona dose di poligoni nei personaggi principali e buone texture per gli sfondi di Basel e non. Risultano un po’ meno curati i personaggi secondari, non solo a livello tecnico ma anche purtroppo di background generale. Il punto forte è però la componente artistica, prettamente steampunk e molto evocativa; stesso aggettivo per la colonna sonora, veramente buona ed originale, condita da un doppiaggio inglese accettabile. Anche la longevità è buona, calcolando l’alta curva di apprendimento e le missioni secondarie che il titolo offre. Se siete disposti ad accettare un gameplay tanto particolare quanto ostico e a morire spesso, specialmente nelle prime fasi di gioco, Resonance of Fate è il titolo che fa per voi: Tri Ace ha sfornato un JRPG coi fiocchi, condito da un combat system magistrale, una trama intrigante e una direzione artistica originale e sontuosa; consigliatissimo!