L’attuale CEO di Sony, in una dichiarazione a proposito del Project Morpheus ha reso noto al pubblico quanto la compagnia nipponica stia lavorando duramente per spingere questa nuova periferica.
Project Morpheus non si limita ad essere un esperimento, stiamo lavorando parecchio su questo dispositivo. Vogliamo che il giocatore abbia un livello di immedesimazione nel gioco tale da fargli credere di non trovarsi più nel suo salotto: un successo in questo senso ci permetterebbe di portare l’esperienza videoludica verso nuovi orizzonti. Project Morpheus ha riscontrato un buon feedback dagli sviluppatori e sono in molti ad esserne interessati, dobbiamo metterli in condizioni di lavorare facilmente con questo prodotto.
Queste parole fanno ben sperare sul futuro di Project Morpheus, le sue potenzialità sono indubbie (come anche quelle dei dispositivi che si propongono un traguardo simile) ma bisogna anche tristemente ricordare la storia del PlayStation Move altra periferica che la Sony ha voluto spingere e che si prefiggeva grandi obbiettivi, purtroppo in questo caso a parte qualche vaga eccezione il bersaglio è stato mancato di misura. Anche se in questo caso la responsabilità è attribuibile anche (e soprattutto) agli sviluppatori di giochi che hanno malamente aggiunto il Move ai loro titoli
Non ci resta che sperare che Sony abbia imparato dagli errori passati e che il Project Morpheus avrà un destino ben diverso davanti a se.