Dopo averci rigiocato di recente a LuccaComics and Games 2013, tramite un torneo nel quale il vincitore si sarebbe aggiudicato il cabinotto con il fantomatico gioco all’interno, ho deciso di dedicare la seconda sessione di questa rubrica al mitico Donkey Kong Arcade.
La mia avventura si é conclusa domenica con un punteggio da primo fino alle 16 del pomeriggio; infatti dopo l’arrivo di un giocatore della primissima generazione non sono riuscito a tenere testa a tale bravura e mi sono aggiudicato meritatamente il secondo posto… ma questa é un altra storia 😉
Il videogame nasce nel 1981, é stato sviluppato dalla celebre casa Nintendo. Fù un gioco creato per le sale giochi e qui vediamo la nascita di due personaggi famosissimi tuttora: Donkey Kong e un giovane Mario, che all’epoca era conosciuto col soprannome di Jump Man. Il giovane carpentiere doveva salvare la fidanzata Pauline dalle grinfie del gorilla Donkey Kong affrontando sfide divise in quattro diversi livelli di difficoltà.
L’origine del nome di Donkey Kong è stata al centro di molte leggende, prima fra tutte quella che vuole che il nome “Donkey” derivi da un errato invio del fax che sostituì ad una ovvia “M” (che formava il nome “Monkey“, scimmia) una più improbabile “D”. Sono pochi però a sapere che il nome “Donkey” non è frutto di un errore casuale, ma di una scelta volontaria, sebbene inappropriata, del suo creatore: egli infatti scelse fra i tanti sinonimi inglesi della parola “testardo” proprio quella che nei dizionari compare principalmente sotto la voce “asino” (similmente al modo di dire italianoTestardo come un mulo).
Livello 1
Il giovane Mario deve scalare un’impalcatura di un palazzo in costruzione evitando allo stesso tempo di essere colpito da dei barili lanciati da Donkey Kong. Deve, inoltre, evitare delle fiammette, infatti alcuni barili contenenti dell’olio se vanno a contatto con il barile in fiamme all’inizio del livello, possono creare questo ulteriore ostacolo.
Livello 2
Jumpman deve arrampicarsi su una struttura composta principalmente da nastri trasportatori. Il pericolo maggiore qui è costituito dalle fiammelle che popolano popolano il livello; qui al posto di barili di olio troviamo degli ostacoli fatti da cumuli di spazzatura che vanno ad incenerirsi nel barile centrale e quindi a creare altri nemici ustionanti. Questo livello fu omesso dalla versione NES e da quelle di alcune altre console.
Livello 3
il nostro eroe deve degli ascensori per spostarsi da una piattaforma all’altra e deve saltare al momento giusto, infatti se si salta troppo in anticipo il nostro giovane Mario non riuscirà a sostenere il danno della caduta e quindi perderà una vita. Oltre questo deve evitare le solite fiammelle e delle molle rimbalzanti. Queste ultime sono il pericolo più grande del livello e partono dalla parte superioresinsitra del livello e procedono verso destra.
Livello4
Il livello finale; qui le fiammelle rimangono ancora una volta l’ostacolo principale. Jumpman deve rimuovere le otto “chiavi di volta” che sorreggono il piano su cui si trova il perfido Donkey Kong, una volta tolte, il gorilla cadrà dalla struttura e il nostro eroe potrà finalmente riabbracciare la sua amata Pauline.
Per superare i numerosi ostacoli ed ottenere più punti a fine livello il nostro Jumpman può usufruire dell’aiuto di un martello che gli permetterà appunto di sconfiggere i suoi nemici; questo power-up é temporaneo ma leva a Mario la possibilità di salire sulle scale, quindi bisogna stare a tenti a quando usarlo e come usarlo.
Per esempio nel primo livello (vedi immagine qui in alto) il miglio modo per usarlo é usufruire di quello nella piattaforma più elevata e mettersi nella zona più sulla destra fra le scale e il punto dove cadono i barili; essendo un punto molto basso il martello riesce a colpire i barili sia che scendono dalle scale che quelli che proseguono, insomma una save-zone dove far aumentare il proprio punteggio.
Il gioco avrà molti titoli a seguire ma le modalità arcade del gioco comincia a scomparire con gli ultimi titoli per game boy; il gorillone comunque ha continuato a farci sognare su giochi in piattaforme a scorrimento alla ricerca di tonnellate di banane, lasciandoci sempre un livello di difficoltà non male per le nuove generazioni. Insomma in un sol gioco la Nintendo si é procurata due brand non da poco. Speriamo continui a sfornare giochi ottimi per entrambe le saghe, qui vi saluto, un abbraccio da Sogeking88