Sand Land – Recensione, l’ultimo saluto a Toriyama

Siamo partiti alla ricerca della Sorgente Leggendaria con Beelzebub e compagni: ecco la nostra recensione di Sand Land, tratto dalla serie.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 9 minuti
7.5
Sand Land

Che il compianto Akira Toriyama sia noto soprattutto per la sua grande creazione, Dragon Ball, non c’è dubbio: tutti i ragazzi di svariate generazioni hanno sognato combattimenti adrenalinici alla stregua di Goku, Vegeta, Crilin e compagni. Eppure, c’è da sapere che il grande mangaka aveva tre altre passioni: raccontare storie – la più ovvia – i motori, e le macchine. Queste cose, che possiamo vedere in minima parte nella storia di Goku, in realtà trovano molto più spazio in opere come Dottor Slump, e anche in un manga pubblicato nel 2000 di soli 14 numeri, Sand Land. Proprio di quest’ultimo, è finalmente arrivato il videogioco, che recensiamo in questo articolo.

Non chiamatelo tie-in

Partiamo dalle basi: Sand Land è una sorta di tie-in, ma non come quelli che conoscevamo un tempo. Il gioco di suo prende la storia, ma propone però un concept più profondo e strutturato, ben posizionato all’interno del suo genere, un Action RPG.

Il rilancio nasce dal fatto che nel 2022 è uscito il film di Sand Land, che in Italia è arrivato sotto forma di mini serie, con una seconda parte inedita scritta proprio da Toriyama che prosegue da dove il finale si era fermato all’epoca. E proprio questa parte – o meglio, sia il film originale sia la nuova scrittura, sono ciò che compongono il comparto narrativo di Sand Land Il Videogioco, un intreccio che vi accompagnerà in una classica esplorazione fatta di scontri, missioni e tanto altro ancora.

Sand Land infatti non è solo un racconto fuori dal classico canone di Dragon Ball (ma non di Toriyama, se pensiamo a Pink), ma un insieme di ciò che nel tempo ha definito il mangaka: una trama non troppo complessa, una storia ben scritta, e tanti dialoghi e momenti divertenti quanti dedicati a botte da orbi (e il fatto che il protagonista non spari attacchi energetici è fantastico).

Nel gioco impersoneremo Beelzebub, figlio del Re dei Demoni, che insieme a Thief partirà per un viaggio con lo Sceriffo Rao alla ricerca della Sorgente Leggendaria. Oltre  a questo, il gioco vi porterà alla scoperta anche di Forest Land, la città aggiunta nella nuova parte della serie, con nuovi personaggi come Ann e un nuovo intreccio tutto da scoprire.

Nel mondo di gioco di Sand Land, l’acqua è un bene introvabile: l’uomo ha distrutto ormai il pianeta, rendendolo di fatto arido e facendo persino nascere leggende su risorse di acqua da poter usare e posti speciali dove poter vivere. Questa ricerca dell’acqua è paritaria, sia per gli uomini come lo Sceriffo Rao, sia per demoni come Beelzebub e compagni, e proprio per questo motivo i nostri eroi si metteranno alla ricerca di una fonte di sostentamento, la Sorgente Leggendaria.

Il veicolo dell’avventura

Sand Land mette il giocatore davanti ad un viaggio epico, spingendolo ad esplorare un vasto mondo ricco di segreti e nemici feroci. Per farlo, anche se potrete fare affidamento sulle abilità di Beelzebub e dei suoi compagni – tutti potenziabili attraverso un albero di abilità molto lineare – avrete a disposizione anche di alcuni veicoli.

Prima di procedere con questi però, c’è da approfondire la libertà di impostazioni del party: se infatti Beelzebub avrà uno stile molto classico, spingendovi a menare le mani, scegliendo quale degli alleati potenziare invece spingerà la vostra squadra ad avere un approccio diverso. Tutto questo cambierà quindi quanto il vostro gruppo punterà sull’offensiva, magari spingendo Rao ad usare i suoi attacchi, sul supporto o sul recuperare materiali per potenziare veicoli.

