My Time at Sandrock, di cui vi parliamo in recensione, è uno di quei titoli che danno un sacco di libertà al giocatore, permettendogli di vivere la vita che desidera, al suo passo (un po’ come accade in Stardew Valley o in My Time at Portia, sviluppato sempre da Pathea Games). Il team questa volta ha deciso di portare il gioco anche su Nintendo Switch, cosa che ha causato non pochi problemi, ma no, non sono imputabili alla console della grande N.
Il nuovo costruttore è in città!
My Time at Sandrock si avvia con la creazione del personaggio, dove personalizzare alcuni elementi molto basic, come il taglio di capelli, il loro colore, quello degli occhi, e così via. Ovviamente però il fulcro del gioco non è assolutamente creare il personaggio che ci vada a pennello: infatti, noi saremo il nuovo costruttore della città, che si dovrà caricare sulle spalle l’onore e l’onere, quest dopo quest, di migliorare Sandrock.
Un elemento che potrebbe mettere fretta al giocatore è il fatto che il ciclo giorno-notte è decisamente veloce, cosa che si percepisce soprattutto nelle prime ore di gioco, quando ancora non si ha dimestichezza coi controlli e con cosa bisogna fare. Il gioco prosegue senza sosta, continuando ad assegnare quest al giocatore per rendere la cittadina migliore, ma è solo l’inizio di ciò che ci aspetta. Infatti, My Time at Sandrock possiede degli elementi da gioco di ruolo e un combat system molto semplice. Questo per farvi capire che, proprio come accade in Stardew Valley, se alla base il prodotto possa sembrare qualcosa di semplicistico, in realtà non lo è.
Ma partiamo dalle basi: My Time at Sandrock vi permetterà di raccogliere materiali diversi per costruire, ma potrete anche avere un piccolo orto, cucinare cibo e divertirvi come meglio credete (sempre superato lo scoglio del ciclo giorno-notte).
Inoltre, dato che non è solo un simulatore di costruzioni o di agricoltura, ma un vero e proprio life simulator, potrete anche avere delle romance. Ciò vi permetterà di godervi la vita di coppia mentre organizzate e rendete Sandrock sempre più vostra!
Dulcis in fundo c’è anche l’esplorazione di dungeon con dei veri e propri nemici dentro, quindi potete scegliere il tipo di vita più adatto a voi. Non vi resta che avviare il gioco e scoprire cosa, o meglio “chi” volete essere.
Il problema non è Switch
Se tutto questo sembra ottimo, purtroppo My Time at Sandrock è un po’ distrutto dalla quantità di problemi tecnici che stanno attanagliando gli sviluppatori. Tant’è vero che hanno riconosciuto quali sono e stanno lavorando per risolverli.
Queste problematiche colpiscono tutte le versioni del gioco, quindi no, non è solo un problema della console della Grande N. Infatti la localizzazione non c’è a tratti, questo significa che alcune frasi sono tradotte o altre no. Alcuni residenti hanno problemi di pathfinding, quindi non li troverete al punto di arrivo perché sono incastrati in alberi o altri ostacoli (per ora basta riavviare il gioco per risolvere il problema), ma la cosa che dà sicuramente più fastidio sono i cali di framerate, anche se la versione Switch ha una sorta di patina che dovrebbe fare da “calore” che rovina un po’ l’aspetto grafico del gioco, che già non è al top. Non perché la grafica sia cartoonesca, ma perché gli ambienti sono molto spogli e sembra di camminare sempre in un deserto, fatta eccezione per i dungeon, che sono luoghi chiusi e ben curati.
Durante la nostra prova del gioco, vedere il frame calare soltanto perché si ha iniziato uno scatto rovinava tutta l’immersione che gli sviluppatori hanno tentato (e sono riusciti) a creare. Infatti non nascondiamo che fosse abbastanza snervante, ma il fatto che gli sviluppatori abbiano già riconosciuto i problemi e che vogliano risolverli prima dell’uscita ufficiale del gioco è qualcosa di estremamente positivo, e non è qualcosa da sottovalutare.
Soprattutto perché noi abbiamo avuto l’opportunità di giocare una build precedente, mentre quella che avrete voi avrà sicuramente meno problemi proprio grazie alle patch. Questo non significa che le problematiche siano completamente dimenticate, soprattutto perché bisogna considerare che ci sono altri titoli che propongono lo stesso gameplay di My Time at Sandrock, partendo da My Time at Portia.
Tutto ciò che riguarda gli effetti, sia quelli audio, sia quelli visivi, è ben realizzato, e dà sempre l’input giusto al giocatore per fargli capire cosa sta facendo, e quando viene premiato. Questo è un elemento da non sottovalutare se pensate di far giocare questo titolo a un fratellino o a una sorellina. Questo potrebbe essere un ottimo modo iniziare ai videogiochi delle persone più giovani, o un buon modo per rilassarvi mentre state sdraiati sul divano di domenica pomeriggio.
Se amate questo tipo di giochi non potete non provare questo titolo, e la portatilità do Nintendo Switch è assolutamente un punto a favore.