Questo tredicesimo appuntamento con la rubrica GameScope è un incontro galante con un signor JRPG, quell’Eternal Sonata che tanto aveva fatto infuriare i possessori data l’esclusività, per fortuna rivelatasi poi temporale, per la sola Xbox360. Il gioco ha poi infatti raggiunto la piattaforma PS3, godendo inoltre di tutti i contenuti rilasciati per la console Microsoft; siete pronti a scoprire insieme a noi questa incantevole melodia?
Il 16 ottobre 1849, in un letto di una casa di Parigi, Fryderyk Chopin fa il suo ultimo sogno sul letto di morte. In questo sogno chi è affetto da malattie incurabili può imparare a controllare la magia; è qui che Chopin incontra Polka, ragazza destinata ad un terribile futuro, e Allegretto, il ragazzo destinato a salvarla. Chopin stesso attraversa queste terre nell’incredulità che questo possa essere davvero solo il frutto della sua fantasia. Durante il viaggio, il gruppo di protagonisti scoprirà che il malvagio Conte Valzer ha immesso sul mercato la polvere minerale, una panacea in grado di curare tutti i malanni delle persone, a bassissimo costo, mentre ha alzato notevolmente le tasse su tutti gli altri prodotti di prima necessità. Di fatto in questa maniera il Conte impedisce che venga comprata qualsiasi altra cosa all’infuori della polvere minerale. Tuttavia l’utilizzo smodato di questa polvere porta alla trasformazione della gente in demoni e mostri su cui il Conte esercita il proprio potere, soggiogandoli alla sua spietata volontà. Chopin e gli altri, dunque, dovranno cercare di fermare il Conte Valzer e salvare così l’intero reame, cercando al contempo di capire se tutto ciò che sta accadendo sia davvero sogno o realtà. Questa è in breve la storia di Eternal Sonata, che segue il classico plot eroe-cattivo-reclutamento compagni-sconfitta del cattivo, ma che grazie a una dialettica complessa e a una varietà di situazioni molto valida riesce a tenere incollato il giocatore, spronandolo a proseguire nei vari dungeon che il gioco offre.
Eternal Sonata è essenzialmente un Jrpg, con tutti i crismi del caso: il titolo proporrà un combat system action dinamico e ben strutturato, sulla falsariga dei più famosi Tales Of di Hideo Baba. Sarà possibile controllare un singolo personaggio, con i restanti membri del party governati da una IA buona e spesso sorprendente. Il level up sarà dei più classici, con i nostri eroi che guadagneranno nuove magie ed abilità all’aumentare del livello: capite dunque come il farming sia una caratteristica importante del titolo, seppur i combattimenti scorrano veloci e l’ottimo combat system riesca nel lodevole intento di non far pesare le fasi di accumulo esperienza.
Il comparto tecnico è caratterizzato da una grafica totalmente cell-shading che, nonostante il peso degli anni, fa la sua porca figura: Eterna Sonata risulta infatti un quadro in movimento, che non mancherà di farvi innamorare delle numerose e riuscite location del gioco. Il punto forte è senza dubbio il comparto sonoro: alternate ovviamente alla colonna sonora ufficiale del titolo, che tra l’altro risulta riuscita e adeguata alle varie situazioni, ci sono le vere maestose opere di Chopin, che anche i non appassionati non potranno non apprezzare, con tanto di pelle d’oca. La longevità è molto alta, si va dalle 30 alle 40 ore per i più rapidi, con i completisti che potranno tranquillamente aggiungere una 15ina di ore al pacchetto. Dato il prezzo oramai irrisorio l’acquisto è consigliato a tutti, anche ai non fanatici dei gdr: una perla del genere merita di essere giocata anche anni dopo la sua uscita, vista anche la penuria di Jrpg di qualità negli ultimi 3 anni.