Akira Toriyama era un grande appassionato delle quattro ruote, e questo si vede in Sand Land: nel gioco avrete modo di avere vari veicoli, da poter tirare fuori a seconda della necessità. Questi potranno essere progettati e poi comandati, e potrete scegliere se puntare su un Carro Armato o una più veloce Dune Buggy, o magari optare direttamente per l’armatura, o preferire le due ruote per avere più agilità. Ma se siete dei fantasiosi, ricordatevi che potrete scegliere anche il Salta-Bot (che vi lasciamo scoprire), l’hoverjet, il monociclo hovercraft o persino abbandonare la tecnologia in favore di un più classico Raptor domato. Se tutto questo non bastasse, i vostri veicoli potranno essere potenziati, modificati e dotati di armi capaci di affrontare orde intere di nemici.

Inoltre, l’opzione di personalizzazione vi permetterà di estendere il vostro tocco creativo sia agli interni, decorando con oggetti unici le tre stanze che potrete avere, sia ai veicoli, che possono essere abbelliti con vernici e decalcomanie per uno stile distintivo in battaglia. Questi elementi insieme creano un viaggio avvincente e profondamente immersivo, dove ogni scelta e scoperta porta il proprio peso, influenzando l’esperienza di gioco in un mondo tanto ostile quanto affascinante.

Tra gli oggetti ottenibili ci sono anche dei consumabili, che saranno sempre migliori con l’avanzare del gioco, e che soprattutto torneranno utili nei momenti più difficili, magari curandovi o permettendovi di aggiustare un vostro veicolo.

Il viaggio

In Sand Land, l’esplorazione del deserto è intensificata dall’uso delle torri radio sparse in ogni regione, che una volta riparate riveleranno dettagli nascosti della mappa, illuminando rovine antiche e insediamenti vitali per la sopravvivenza.

Attraversare il vasto paesaggio diventa più gestibile grazie ai punti di approvvigionamento idrico, che non solo fungono da punti di viaggio rapido, ma sono essenziali per rifornire la salute e le risorse idriche del giocatore.

La navigazione è facilitata poi dall’abilità di piazzare fino a tre pin sulla mappa, che agiscono come veri e propri waypoints, guidando i giocatori attraverso territori sconfinati e spesso ostili. Questi stessi pin possono evidenziare nuove scoperte, come fonti d’acqua o rovine appena svelate, aiutando a pianificare le prossime mosse strategiche. Per scoprire percorsi nascosti o superare divisioni geografiche apparentemente insuperabili, è spesso necessario un attento esame della mappa, zoomando su aree che nascondono passaggi segreti o utilizzando veicoli per superare gli ostacoli.

In tutto questo, l’abilità Radar di Thief si rivelerà indispensabile per localizzare oggetti rari, arricchendo le risorse del giocatore fin dalle fasi iniziali del gioco. Questo viaggio è costellato da missioni di vario tipo, dalle operazioni di salvataggio che possono portare al salvataggio di NPC in pericolo – premiando il giocatore con valuta, oggetti o nuovi cittadini – alle missioni esplorative che invitano a scoprire rovine e caverne piene di tesori e diari.

L’avventura include anche corse dinamiche, in cui i giocatori possono gareggiare per vincere premi preziosi e missioni di taglia che offrono la possibilità di accumulare esperienza e risorse migliorando continuamente le proprie strategie di combattimento e esplorazione.

Tecnicamente il gioco usa lo stesso stile estetico visto nella serie, proponendo un cel-shading (ma con un frame rate non bloccato come si vede invece nel film e nella produzione seriale), con un doppiaggio inglese o giapponese accompagnato da sottotitoli e menu in italiano. Tutto sommato, l’impatto grafico si adatta bene al resto del gioco, e viceversa, proponendo nell’insieme un’esperienza molto gradevole agli occhi e alle orecchie, capace di accompagnarci tra cutscene ben strutturate registicamente, e momenti di gioco divertenti, siano essi con i veicoli o con Beelzebub.

Sand Land
7.5
Voto 7.5
TAG:
Condividi l'articolo
Editor in Chief
Segui:
Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.